Lavazza vince i Campionati Italiani a Squadre 2014

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lavazza 2014

La squadra capitanata da Maria Teresa Lavazza ha vinto i Campionati Italiani a Squadre 2014: Alejandro BianchediNorberto Bocchi, Massimiliano Di Franco, Giorgio DuboinAgustin Madala e Gabriele Zanasi.

Il secondo posto va alla squadra Pacini con Damiano Bombardieri, Fabrizio Catarsi, Mario Muller, Giancarlo Nencini, Raffaele Severini, Gino Colarossi; a completare il podio la squadra Vinci, vincitrice delle edizioni 2012 e 2013 dei Campionati: Michel and Thomas BessisFulvio Fantoni, Claudio Nunes, Fabrizio Hugony, Francesco Saverio Vinci.

La squadra di Francesco Angelini (con Leonardo Cima, Valerio GiubiloLorenzo LauriaAntonio SementaAlfredo Versace), dominatrice delle Selezioni open per i prossimi europei di Opatija (Croazia) deve accontentarsi qui del quinto posto.

Classifica completa:

1 – Lavazza – Bianchedi, Duboin, Bocchi, Madala, di Franco, Zanasi

2 – Pacini – Bombardieri, Catarsi, Muller, Nencini, Severini, Colarossi

3 – Vinci – Bessis, Bessis, Fantoni, Nunes, Hugony, Vinci

4 – Pauncz – Buratti, Mariani, Gunev, Nanev, Pauncz, Fossi

5 – Angelini – Versace, Cima, Giubilo, Lauria, Angelini, Sementa

6 – Palma – Failla, Attanasio, Pulga, Rinaldi, Mazzadi, Lo Presti

7 – Uggeri – Bardin, Cossu, Uggeri, Garbosi, Pantusa, Tosi

8 – Fornaciari – Comella, Fornaciari, Gullotta, Gianardi, Sabbatini, Mina

9 – Patane’ – Caiti, Pochini, Silingardi, Zaffino, Colotoo, Patane’

10 – Guglielmi – Boscaro, Guglielmi, Rivara, Bozzo, Artuffo, Tambascia

 

Nella categoria Women vince il titolo la squadra Nardullo Top One con Monica Buratti, Debora Campagnano, Monica Aghemo, Giuliana Pederzoli Bertani, Francesca Piscitelli, Antonella Novo, Ennio Nardullo (NPC).

I Campionati Italiani a Squadre si sono svolti a Salsomaggiore Terme (Parma, Italia) dal 24 al 27 aprile 2014.

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2 Replies to “Lavazza vince i Campionati Italiani a Squadre 2014”

  1. Premesso che:
    – sono un sostenitore di Fantoni e Nunes, che apprezzo sia a livello bridgistico che a livello umano;
    – che ho considerato (e continuo a considerare) una vera “porcata” la loro estromissione dalla Nazionale Open (e – come direbbe Dante – “il modo ancor m’offende”);
    – che non ho alcuna difficoltà a considerarli “italiani” a tutti gli effetti, anche se “residenti” nel Principato di Monaco;
    considerato che ormai “da tempo” Fantoni e Nunes rappresentano “Monaco” nelle principali competizioni internazionali;
    considerato che, coerentemente, la W.B.F. censisce Fantoni e Nunes come giocatori di “Monaco” (vedasi ranking);
    considerato anche che nel Team Vinci (classificatosi al terzo posto) ha pure giocato la coppia – indiscutibilmente “francese” – Bessis-Bessis;
    mi chiedo:
    come ha fatto la F.I.G.B. a considerarli “italiani” ai fini della partecipazione al Campionato a Squadre Open?
    Per molto meno (cioè il tesseramento di tre giocatori allora “norvergesi”, di cui ne venivano schierati non più di due alla volta, come peraltro “suggerito” da qualcuno (chi?) della stessa F.I.G.B.) il Team Angelini qualche anno fa fu squalificato e perse il secondo posto ottenuto sul campo.
    Quindi i casi sembrano due:
    o un ulteriore – incredibile ! – errore;
    oppure (in modo “silenzioso”, quasi occultamente) sono state cambiate le regole di ingaggio.
    Tertium non datur.
    Quindi ?
    Quast’anno, in Eccellenza, oltre ai componenti “non residenti” del Team Vinci, solo la coppia “straniera” Gunev-Nanev è stata schierata.
    Caso a parte quello di Bianchedi, italo-argentino recentemente entrato nel Team Lavazza.
    L’anno venturo (in seguito alla promozione conquistata sul campo) vedremo in Eccellenza anche Romain Zaleski, ormai bridgisticamente “italiano” (considerato che ha fatto parte della squadra nazionale ai Giochi d.M. del 2012: tuttavia per la E.B.L. e la W.B.F. Zaleski “sembra” ancora francese. Un altro disguido?
    Conclusione, se le regole sono state cambiate, nel futuro potremmo vedere in Eccellenza squadre con una sola coppia italiana, o, al limite, anche al 100% composte da “non residenti”, sul modello delle squadre calcistiche.
    E’ questo quello che si voleva? E’ questo il futuro del bridge italiano?
    Mi piacerebbe che si aprisse un serio dibattito.
    Andrea.

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