La EBL rettifica la classifica degli Europei di Opatija 2014

La cinquantaduesima edizione dei Campionati Europei a Squadre si è svolta nell’estate del 2014 ad Opatija, in Croazia. Quattro nazionali delle prime sei classificate nella categoria Open sono state poi coinvolte nel ‘cheating scandal’, la campagna mediatica lanciata dal campione norvegese Boye Brogeland sulle pagine di “Bridge Winners” contro gli imbrogli nel bridge, ribattezzata dal nostro magazine “La guerra di Boye”.

Le prime sei squadre classificate agli Europei guadagnavano l’accesso ai Mondiali che si sarebbero svolti l’anno successivo, nel 2015, a Chennai (India).

Questa la classifica finale degli Europei 2014: Israele (medaglia d’oro), Monaco (medaglia d’argento), Inghilterra (medaglia di bronzo), Polonia (quarto posto), Bulgaria (quinto posto), Germania (sesto posto).

Le nazionali coinvolte nel ‘cheating scandal’, con esiti alquanto diversi, sono state: Israele, Monaco, Polonia, Germania.

La classifica ufficiale, pubblicata sul bollettino della EBL (European Bridge League) il primo luglio 2014 è stata rettificata solo pochi giorni fa con un comunicato ufficiale nel quale si legge:

“I processi relativi a tutti i presunti casi di imbroglio sono terminati e, pertanto, la EBL è ora in grado di pubblicare la classifica finale dei campionati. […] A seguito della squalifica/ritiro di Israele e Germania, la classifica finale del Campionato Europeo a squadre di Opatija 2014 categoria Open è la seguente: Monaco (medaglia d’oro), Inghilterra (medaglia d’argento), Polonia (medaglia di bronzo), Bulgaria (quarto posto), Svezia (quinto posto). Tutte le altre squadre avanzano di due posizioni rispetto alla classifica originale”.

Il 29 ottobre la Federazione Polacca (PBU – Polish Bridge Union) ha a sua volta emesso un comunicato ufficiale annunciando che non accettava la medaglia di bronzo così assegnata:

“Il Comitato Esecutivo della EBL ha rilasciato una dichiarazione a proposito della squalifica di Israele e Germania dai Campionati Europei che si sono tenuti in Croazia nel 2014. A conseguenza delle squalifiche, la Polonia si era automaticamente qualificata terza. Date le circostanze che hanno coinvolto le partite della Polonia durante quei campionati, la Federazione Polacca ha deciso di rinunciare alla medaglia di bronzo.”.

La decisione della Federazione Polacca è stata accolta con entusiasmo dalla EBL, i cui più autorevoli membri si sono così espressi:

“Bravi! Congratulazioni! Vediamo se riusciamo a convincere la Federazione Monaco Bridge a fare lo stesso. Ne ho parlato con Allavena e non ha detto di no. “ (Jan Kamras, Presidente EBL).

“Esprimo grande rispetto per la vostra a decisione. La EBL è stretta in questa soluzione che non piace a nessuno, ma non ci sono alternative migliori. Forse la vostra decisione ispirerà anche  Monaco…”  (Eric Laurant, Tesoriere della EBL).

“Grazie per questo importante aggiornamento. Come presidente della Federazione Israeliana, che ha preso per prima la decisione di ritirarsi, capisco e rispetto la decisione del Comitato Polacco”.  (Gilad ofir, membro del Comitato Esecutivo della EBL).

Tali dichiarazioni sono state rese pubbliche dalla Federazione Polacca: clicca qui »

 

Nell’attesa di sapere se la classifica sarà ulteriormente rettificata (la medaglia di bronzo sarà offerta alla Bulgaria? Monaco prenderà ispirazione dalla Polonia?), proviamo a ricostruire sinteticamente i fatti relativi a ciascuna delle quattro squadre coinvolte nel ‘cheating scandal’.

Israele. Formazione: Alon Birman, Lotan Fisher, Ilan Herbst, Ophir Herbst, Dror Padon, Ron Schwartz, Ron Pachtman (capitano non giocatore). Giocatori coinvolti nello scandalo: Lotan Fisher e Ron Schwartz

Esito dei processi. Decisione della Federazione Israeliana: squalifica a vita come coppia; espulsione a vita dalla nazionale israeliana; divieto permanente (per la coppia e per i singoli) di dirigere tornei, di operare come istruttori e di ogni altra attività all’interno della federazione. Decisione della EBL: sospensione di 5 anni per i singoli giocatori e divieto a vita a giocare come coppia.

A seguito delle accuse contro Fisher e Schwartz la Federazione Israeliana decide di ritirare la squadra dai Mondiali 2015.

Monaco. Formazione: Fulvio Fantoni, Geir Helgemo, Tor Helness, Franck Multon, Claudio Nunes, Pierre Zimmermann, Jean Charles Allavena  (capitano non giocatore). Giocatori coinvolti: Fulvio Fantoni e Claudio Nunes.

Esito dei processi: Sia la EBL che la Federazione Italiana (FIGC) hanno emesso sanzioni contro Fantoni e Nunes ma il CAS (Court of Arbitratio  for Sports) accoglie il ricorso e annulla la sentenza della EBL;  successivamente anche la Corte d’Appello Federale revoca le sanzioni comminate dalla Federazione Italiana e assolve i due giocatori per insufficienza di prove.

A seguito delle accuse contro Fantoni e Nunes, la Federazione Monegasca decide di ritirare la squadra dai Mondiali 2015.

Per ulteriori approfondimenti: Fantoni & Nunes Recap »

Germania. Formazione: Sabine Auken, Joerg Fritsche, Josef Piekarek, Roland Rohowsky, Alexander Smirnov, Roy Welland, Thomas Gotard (capitano non giocatore). Giocatori coinvolti: Josef Piekarek  e Alexander Smirnov.

Esito dei processi. Decisione della Federazione Tedesca: squalifica  a vita come coppia  e sospensione di sei anni per i singoli giocatori. Decisione della EBL: squalifica a vita come coppia e singolarmente inibiti a partecipare a tutti gli eventi o attività della EBL per un periodo di 4 anni.

A seguito della confessione resa da Piekarek e Smirnov,  la Federazione Tedesca decide di ritirare la squadra dai Mondiali 2015.

Polonia. Formazione: Cezary Balicki, Krzysztof Jassem, Jacek Kalita, Marcin Mazurkiewicz,
Michal Nowosadzki, Adam Zmudzinski, Piotr Walczak (Capitano Non Giocatore), Marek Wojcicki (Coach). Giocatori coinvolti: Cezary Balicki e Adam Zmudzinski

Più complessa è la situazione della Polonia. Nel febbraio 2017 la EBL concludeva le sue indagini così: “non c’è evidenza che i giocatori si siano scambiati informazioni non autorizzate e, pertanto, non viene imposta loro alcuna sanzione.” Ma il caso veniva riaperto nel marzo 2017 dalla Federazione Polacca che si dichiarava in possesso di nuove prove e al termine di un’ulteriore indagine decideva (giugno 2017): “1. dopo aver analizzato le prove, che i giocatori hanno usato metodi di comunicazione illegali;  2. di non punire gli accusati perché il reato è prescritto, secondo il paragrafo 11.2 del Regolamento Discipliare.”

Nel settembre 2015 il Comitato delle Credenziali della WBF ha inibito la partecipazione della coppia polacca Balicki- Zmudzinsky alla Bemuda Bowl di Chennai. Balicki e Zmudzinsky vennero prontamente rimpiazzati da Piotr Gawryś e Michał Klukowsk: la Polonia gioca i Mondiali e vince la medaglia d’oro. La partecipazione della Polonia alla Bermuda Bowl suscitò molte polemiche, poiché la qualificazione era stata ottenuta anche grazie alla coppia Balicki- Zmudzinsky.

“Non conclude”.

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