Con l’amaro in bocca: intervista ad Alfredo Versace

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I campionati societari, il divorzio dal team Angelini, l’intervista rilasciata da Claudio Nunes e Fulvio Fantoni a Jan van Cleeff : questi e molti altri i temi dibattuti in una lucida e sincera intervista che abbiamo avuto il piacere di realizzare con Alfredo il Grande.

Alfredo Versace, noi siamo innanzi tutto molto interessati a sapere la Sua opinione sui Societari appena conclusi a Bologna.

E’ stato sicuramente un bell’incontro, un bridge sicuramente di altissimo livello: si è concluso praticamente all’ultima mano… Direi che ha prevalso la squadra ‘italiana’ vale a dire il Team Allegra che schierava in finale tutti giocatori che militano nella Nazionale Italiana, mentre invece la squadra Angelini schierava due Norvegesi. Oltrettutto la Lavazza ha vinto pure facendo giocare un turno alla ‘ terza coppia’ (Buratti – Comella) e recuperando in finale lo svantaggio accumulato.

Una vittoria secondo Lei meritata?

Sì. Ovvio che quando due squadre finiscono così vicine c’è anche una componente di fortuna, però la vittoria del Team Allegra  è senz’altro meritata.

A proposito di ‘italiani’ e ‘stranieri’, lei sa del ricorso del Team Varese in merito alla partecipazione dei tre giocatori Norvegesi?

Ne ho sentito parlare ma non so nulla di preciso. Io ho fatto questi societari perchè ho giocato praticamente tutti i turni di qualificazione per la squadra Angelini: ora, quando tu vai a giocare a Castel di Sangro, a Pescara, nei circoli di Ascoli Piceno senti che ti trovi in una manifestazione caratteristica italiana, pertanto la presenza di giocatori stranieri, in questo tipo di competizione, stona un po’. Parlo dei Societari, poi sono il primo a dire che è giusto schierare gli stranieri in altre competizioni: più giocatori forti e stranieri avremo ai prossimi campionati di primavera e più saremo contenti e sicuramente questa internazionalità gioverà al nostro bridge.

I Norvegesi avrebbero, in sostanza, preso il posto Suo e di Lauria… Sono stati all’altezza?

Sì, sono una coppia molto forte, sicuramente all’altezza.

Che mi dice allora delle coppie che hanno giocato i segmenti della finalissima a Bologna?

Mi è sembrato un buon bridge da parte di tutte e quattro le coppie. L’ultimo turno son stati determinanti due grossi errori della coppia della squadra Angelini, errori che l’hanno portata verso la sconfitta malgrado il vantaggio abbastanza ampio. Erano a 16 mani dalla fine con 30 punti di vantaggio!

Sta alludendo ai 7 quadri (meno uno) dei Norvegesi al tredicesimo board del sesto ed ultimo segmento?

No. Sto parlando dei 6 cuori contrati. E’ stata una mano abbastanza eclatante.

Si sta riferendo ai Fantunes allora che hanno chiamato lo slam a cuori mancando Asso e Re di atout e Asso di Picche?

Si, mi riferisco proprio a quella mano: Il 7 quadri dei Norvegesi è un errore di bridge, il 6 cuori è una grossa incomprensione dichiarativa.

Ma come è possibile un’incomprensione così macroscopica in una coppia tanto affiatata e collaudata quale quella Fantoni- Nunes?

Tutti abbiamo avuto incomprensioni in carriera. Certo che questo episodio ha stonato un po’ con il resto dell’incontro perchè è stato veramente un bell’incontro, almeno dal mio punto di vista. Devo dire, almeno per le mani che ho visto io, davvero un incontro ben giocato da tutti quanti.

La coppia migliore?

Sono state tutte brave le coppie, ma la coppia che m’è piaciuta di più sono stati Bocchi – Madala. Questo lo dico anche per un affetto particolare che ho per Agostino.

A cosa è dovuto questo Suo particolare affetto per Agostino?

Al fatto che è giovane, che è appena entrato a far parte della Nazionale italiana e sente molto il peso di questa responsabilità. Oltrettutto è entrato con una coda di polemica incredibili, quindi mi piace sostenerlo sempre: anche perchè è davvero un campione.

Si dice che Madala assomigli molto a lei quando era giovane…

No, lui è più bravo.

La porto ora su un terreno più spinoso, ovvero all’ intervista ai Fantunes realizzata da Jan Van Cleeff nella quale Claudio e Fulvio parlano della loro esclusione dalla Nazionale e del rapporto con Lei e Lauria. Alle dichiarazioni dei Fantunes Lauria ha reagito in maniera forte e chiara. Qual è la sua reazione?

Sinceramente ho trovato quelle dichiarazioni abbastanza strane perchè comunque la considerazione della coppia Lauria – Versace anche a livello mondiale non penso possa essere questionata da nessuno. Non mi ritengo attaccabile da questo punto di vista. Non penso che riguardo alla mia convocazione in Nazionale si debba dire che sono di Torino o amico di Bocchi e Sementa. Parlano le vittorie che abbiamo ottenuto Lorenzo ed io in questi tanti anni. La cosa che mi sento di dire è che ho avuto una strana impressione nel vedere due Norvegesi che prendevano posto in una squadra che noi comunque abbiamo portato ai vertici del bridge mondiale. Dopo aver vinto varie coppie dei campioni, tanti campionati italiani, coppe Italia, sei societari su sette se non vado errato … vedere che c’era un’altra coppia al nostro posto è stato un po’ … diciamo … toccante.

Quanto Le dispiace questo divorzio dal Team Angelini?

A me abbastanza. Quando ci sono delle giuste cause una separazione si può accettare, ma quando non capisci il motivo diventa difficile accettare un divorzio. Adesso sono comunque contentissimo della nostra nuova squadra: iniziamo una nuova esperienza e il Signor Zaleski è veramente una persona squisita e piena di entusiasmo. Però resta comuque l’amaro in bocca per un divorzio che non ha grandi ragioni. Grandi motivi, invero, non se ne trovano.

Lorenzo Lauria ci ha spiegato i motivi del disaccordo, ovvero la politica di Angelini nei confronti della Federazione Italiana e del Commissario Tecnico.

Si, ma trovo questo insufficiente. Che un giocatore, il quale comunque ha fatto solo questo nella vita -giocare a bridge- e che ha rappresentato l’Italia negli ultimi venti anni voglia giocare in Nazionale: è sufficiente questo come motivo per divorziare da una squadra? Io la ritengo una causa non valida.

Ci spiega però bene questi motivi del divorzio? Se non ce li dite voi, noi davvero facciamo fatica a capire.

I motivi li ha già spiegati bene Lorenzo proprio nell intervista che ha rilasciato a Lei: la squadra aveva preso un’altra direzione, non seguiva più i programmi della Federazione. Il fatto che noi abbiamo detto: “No, noi vogliamo comunque andare a giocare gli Europei” ha creato grossi dissapori all’interno della squadra stessa ed è mancato qua forse un po’ l’appoggio dei nostri compagni: penso che Lorenzo per questo sia entrato in polemica con Fantoni e Nunes.

Vi aspettavate solidarietà da Claudio e Fulvio?

Be’ dopo tanti anni… Io ho letto cose che un po’ mi hanno disturbato come il fatto che non siamo mai stai amici: questo non è vero, sinceramente. Gioco con Claudio Nunes in squadra da circa 35 anni: abbiamo fatto un torneo in un campionato juniores che avevamo 11 anni a testa. Ancora me lo ricordo…

Insomma non solo c’è rimasto male ma si aspettava solidarietà.

Assolutamente. Soprattutto da Claudio da cui non ho ricevuto neanche una telefonata.

Anche molti appassionati di bridge sono rimasti dispiaciuti dalla vostra assenza ai Societari quest’anno.

Comunque è stato un incontro di altissimo livello, sono rimasto stupito dal veder giocare così bene a bridge dopo tanto tempo e sono anche contento perchè 4 giocatori sono miei compagni in Nazionale. Questa cosa mi ha riempito prorio di gioia infatti ho mandato messaggi a tutti!

A proposito dei suoi compagni di Nazionale, quest’anno Norberto Bocchi ha raccolto un eccezionale numero di successi…

Ha giocato veramente bene e forse se dovessi dire come singolo chi è stato il migliore in campo direi lui.

Secondo Lei Bocchi sta tornando ai livelli stellari che raggiunse in coppia con Duboin?

Assolutamente si. Ha attraversato un periodo critico quando si è rotta la coppia con Duboin, una coppia che aveva dominato la scena mondiale del bridge per tanti anni. C’è stato sicuramente un contraccolpo psicologico.

Ora Bocchi insieme a Madala arriverà ai  livelli della coppia formata con Duboin?

Credo proprio di sì.

Oggi lei è stato molto sincero e poco diplomatico, Versace: saranno contenti i nostri lettori. Con altrettanta sincerità vorrei mi rispondesse ad un’altra domanda: se lei fosse il CT della nazionale, a parte gli inamovibili Lauria – Versace, chi convocherebbe?

Perchè a parte Lauria – Versace? Io sono molto favorevole all’idea delle selezioni: non porterei di diritto nemmeno Lauria – Versace ma farei una bella selezione per tutti. Questo anche per cercare di rilanciare un po’ il bridge anche all’infuori di questo gruppetto delle ‘quattro’ coppie. Le selezioni darebbero spazio ai giovani e forse sarebbero l’occasione per trovare altri sponsor. In Italia ci sono meno sponsor che negli Stati Uniti, ma gli sponsor si attraggono anche così, creando la possibilità di partecipare ai trials. Chissà che organizzando le selezioni magari qualche sponsor non si faccia avanti? Abbiamo tanti giocatori che escono dalla categoria juniores e non hanno la possibilità di giocare in squadre professioniste quindi devono lavorare e fare il loro mestiere. Veda la coppia D’Avossa – Intonti, che giocherà con la nostra squadra, in cui uno è avvocato e l’altro ingegnere.

A proposito, come va con Zaleski? Come è andata a Vilnius?

Siamo arrivati nelle quattro finaliste, poi abbiamo perso da una squadra abbastanza forte. Poi era la prima volta che giocavo con Zaleski: abbiamo avuto varie incomprensioni soprattutto il primo giorno, nonostante ci fossimo allenati; ma a bridge non è facile collaudare una coppia, per fare una coppia ci vogliono anni. Però è andata meglio del previsto perchè siamo arrivati quarti in un torneo competitivo: le squadre non erano molte ma c’erano paesi come Russia Polonia Svezia in cui il bridge è abbastanza seguito e c’è una buona cultura per cui sono tornei abbastanza duri e difficili.

Dunque il Team Zaleschi, sotto i colori della Canottieri Roma ai prossimi campionati di primavera scenderà in campo…

Scenderà in campo nel ruolo di outsider.

E no, questa non gliela passo: con Lauria – Versace non può dire outsider!

E va bene, diciamo outsider di lusso?

Credo che vedremo un grande bridge….

Grandissimo! Io ho sentito anche dire che Angelini ha offerto per l’occasione un ingaggio a Meckstroth e Rodwell. Ma ripeto, sono solo voci di popolo.

Insomma dopo i Norvegesi arrivano gli Americani: è tanto difficile rimpiazzare Lauria – Versace?

Be’ diventa un bel campionato. Più giocatori forti abbiamo e più è divertente!

C’è la possibilità che per i Societari del prossimo anno (2011) Lauria – Versace possono fare squadra con gli altri 4 compagni di nazionale nel Team Lavazza?

Non lo so ma potrebbe essere, perchè non abbiamo ancora sistemazione nel campionato societario, mentre abbiamo la nostra squadra per il campionato di primavera. (Zalescki – Canottieri Roma).

I rapporti con Angelini ormai sono così cattivi che non sarà più possibile che tornerete con lui?

No, i rapporti non sono cattivi. Penso che l’amaro in bocca di cui parlavo prima ce l’abbia anche Francesco Angelini. Siamo amici e ci siamo lasciati comunque bene: penso che ‘amaro in bocca’ sia l’espressione giusta per definire la situazione. Comunque non so proprio rispondere alla sua domanda. Ripeto non abbiamo sistemazione per i societari e dovremo trovarla, ma come non so.

Ma esclude che possiate tornare con Angelini?

Io non escludo mai niente, nello sport non si può mai sapere quello che succede. Guardi il caso di Ibrahimovic nel calcio. Il giocatore segue sempre un po’ il mercato.

Versace le faccio un grande in bocca al lupo per Filadelfia e la ringrazio di cuore per la sua disponibilità: lei è sempre così gentile…

Grazie, ma è lei che è sempre carina, troppo!

Laura Camponeschi

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