Premio IBPA Personaggio dell’ Anno 2017: Benito Garozzo

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È raro che il nostro premio Personaggio dell’Anno vada ai giocatori per le loro abilità nel gioco del bridge, ma piuttosto per qualche altro elemento della loro personalità o dei loro meriti. Quest’anno è un’eccezione.

Il più anziano giocatore presente a questi campionati non sta giocando nel Seniores in quanto era stato scelto per giocare per la squadra italiana Open. Benito Garozzo, che festeggerà il suo novantesimo compleanno il mese prossimo, divise i suoi primi anni tra Il Cairo e Napoli, e iniziò a giocare a bridge nei primi anni ‘40 del secolo scorso. Conduceva una gioielleria a Napoli, ma divenne membro del Blue Team, dal 1961, quando fu chiamato a una sostituzione dell’ultimo minuto nella squadra che doveva disputare la Bermuda Bowl. Nel Blue Team fece coppia fissa con Pietro Forquet fino al 1972, e dopo con Giorgio Belladonna. Vinse tredici titoli mondiali ed è considerato da molti esperti il miglior giocatore di bridge di tutti i tempi.

Forquet e Garozzo, nel Blue Team, vinsero nove titoli mondiali consecutivi dal 1961 al 1969: tutte le Bermuda Bowl e ambedue le Olimpiadi quadriennali. Garozzo quindi si ritirò per due anni, ma tornò per vincere le Olimpiadi del 1972. Dopo il 1972, Belladonna e Garozzo formarono coppia e crearono insieme la loro versione avanzata del sistema Precision Club che chiamarono “Super Precision”, vincendo altre tre Bermuda Bowl consecutive dal 1973 al 1975.

In tutto, nella sua incredibile carriera, Benito vinse dieci Bermuda Bowl, tre Olimpiadi, cinque Campionati Europei, due Campionati Europei Open (uno Squadre Open e uno Squadre Miste), un Cap Gemini, un Wernher Trophy ai Campionati Nazionali Americani (NABC), dodici Campionati Italiani a Squadre, cinque Coppa Italia (l’ultima nel 2016 a ottantanove anni) e innumerevoli altri importanti campionati nazionali e internazionali.

Durante gli anni dei campionati, Garozzo venne considerato il miglior difensore di tutti i tempi, tale da essere soprannominato “il sottomarino”, una metafora per la sua abilità di “vedere sott’acqua”. Al 5 settembre 2011, quando compì ottantaquattro anni, egli vantava orgogliosamente di poter giocare la bellezza di undici differenti sistemi licitativi.

Garozzo è vissuto negli Stati Uniti per venticinque anni, dal 1987, ed è divenuto cittadino USA in gennaio 1994. I suoi altri passatempi includono il golf e le corse di cavalli. “Gioco a golf quasi ogni giorno”, dice “e quando non ho impegni di bridge vado alle corse”.

Dopo la morte di Lea Dupont (l’amata compagna, N.d.T.)nella primavera del 2012, Benito Garozzo è tornado a vivere in Italia e ha nuovamente iniziato a giocare ad alto livello. In giugno 2013 è arrivato secondo nell’European Transnational Open Team Championships con la squadra di Romain Zaleski. A Montecatini, quest’anno, lui e Franco Masoero sono finiti secondi nel torneo seniores a squadre con Jeff Wolfson e Neil Silverman. Ed ora è qui, cinquantasei anni dopo la sua prima apparizione in Bermuda Bowl, e va ancora forte.

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IBPA – International Bridge Press Association

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