Osservando i campioni: Sam Lev e Norberto Bocchi

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Osservando i campioni: Sam Lev e Norberto Bocchi. I Principi di Anticipazione e di Preparazione. Vagando qualche giorno fa in BBO ho notato un tavolo con più di cento angolisti, e infatti c’erano Sam Lev in nord e Norberto Bocchi in sud contro altri due ben noti campioni (gli avversari erano entrati come anonimi e non hanno ruoli nella nostra storia, così non occorre nominarli). In una mano Sam Lev era distributore con: ♠AJ62  A763 Q62  ♣87. Questa mano non vale l’apertura: è vero che gli assi sono sottostimati nel conto 4-3-2-1; è vero che una 4-4 nobili vale più di una 4-4 minori o nobile-minore; e non può essere negato che due cartine nel seme corto siano quanto di meglio possa essere chiesto ad una 4-4-3-2.

 Nonostante tutto ciò le prese difensive sono solo due, i due assi, mentre sin dai tempi di Culbertson è stato convenuto che dovessero essere almeno 2,5; e oltretutto il campione israeliano era in zona. Deve essere detto, tuttavia, che giocatori anche solo moderatamente aggressivi avrebbero aperto; in ogni caso, giusto o sbagliato che fosse, Lev è passato.
Ovest passa, Bocchi apre 1♣, Est passa.

Lev adesso non ha più modo di mostrare la sua forza. L’apertura avrebbe anticipato un’informazione, la forza, che adesso diventa impossibile fornire, e non solo impossibile: non sarebbe neanche saggio farlo. Bocchi, infatti, ha aperto in terza posizione, perciò non è ancora chiaro a chi appartenga il contratto, e già il livello 2NT potrebbe essere catastrofico: 2NT con due mani bilanciate e solo 20-22 punti sulla linea significa che la corsa ad affrancare il proprio colore è spesso perduta, e il dichiarante è costretto a scartare le sue vincenti di lunga per salvaguardare le tenute di corta, col risultato di cadere di molte prese.

Detto in breve, il Principio di Anticipazione impone talvolta di aprire queste mani al limite. Non avendolo fatto, Lev adesso può solo rispondere 1.

Ovest passa, Bocchi ridichiara 1NT, Est passa.

Quel 1NT dell’apertore è il bacio che sveglia la bella addormentata; Sam Lev ha potuto rialzare a 2NT e Norberto Bocchi è andato a 3NT, il lieto fine. “Per me, 2NT è transfer per 3NT” ha umoristicamente commentato l’italiano. La licita completa:

Lev        Bocchi

Passo     1♣

1♥         1NT

2NT       3NT

Ora la domanda: come ha potuto Lev arrischiare di dire 2NT? Come ha fatto a capire che Bocchi aveva almeno una normale apertura?

Prima di ogni altra cosa deve essere detto che il Principio di Anticipazione conserva tutto il suo valore, solo non era questo un caso che ne richiedesse l’applicazione. Sam Lev, un grande campione, sa bene che in queste situazioni non è necessario mostrare la propria forza; è invece compito del partner spiegarsi.

Studiamo la mano di Bocchi; era questa:
♠Q10 QJ4 AJ43  ♣A652
Supponiamo che fosse più debole, per esempio con J54 invece di QJ4:
♠Q10  J54  AJ43  ♣A652

Può ancora essere aperta, anche in terza posizione? La risposta è no – a meno di uno stile molto aggressivo – o almeno potrebbe essere aperta 1, non 1♣. Dopo l’apertura 1♣, se la risposta fosse 1♠ l’apertore dovrebbe ridichiarare 1NT, facendo scattare l’inevitabile risposta di 2NT quando il partner avesse da buoni nove ad undici punti, e spesso li ha. La regola – la regola di sicurezza – è che l’apertura leggera in terza o quarta posizione debba essere “preparata” ad evitare la ridichiarazione a Senza. La regola generale – dichiarare pensando a cosa si potrà dire nella licita successiva – si applica in molte altre situazioni, ed è chiamata Principio di Preparazione. Quindi Bocchi non avrebbe aperto con questa mano più debole, o avrebbe aperto 1, preparato a ridichiarare 2♣ sulla risposta 1♠.

In questo articolo ho trattato dei Principi di Preparazione e di Anticipazione; l’Official Encyclopedia dice che sono sinonimi; non lo sono, invece, e questa mano appunto spiega perché. Sam Lev aveva (apparentemente), il problema di anticipare o no quello che non avrebbe potuto essere detto dopo. Come visto, il problema invece era nelle scelte del compagno: essere preparato a fare un invito con la sequenza 1♣… 1NT, o – con mano più debole – essere scoraggiante aprendo 1 e ridichiarando 2♣, o non aprire affatto.

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Paolo Enrico Garrisi

09/09/2012

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