Kenya Bridge Association (KBA) è la federazione ufficiale di bridge del Kenya

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A partire dal Primo di Gennaio 2012, la Kenya Bridge Association (KBA)  è stata riconosciuta, dalla ABF (African Bridge Federation) e dalla WBF (World Bridge Federation), come la federazione nazionale del Kenya nella Zona 8.  Nell’ultimo editoriale del bollettino dell’IBPA (Internationa Bridge Press Association), John Carruthers così ne dà notizia: “Qualcosa di straordinario è accaduto di recente. La African Bridge Federation (ABF) si è finalmente ravveduta e ha annunciato che la Kenya Bridge Association (KBA), approvata dal Governo del Kenya e dalle sue associazioni sportive, è la federazione ufficiale (NBO) del Paese.

Ci congratuliamo con Kala Shah, Presidente della KBA, Samina Esmail, ex-presidente della KBA, e con i loro fedeli sostenitori, che hanno lavorato per anni instancabilmente per aggiustare il torto commesso dalla  Kenya Bridge Africa Spa, una società privata, che con la complicità di ABF e WBF, si era appropriata dei diritti del bridge keniota. Applaudiamo la ABF (e forse anche i lavoratori dietro le quinte della vecchia e nuova gestione della WBF) per aver riconosciuto la vera federazione del bridge keniota e siamo impazienti di vedere le squadre keniote in eventi internazionali”.

Per capire meglio la questione, può aiutare rileggere  l’editoriale che John Carruthers aveva scritto nel Luglio 2007:

[Le opinioni qui espresse rappresentano soltanto le idee dell’editore e non rappresentano necessariamente quelle dell’esecutivo di IBPA o dei suoi membri].

Qualcosa di incredibilmente bizzarro sta accadendo nel bridge keniota. La Kenya Bridge Association (KBA) è stata formata nel 1963. Nel 2001, alcuni membri dell’esecutivo della KBA formano un’associazione privata chiamata Kenya Bridge Africa Spa e cercano di sciogliere la KBA, incorporando la sua struttura e le sue funzioni. Questo tentativo è stato almeno in parte efficace, dato che la WBF ora riconosce la Spa come l’organo di rappresentanza ufficiale del bridge keniota nella African Bridge Federation.

La Kenya Bridge Africa Spa ha cercato di smantellare ufficialmente la KBA nel 2002 e si è rifiutata di convocare un’assemblea generale dei soci per farlo. I membri della KBA si sono lamentati al registro delle società keniote e hanno ottenuto la convocazione di un’assemblea generale straordinaria per eleggere nuovi direttori e continuare a gestire la KBA. La Spa ha quindi scatenato due processi contro alcuni membri dell’associazione, sembra con lo scopo di spaventarli. (Entrambi i processi sono stati annullati dalla Alta Corte keniota, con le spese affibbiate ai difensori.)

Tutto questo è esploso in occasione dei recenti All Africa Bridge Championships e dei Campionati Regionali africani per selezionare le squadre da mandare ai Campionati del mondo a Shangai. Per caso, questi Campionati si sono tenuti a Mombasa, il che ha aggiunto benzina sul fuoco di un già bruciante inferno. La KBA, che funziona ancora, ha cercato una soluzione di compromesso per far svolgere i regionali tranquillamente, ma Kenya Bridge Africa Spa (sostenuta da ABF e WBF) ha snobbato la sua rivale, insistendo di essere l’organizzazione ufficiale. Il risultato è che solo cinque dei centocinquanta membri della Kenya Bridge Association hanno preso parte ai Campionati, un record scandaloso, e motivo di imbarazzo per il bridge keniota. Tutti i cinque membri fanno parte della nazionale femminile keniota, e quindi avevano un interesse personale nella questione.

La Kenya Bridge Association ha sporto denuncia per un po’ di tempo preso la WBF e la ABF per cercare di farsi riconoscere come l’associazione ufficiale. La WBF (e similmente la ABF) ha replicato che la materia è una questione interna al Kenya e che ogni protesta deve passare attraverso la federazione nazionale keniota (KBA Spa) e deve essere risolta a livello locale. In superficie, questa sembra una posizione ragionevole, che è anche supportata dall’opinione legale di Jeffrey Polisner, Consigliere Legale della WBF, che dice: “La WBF riconosce una sola federazione nazionale (per Paese – ndr) e la gestione dei suoi membri è un problema locale che non coinvolge l’intervento o l’azione della WBF. Buona fortuna a tutti, dato che sembra che questa diatriba di lunga data si possa finalmente risolvere amichevolmente”.

Questo punto di vista sembra meno ragionevole quando si visita il sito internet del Governo del Kenya – Ministrero per le Pari Opportunità, Sport, Cultura e Servizi Sociali e si scopre che la Kenya Bridge Association, e non Kenya Bridge Africa Spa, è la federazione ufficiale riconosciuta in Kenya. La Spa insieme ad altre federazioni sportive nazionali è listata come affiliata. La Costituzione WBF  afferma:  “Articolo 5 – Appartenenza: la federazione nazionale, da qui in avanti chiamata NBO, di ogni Paese è idonea, secondo lo Statuto, a fare domanda di appartenenza alla WBF, e può essere nominata dall’Esecutivo.” Dato che la Kenya Bridge Association, e non Kenya Bridge Africa Spa, è chiaramente la federazione nazionale in Kenya, sorge la domanda del perché la African Bridge Federation e la World Bridge Federation non la riconoscano. Inoltre, come è possibile che una compagnia privata abbia rimpiazzato la KBA, contro una legge del Kenya? Certamente questo non sembra essere solo un problema interno al Kenya, ma un problema procedurale che la WBF deve risolvere. E comunque, come può essere risolto in Kenya, dove la Kenya Bridge Africa Spa è stata creata proprio con lo scopo di eliminare la Kenya Bridge Association? Bisogna fare ulteriori indagini.”

John Carruthers – Bollettino IBPA Luglio 2007

Pubblichiamo qui di seguito il testo – in traduzione italiana – che il Presidente della Zona 8, Bernard Pascal, ha inviato a Kala Shah, Presidente della Kenya Bridge Association.

 

Cairo, 1 dicembre 2011

 Oggetto: ABF e Federazione nazionale keniota

 Gentile Sig.ra Kala SHAH,

Come sa, il problema di quale federazione abbia il diritto di essere la federazione nazionale (National Bridge Organization) in Kenya è stato fonte di preoccupazione per molti anni ed ha portato a  molti e costosi processi legali ed acrimonia. I numerosi sforzi profusi per trovare una soluzione della disputa sono stati fallimentari. In base all’articolo 4.2 della World Bridge Federation, lo Statuto WBF delega la risoluzione di queste diatribe alla Zona, in questo caso la Zona 8. Gli articoli 8.4.5 e 8.4.6 dello Statuti della  African Bridge Federation prevedono  inoltre che la ABF abbia il diritto di determinare le NBO (Federazioni nazionali) . Nella sesta Assemblea Generale, tenutasi ad Hammamet il 20 giugno 2011, l’ Associazione degli Arbitri della Zona 8 ha delegato la responsabilità di prendere una decisione al Consiglio Direttivo,  che ha preso una decisione nell’ultimo incontro, a novembre 2011.

Con la presente si notifica che, a partire dall’1 gennaio 2012, la Kenya Bridge Association è l’ organizzazione che viene riconosciuta, sia dalla ABF che dalla WBF, come federazione nazionale (NBO)  del Kenya nella Zona 8, nell’interesse dei giocatori in Kenya. Si spera vivamente che nella Zona 8 tutte le parti in causa lavorino insieme nell’interesse del bridge e  dei giocatori del Kenya e della Zona 8.

Si comunica che tutti i giocatori di bridge in Kenya sono invitati a diventari membri della Kenya Bridge Association, con il diritto di competere nelle qualificazioni per le gare ABF e WBF.

Inoltre il Consiglio Direttivo dell’ABF desidera sottolineare l’importanza per la nuova Federazione Nazionale (Kenya Bridge Association) di non organizzare attivita’ bridgistiche a livello di club. Il suo scopo principale e’ quello di organizzare attivita’ federali (per tutti i giocatori del Kenya) e selezioni nazionali per creare una squadra in ogni categoria. Inoltre, la Kenya Bridge Association deve organizzare e migliorare l’educazione bridgistica e i programmi di insegnamento per i giocatori e gli Arbitri nel Paese.

Per concludere, prego vedere allegate le condizioni di selezione (per diventare Federazione Nazionale  di un Paese), stipulate secondo lo Statuto della WBF.

 Cordiali saluti,

 Bernard Pascal – Presidente della Zona 8

 

Neapolitan Club ha raccolto le dichiarazioni ufficiali di Samina Esmail, ex Presidente della KBA e di Kala Shah, Presidente della KBA.

Samina Esmail: “Finalmente, dopo otto lunghi anni, il cambiamento c’è stato. I nostri giocatori applaudono la WBF e ABF per la loro decisione di riammettere la Kenya Bridge Association. E’ valsa la pena aspettare. In certi momenti è stata davvero dura, ma finalmente è stata fatta giustizia. Il nostro grande apprezzamento va al nuovo Presidente della WBF  Rona ed  al Presidente della ABF Pascal per essersi assicurati che fosse fatta giustizia, ed anche al nostro Governo attraverso il Comitato Nazionale per lo Sport keniota. Vorrei ringraziare tutti i nostri giocatori per aver resistito e per tutti coloro che ci hanno supportato e che ci hanno dato parole di incoraggiamento come <<Samina resisti, ci vuole una testa dura come te per arrivare fino in fondo!>>” Il bridge è un gioco per TUTTI. Spero che questo serva da lezione per le generazioni future.”.

Kala Shah: “A nome della Kenya Bridge Association, vorrei dire che siamo veramente lieti di essere stati nominati federazione nazionale del Kenya. Devo ringraziare la nostra presidentessa precedente, Samina Esmail, e il suo Comitato per tutto il tempo prezioso che hanno investito affinché la Kenya Bridge Association fosse riconosciuta come federazione nazionale.”.

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Laura Camponeschi

21/01/2012 (Si ringrazia Laura Cecilia Porro per la traduzione italiana della documentazione pubblicata nell’articolo)

 

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