Le Tribolazioni di Boye Brogeland (intervista)

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Brogeland - Van Cleeff 200Il 4 ottobre a Chennai Jan Van Cleeff ha realizzato una interessante intervista con Boye Brogeland. Presentiamo qui la trascrizione in italiano di alcuni passaggi.

Jan van Cleeff: Abbiamo qui la persona di cui tutti parlano, non solo nel mondo del bridge, ma anche altrove. Ha ricevuto molta attenzione mediatica e questo è il motivo principale per cui la International Bridge Press Association ha eletto Boye Brogeland come Personalità dell’anno 2015. Congratulazioni. Questo dovrebbe confortarti in questo periodo difficile.

Boye Bregeland: Il premio? E’ sempre bello vedere riconosciuto il proprio lavoro, ma per me non è importante: non è come prendere dei ‘mi piace’ su Facebook, io lo faccio per il bridge.

 

JVC: Vuoi ripulire il gioco, giusto?

BB: Sì.

 

JVC: Hai iniziato questa campagna appena dopo aver perso i quarti di finale nella Spingold questa estate in America. Non hai mai pensato di prendere delle vie più ufficiali, informando la WBF e ACBL in prima istanza?

BB: E la EBL? Sì ci ho pensato… Ho dormito due ore il giorno che abbiamo perso. Mi sono svegliato alle 7 e sono andato su internet a guardare BBO per vedere i risultati degli altri tavoli. Quello che ho visto non aveva senso da un punto di vista bridgistico, c’erano decisioni illogiche che nessun altro a quel livello avrebbe preso, quindi mi sono reso conto che stava succedendo qualcosa. Così ho lavorato molto su questo e sono emersi altri fatti. Quando sono tornato da Chicago ho contattato Kamras alla EBL, informandolo della portata delle mie scoperte. Credo che la EBL doveva indagare velocemente perché si avvicinavano i Mondiali. Volevo che la EBL collaborasse ma mi hanno detto che ci avrebbero messo molto tempo e che bisognava mandare i documenti come tutti gli altri… Tutti gli mandano cose ma non succede nulla.

 

JVC: E così hai deciso di pubblicare tutto online…

BB: Sì, ho deciso così  perché non c’era modo di usare i canali ufficiali, ci avrebbero messo troppo. Dovevamo agire prima di Chennai, non potevamo lasciar giocare gente che sapevamo che imbrogliava.

 

JVC: Questi eventi hanno cambiato la tua vita privata? Ci sono voci che hai dovuto lasciare la tua casa per stare al sicuro.

BB: Questo lo hanno detto i media. Ho chiamato la polizia perché sapevo che era una grossa soffiata. Mi hanno consigliato di spostarmi a meno che dovessi proprio restare a casa, quindi sono andato nella nostra seconda casa. Il resto sono pettegolezzi.

 

JVC: Le tua azioni per ora hanno avuto successo. Tre coppie sono state fermate prima dei Mondiali. La quarta coppia non gioca, ma la Polonia è ancora in gara. Cosa ne pensi?

BB: Non mi va bene. Dicono: ‘non sappiamo cosa sia successo’ ma la penso diversamente, se si guarda alle prove è evidente…se sei un bravo giocatore ad alto livello ti accorgi che c’è qualcosa che non va.

 

JVC: Le autorità hanno impedito a Balicki-Zmudzinski di giocare a Chennai, sono probabilmente convinti che hai abbastanza prove, ma d’altra parte la Polonia sta giocando. Ha senso?

BB: Per me non ha senso. Quando succede qualcosa, tutti dicono ‘ah si devono ritirare’, ma quando succede a loro devono fare un sacrificio. Nessuno vuole fare sacrifici, a meno che non sia proprio necessario. La situazione della Polonia è simile a quella di Israele, Monaco e Germania. Le altre squadre sono arrivate al punto di doversi ritirare. La pressione della comunità bridgistica li ha fatti ritirare. C’era pressione anche sulla Polonia, ma hanno deciso di continuare e la WBF non ha voluto imporsi e farli ritirare. Credo che alla EBL lavorino meglio, cercano di fare qualcosa ma avrebbero dovuto essere più insistenti affinchè la WBF facesse ritirare la Polonia.

 

JVC: Vedremo che succederà. La mia ultima domanda è: ci sono altri giocatori su cui hai dubbi?

BB: Abbiamo tre casi in cui ci hanno dato prove anonime: i tedeschi, Balicki-Zmudzinski e un altro caso che abbiamo esplorato. A lungo non siamo riusciti a trovare nulla, ma da ieri credo che possano esserci prove anche contro quest’altra coppia.

 

JVC: quindi forse c’è un’altra coppia. Sono qui a Chennai?

BB: Sì,  stanno giocando al momento. Per quanto riguarda l’Europa questa terza coppia è l’ultima cu sui abbiamo sentito pettegolezzi o ricevuto prove anonime. Per le altre zone non posso dire perché non abbiamo nessun video. Nei materiali di Opatija abbiamo sia le mani, che sono la prova più convincente, che le statistiche. Non si può dire che qualcuno imbroglia solo basandosi sulle statistiche, ma è un buon modo di decidere su quali coppie indagare. Si vede dalle statistiche che molte coppie sono in cima. Questo non è sufficiente, bisogna anche guardare le mani. E abbiamo anche potuto controllare i video. Possiamo controllare come si passano le informazioni.

 

JVC: Quando parli al plurale, a chi ti riferisci?

BB: A tutto il mondo, è incredibile, normali giocatori di bridge. Meike Mevius è incredibile. Giocatori da tutto il mondo ci mandano mani e c’è molto da fare. Ho lavorato mentre ero in ferie, 15 ore al giorno, dormendo 3 ore per 4-5 settimane e mi sono occupato solo di questi casi. Hanno dato un segnale forte, non hanno nulla da perdere. Meike ha 2 bambini e ha capito il codice dopo due minuti di video e mi ha mandato tutto e io l’ho mandato a Ishmael Del Monte.

 

JVC: Questo non ha precedenti in altri sport.

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