Le Americane verso la Venice Cup 2011(Veldhoven – Olanda)

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Linda Lewis è Capitana della squadra Lewis, una di quelle che giocherà le selezioni femminili: l’evento, che inizia il 6 giugno al Marriott Renaissance Center di Detroit, nominerà le due squadre che giocheranno la Venice Cup (Veldhoven, Olanda, in ottobre. Le altre giocatrici di Linda sono Cathy Strauch, Suzy Burger, Beverly Gardner, Linda McGarry, Jo Ann Casen.

Lewis ha quindici Punti Posizione (PP), cioè i punti vinti in precedenti eventi nazionali dalle singole giocatrici. Questa che segue è la lista delle partecipanti in ordine decrescente di punteggio totale: più alto il numero, più forte è la squadra.

 

Dinkin 50,00: Sam Dinkin, NPC (Capitano non giocatore); Lynn Baker, Karen McCallum, Lynn Deas, Beth Palmer, Kerry Sanborn, Irina Levitina.

Westheimer 50,00: Valerie Westheimer, Capt; Hjordis Eythorsdottir, Mildred Breed, Shawn Quinn, Rozanne Pollack, Cheri Bjerkan.

Joel 48,04: Geeske Joel, Capt; Tobi Sokolov, Debbie Rosenberg, Janice Seamon Molson, Jill Levin, Jillian Meyers. Abbiamo già parlato di questa squadra: clicca qua >>

Moss 44,74: Sylvia Moss, Capt; Judi Radin, Migry Zur Campanile, JoAnna Stansby.

Mancuso 17,99: Renee Mancuso, Capt; Sheri Winestock, Kathleen Sulgrove, Brenda Bryant, Georgiana Gates, Patricia Griffin.

Sprung 17,58: Danny Sprung NPC; JoAnn Sprung, Janet Robertson, Cinthia Balderson, Carole Miner, Sally Wheeler, Cindy Bernstein.

 

La squadra Lewis, già detta, ha 15,68 punti: non molti. Non sembrano favorite, ma chi può dirlo? La squadra Bathurst, recente vincitore dei Trials Open, era partita dal decimo posto (su sedici), e quello era un evento KO, cioè anche più difficile da vincere partendo dal basso: loro infatti hanno dovuto incontrare e battere le squadre più forti d’America: Mahaffey, Nickell, Wolfson, Diamond.

Ma i Trials femminili non sono evento solo di KO. Giocheranno un doppio round robin di otto mani in scala 20-0: le migliori quattro entreranno in semifinale. La vincitrice della finale sarà USA1 in Olanda; le semifinaliste sconfitte si incontreranno e la vincitrice contenderà alla finalista sconfitta il diritto di essere USA2.

La tabella degli incontri è la seguente: giugno 6 e 7: round robins. Giugno 8: semifinali (64 mani). Giugno 9 e 10: finale per eleggere USA1 e semifinali per USA2 (96 mani). Giugno 10-11: USA2 finale, 96 mani.

 

Nella lista delle squadre abbiamo scritto i nomi delle giocatrici secondo la loro coppia. L’ultima squadra, con 5,13 PP, è quella di Toni Elaine Bales (Capt). Le coppie dovrebbero essere, nel dovuto ordine, Toni con Anita Torrence, Terry James, Cheryl Lynn Schneider, Lee Venora De Simone, Kay Enfield. Dal sommario dei loro sistemi sembra invece che non siano solo coppie ma anche terne:

Bales – James – De Simone

James – Schneider – Torrence

De Simone – Enfield

E i tre sistemi sono differenti uno dall’altro. Questo significa che James e De Simone dovrebbero giocare due sistemi differenti, e che altri, eccettuata Kay Enfield, dovrebbero giocare lo stesso sistema con compagne differenti.

Cercheremo di procurare le loro Carte delle Convenzioni per confermare quanto appare, ma non è per adesso: solo una coppia, di un’altra squadra, ha spedito la propria CC alla Federazione Americana. Il regolamento ne chiede il deposito, ma non è perentorio.

Questa promiscuità ci rimanda a due importanti casi nella storia del bridge.

Inizio anni Cinquanta. Le squadre americane vincono quattro Bermuda Bowl consecutive con coppie non fisse. La capacità di giocare con compagni differenti era vista come una forza, ma prima gli inglesi, poi i francesi, e più tardi gli italiani presero il sopravvento grazie alle coppie fisse con sistemi specializzati

Saint Vincent, 1963. Il Blue Team è ad un momento critico della sua storia. La coppia D’Alelio – Chiaradia si divide; Forquet, in precedenza anche partner di Chiaradia, si trova molto meglio con Garozzo, in squadra da due anni. Capitan Perroux allineò nella Bermuda Bowl due terne invece di tre coppie: Forquet – Garozzo – Chiaradia (che giocavano Fiori Napoletano), e D’Alelio – Belladonna – Pabis Ticci (giocavano Fiori Romano). Fu un errore: gli americani giunsero molto vicini a interrompere la fila di vittorie italiane.

Forse Bales e le sue compagne stanno ripetendo errori del passato? Oppure stanno per mostrarci una nuova via per fare meglio quello che allora non andava bene?

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