Ghigo Ferrari si candida alla Presidenza della FIGB

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La Federazione Italiana Gioco Bridge (FIGB), è stata commissariata dal CONI nel luglio 2011 a causa di accertate inadempienze amministrative. Le elezioni per nominare il nuovo Consiglio Federale sono previste per il prossimo 7 luglio. In questi giorni i candidati alla Presidenza stanno definendo i loro programmi e la lista dei propri Consiglieri. Dopo Giuseppe Failla, anche Ghigo Ferrari si è rivolto a Neapolitan Club:

 “Gentile redazione, approfitto della vostra disponibilita’ per allegare il mio programma elettorale ed il mio curriculum che da oggi sono anche disponibili sul sito: www.ghigoferrari.it da dove e’ possibile interagire, commentare, dare suggerimenti. Ho pensato di creare un sito per andare incontro a chi, e nel mondo del bridge sono ancora tanti, non conosce o non ama facebook. Vi ringrazio cordialmente e vi auguro buon lavoro. “

E’ nostro piacere diffondere tutte le notizie utili circa le candidature alla Presidenza FIGB e rinnoviamo la disponibilità ad accogliere e pubblicare i programmi di tutti i candidati, nella speranza di contribuire ad una campagna elettorale sana e trasparente nell’interesse dei nostri lettori e di tutti gli appassionati del bridge.

Federigo “Ghigo” Ferrari Castellani ha 61 anni e vive a Milano dove dirige l’azienda di famiglia. Il suo è un nome noto nel bridge nazionale ed internazionale: ha svolto incarichi di rilievo sia presso la Federazione Italiana che la EBL (European Bridge League), il suo impegno come dirigente sportivo è stato premiato dal CONI che nel 2008 lo ha insignito con la Stella di bronzo al merito sportivo.

Questo il suo programma elettorale:

Cari Presidenti, Delegati Atleti, Delegati Tecnici, in un momento poco felice della nostra storia federale, ritengo opportuno esprimervi delle mie considerazioni che nascono da esigenze peculiari del periodo attuale. La necessità di promuovere la diffusione del bridge e l’esigenza di abbattere i costi per tutti coloro che lo praticano indicano la strada da seguire nell’intento di far ripartire, con la collaborazione di tutti, la nostra Federazione che non si meritava né una gestione impropria (per quanto si legge nei documenti del CONI), né la situazione attuale in cui versa. Non contenti di quanto accaduto, alcuni che da vicepresidenti ci hanno portato all’attuale commissariamento, oggi chiedono di nuovo il vostro appoggio. E’ mia convinzione che una serie di iniziative mirate, frutto di quarant’anni di esperienza “sul campo”, potranno portare ad un incremento del numero dei giocatori, specialmente tra i giovani, ad un rinnovato interesse per gli attuali tesserati e ad una maggiore serenità delle associazioni che allo stato attuale languono e si dibattono tra svariati problemi. Quelli che troverete esposti sono dei seri e concreti argomenti programmatici che mi sento di proporvi, sicuro di poterli portare a compimento. Voglio chiaramente sottolineare che non troverete roboanti promesse che, memori della scorsa campagna elettorale, finiscono poi per essere solo parole in libertà.

 

Curriculum

Il mio interesse e il mio impegno verso il mondo del bridge sono stati costanti per 40 anni. Ho 61 anni e vivo a Milano, imprenditore di professione. La mia azienda, fondata da mio nonno nel 1904, opera nell’ambito dei trasporti e dei depositi generali. Dopo aver affiancato mio padre fin da molto giovane, nel 1988 sono diventato amministratore unico della società. Ho iniziato la mia attività di giocatore a 16 anni (i miei genitori giocavano entrambi) ed ho ottenuto da juniores diversi risultati e vittorie sia a coppie che a squadre. Il primo incarico istituzionale per la Federazione l’ho assunto superando l’esame da arbitro a 22 anni. Ho poi raggiunto nel tempo il massimo del livello arbitrale con la qualifica di Arbitro Capo. Dal 1979 sono stato consigliere prima e presidente poi del circolo di bridge “Nerazzurro” a Milano. Dal 1984 al 1988 ho avuto l’incarico di Direttore dei Campionati Federali. Dal 1989 al 1992 sono stato Consigliere Nazionale con delega ai campionati, assegnatami dal Consiglio Federale. Dal 1993 al 2000 ho assunto la carica di Direttore Operativo. Questa carica era di supporto al Segretario Generale per tutto quanto necessitasse la FIGB al di fuori degli uffici federali. A tutt’oggi sono l’unica persona che ha coperto questa carica, al momento non presente nell’organigramma federale.Dal 2001 al 2004 sono stato Consigliere Nazionale. Dal 2005 con l’approvazione dell’Assemblea Nazionale, mi è stato conferito il titolo di “Benemerito della Federazione”. Dal 2005 al 2010 sono stato Presidente Regionale della Lombardia ed, in contemporanea, dal 2005 al 2008 ho assunto inoltre la carica di Presidente del Settore Arbitrale. Nel 2008 sono stato insignito dal CONI della “Stella di Bronzo al Merito Sportivo” per gli anni di dirigenza sportiva. Nel 2009 sono stato membro del consiglio del Comitato Regionale CONI Lombardia come rappresentante delle DSA. Dal 2009 al 2010 sono stato chiamato dal Presidente del Comitato Regionale CONI Lombardia a ricoprire la carica di componente di giunta come rappresentante delle DSA. In campo internazionale, infine, mi sono stati assegnati diversi incarichi dal 1997 al 2007 (vedi curriculum EBL).

 

 

 

Programma

1) Promozione
Da vari anni stiamo subendo una diminuzione continua ed allarmante dei tesserati. La diffusione e la promozione del nostro gioco dovrà essere l’obiettivo primario della Federazione. E’ evidente, a mio parere, la necessità di investire una larga parte delle risorse nella scuola, nell’università e nella comunicazione per interessare e far avvicinare le persone, incentivandone il tesseramento.

2) I Giovani
La Federazione e il mondo bridgistico, non solo italiano, stanno invecchiando. Il rischio che comporterebbe un mancato ricambio generazionale per il futuro del nostro gioco è fin troppo ovvio. E’ chiaramente necessaria una robusta politica rivolta al riavvicinamento dei giovani al bridge, fatta di iniziative per ridurre i costi e per creare un ambiente più attraente dove le “nuove leve” possano integrarsi con facilità. Ciò potrà essere fatto sia sviluppando il bridge a scuola, non permettendo che i giovanissimi “si perdano” ma facendo sì che vengano indirizzati verso le associazioni tramite gli istruttori giovanili, sia attingendo da quel grande bacino che è l’Università, tramite l’istituzione di corsi che diano crediti formativi per invogliare la partecipazione. Non ci si può inoltre esimere dal lavorare per preparare una nuova generazione di giocatori che possano competere nelle gare internazionali. La creazione di un campione parte da lontano e il talento naturale va scoperto e aiutato a crescere. La Federazione dovrà mettere un grande impegno e la massima cura nella formazione e nel sostegno degli Juniores tramite stages gratuiti, raduni e campus tecnico/ludici, sul modello nord-europeo che ha dimostrato dare ottimi risultati.

3) Settore Insegnamento
Il settore insegnamento deve divenire trainante per l’intero movimento e formativo per coloro che intendono impegnarsi per ottenere dei risultati agonistici. Il progetto “Bridge a Scuola” andrà irrobustito con corsi per i professori delle unità didattiche e la “Scuola Bridge” dovrà essere ripensata per rendere più agevole l’apprendimento dei rudimenti, al fine di poter far divertire ed apprezzare il gioco ai nuovi arrivati fin da subito. Tutto questo si otterrà sostenendo il settore con un’ampia e strutturata documentazione cartacea ed elettronica, che dovrà avere inoltre il carattere dell’uniformità, nonché con l’intervento federale per accedere alle sedi scolastiche istituzionali.

 4) Contributi e Rapporti con le Società Sportive
Il nostro rilancio non sarà possibile senza la piena collaborazione delle società sportive: la Federazione dovrà fornire sostegno organizzativo per incrementare i loro tesserati e definire forme di supporto economico, in special modo per l’attività svolta nel campo della Scuola Bridge. La mia opinione è che si debba implementare una struttura in cui, automaticamente, tutte le attività svolte da un’associazione (tesseramento, tornei, campionati, formazione) diano un ritorno in percentuale sotto forma di contributo a fine anno, che potrà essere utilizzato a proprio piacimento dalla società sportiva. Segue ovviamente che tale struttura dovrà essere affiancata da un chiaro meccanismo di contabilità, in modo che in ogni momento dell’anno in corso, i presidenti e i relativi consigli conosceranno l’ammontare preciso del contributo su cui potranno contare. Infine, la Federazione dovrà divenire il punto di riferimento delle associazioni per ogni acquisto di materiale tecnico: bidding box, mazzi di carte, bridgemate, tavoli, sipari, libri, etc. Tutto quanto è necessario per implementare l’attività bridgistica dovrà poter essere acquistato direttamente dalla Federazione a prezzi agevolati e miglior qualità di quanto non sia possibile trovare altrove.

 5) Rispetto delle Regole
Le regole “ad personam” dovranno essere bandite una volta per tutte. Un’estrema serietà dovrà essere richiesta nel controllo istituzionale del rispetto delle competenze e dei doveri statutari che caratterizzano le società sportive e nell’interazione tra queste ultime e la Federazione. Infine, riguardo alla partecipazione alle varie fasi dei campionati: le regole esistono e vanno semplicemente applicate, se non sono necessarie o attuali, vanno riviste o abrogate. La certezza del diritto è imprescindibile se vogliamo una Federazione sana.

6) Campionati
Questi dovranno essere riformati in modo da dare la possibilità di poter partecipare a costi contenuti. Le fasi locali e regionali dovranno essere più numerose e più decentrate sul territorio, mentre le fasi nazionali finali, più probanti e con un ristretto numero di partecipanti, saranno riservate solo ai primissimi classificati delle fasi regionali. Per esempio, la mia proposta è che la finale del campionato a coppie non possa contenere più di 24/36 coppie e venga svolta in località diverse, anno per anno. E’ davvero ora di abbandonare le “kermesse” dei grandi festival spacciati per campionati. Come in tutte le discipline sportive chi lo ha meritato passerà alla fase successiva, chi non ce l’ha fatta, parteciperà eventualmente a gironi di consolazione regionale. E’ inoltre necessario “compattare” il calendario agonistico per lasciare spazio all’organizzazione di grandi tornei, che purtroppo stanno scomparendo e che invece andrebbero incentivati dalla Federazione.

7) Categorie e Punti
E’ di tutta evidenza che il sistema delle categorie e la struttura di assegnazione dei punti federali dovranno essere rivisitati. Non è chiaramente equo e condivisibile che la sommatoria indiscriminata di punti guadagnati in tornei, simultanei e campionati, possa dare diritto in ugual misura a passaggi di categoria ormai sviliti nel loro significato. Vi è una forte necessità di premiare i risultati di un giocatore in modo molto più coerente con il tipo di gare disputate, riconducendo i punti in palio in quest’ultime al loro livello agonistico ed alla valenza del campo dei partecipanti.

8 ) Comitati Regionali
Nella mia prospettiva, i Comitati Regionali hanno un’importanza primaria nella concretizzazione di tutte le attività ed iniziative federali: chi meglio dei Comitati Regionali può avere il polso della situazione locale, delle necessità del territorio che sono ovviamente diverse da regione a regione? La Consulta dei Presidenti Regionali dovrà divenire un Organo Federale chiave per la definizione delle politiche sul territorio, inoltre i contributi erogati ai Comitati Regionali dovranno essere commisurati alle reali necessità, all’attività svolta ed ai progetti sviluppati. E’ dunque necessaria una solida Federazione che sia di guida e di completo supporto ai Comitati Regionali che ne sono i referenti diretti su tutto il territorio nazionale.

9) Settore Arbitrale
Ho sempre sostenuto che la Federazione debba gestire un’attività a due velocità: una ludica, che riguarda un passatempo che deve essere impegnativo ma divertente, l’altra che si propone con la serietà di una competizione agonistica. Non è detto che un ottimo arbitro di campionato sia un buon arbitro del torneo di circolo. Le regole non c’entrano, il codice di gara è lo stesso, ma l’approccio dell’arbitro deve necessariamente essere diverso. Il Settore arbitrale e chi sarà preposto alla formazione, oltre ovviamente a preparare e aggiornare sempre meglio la classe arbitrale sul “Codice di Gara” e sulle normative correnti, dovrà saper affrontare anche il nodo della differenza di approccio al tavolo a seconda del tipo di gara che si sta gestendo.

10) Rapporti con il CONI e con la Scuola dello Sport
Per quanto si sia persa l’opportunità di diventare a fine anno “Disciplina Riconosciuta” (oggi siamo “Disciplina Associata” per il CONI), quello di rientrare in lizza sarà un nostro obiettivo. Questo è un punto molto importante per il nostro futuro, non solo per il contributo gratuito che può dare la “Scuola dello Sport” sul territorio, cosa di cui ho sperimentato l’opportunità da presidente regionale lombardo, o per l’appoggio che possono dare i Comitati Regionali CONI nello sviluppo dell’attività giovanile, ma anche in termini di supporto economico. Un supporto che da “Disciplina Riconosciuta” è davvero importante e che avrebbe potuto (in futuro spero potrà) più che dimezzare il costo delle tessere.

11) Internet e Supporto Tecnologico
Il sito web federale deve diventare per tutti l’accesso privilegiato alla Federazione. Tutte le informazioni e le notizie dovranno essere facilmente reperibili dai giocatori e da chi ricopre incarichi organizzativi. E’ prioritario creare un’interfaccia unica per tutte le interazioni tra la Federazione e le società sportive, con particolare attenzione agli strumenti relativi alla comunicazione dei risultati dei tornei svolti. In prospettiva, sarebbe auspicabile riuscire a creare un locale virtuale dove i tesserati potranno trovarsi per discutere, giocare in libertà o partecipare a tornei con maggiori vantaggi rispetto ad altre piattaforme di gioco. E’ necessario inoltre uniformare e migliorare i programmi di gestione dei tornei e dei campionati in modo che possano fornire non solo l’inserimento automatico dei risultati, ma anche un supporto automatizzato all’attività di segreteria delle società per la contabilizzazione dei premi e la puntuale applicazione delle normative fiscali.

12) Rapporti con EBL e WBF
I rapporti con le organizzazioni bridgistiche, l’European Bridge League e la World Bridge Federation, rapporti importanti per il ruolo di Federazione leader da sempre ricoperto dall’Italia, che sono stati completamente trascurati dall’ultima gestione, saranno rinnovati e rafforzati anche tramite la decennale conoscenza che mi lega a molti membri di entrambe le organizzazioni.

Federigo Ferrari Castellani

 

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