Laura Camponeschi – Ciao Alfredo, vorrei insieme a te provare a fare un bilancio sullo stato del Bridge Italiano, partendo dalla medaglia d’argento recentemente conquistata a Buenos Aires in occasione della XVI edizione dei Word Bridge Game.
Alfredo Versace – La medaglia d’argento di Buenos Aires è stata per noi un ottimo risultato ma allo stesso tempo un’occasione mancata. La Polonia ha strameritato il successo ma nella finale dopo due turni eravamo avanti di ben 70 punti dopo due turni e questo avrebbe fatto presagire un finale diverso. Vedi, la nostra squadra è giovane e di certo ha buone prospettive di miglioramento. Dopo il bronzo di Marrakech ed Herning é arrivato l’argento, il che dimostra comunque che siamo sempre lì, anche se ancora non é arrivato il risultato migliore.
LC – Nella semifinale di Buenos Aires hai giocato contro Augustin Madala. Che effetto ti affatto trovare con la maglia argentina un compagno di tante vittorie azzurre?
AV – Una sensazione particolare perché comunque siamo anche amici, quindi é stato un match molto particolare… oltreché spettacolare: abbiamo sfiorato i quattromila spettatori! Madala è tornato a giocare con l’Argentina, è una grande perdita per la nostra nazionale e penso che la nostra Federazione si sarebbe potuta attivare per evitare questo. Mi dispiace che a chi ha dato tanto per anni, contribuendo ai successi dell’Italia, non sia stato riconosciuto nulla. Un comportamento che potrei definire quasi “anaffettivo” nei confronti di Agustin. Oggi va di moda lo slogan “uno vale uno”, ma non fa per me: io credo nella meritocrazia e Madala non è uno qualunque.
LC – Allora parliamo proprio della nostra Federazione. Tra pochi mesi si voterà per l’elezione del nuovo Consiglio Federale. Come valuti la situazione?
AV – Queste votazioni devono costituire una svolta per il Bridge Italiano che a mio avviso non naviga certo in buone acque. Riconosco che l’attuale Presidente, Francesco Ferlazzo, si è impegnato nella risoluzione di molte problematiche negli ultimi otto anni della sua dirigenza ed ha assicurato un’ ottima situazione economica. Tuttavia si registra un preoccupante calo dei tesserati, un gran numero di Associazioni Sportive hanno chiuso e di Bridge in Italia ormai non si parla quasi più.
LC – Cosa intendi dire?
AV – Intendo dire che non si scrivono più articoli sui quotidiani ed in televisione zero passaggi per il bridge, seppure qualche buon risultato agonistico c’è stato. Secondo me sarebbe bastato poco per avere un po’ di risalto mediatico, che e’ fondamentale per la rinascita del nostro gioco. Il Bridge ha bisogno di promozione e diffusione per potere affascinare anche i giovani ,per poter entrare nelle scuole e nelle università.
LC – E tu cosa ti proponi di fare per migliorare lo stato di salute del bridge italiano, oltre che vincere al tavolo come fai da decenni?
AV – Scenderò in campo e alle prossime elezioni mi presenterò come Delegato Atleta per il candidato alla Presidenza Giuseppe Frenna.
LC- Da cosa scaturisce la tua decisione di schierarti con Giuseppe Frenna?
AV – Per me rappresenta “il nuovo”, ha molte idee, propone significative innovazioni, e mostra un’autentica volontà di investire nei giovani, di aiutare le Associazioni ma soprattutto di avere dei professionisti a fianco per divulgazione del bridge, che é quello a cui tengo di più in questo momento in cui siamo rimasti davvero in pochi: pensa che da 20.000 agonisti siamo scesi ad 8000. Qualcosa bisogna pure fare!
LC – Oltre a Giuseppe Frenna si candidano anche Chicca Brambilla e Pierfrancesco Parolaro. Che ne pensi?
AV – Sinceramente penso che anche Chicca Brambilla sia su questa lunghezza d’onda e segua una politica avvicinabile a quella indicata da Frenna, mentre Parolaro rappresenta ai miei occhi un po’ “quello che é stato” finora in questi ultimi anni, una politica altamente conservativa, molto attenta al bilancio economico ma purtroppo senza grandi iniziative atte alla promozione ed al rilancio del nostro splendido gioco. E’ giunta l’ora di cambiare direzione, di cambiare mentalità: dobbiamo fermare questo trend negativo!
LC- In questa campagna elettorale hai denunciato pubblicamente di essere stato vittima di quella che reputi una vera e propria ingiustizia… cioè?
AV – Allora… Sono stato cancellato dalla lista dei Delegati Tecnici poiché riconosciuto “insegnante non attivo ” dopo che, su richiesta della Federazione stessa, avevo tenuto una lezione online di un’ora agli insegnanti di tutta Italia riunitisi a Salsomaggiore per uno stage di aggiornamento proprio pochi mesi fa. La stessa sorte è toccata ad altri tecnici, e cito qua solo Marina Causa che ha passato gli ultimi 30 anni ad insegnare ed è conosciuta in tutta Italia per la sua bravura e la sua disponibilità: ha sito di bridge dove risponde quotidianamente a domande e dialoga con il pubblico. Ma per questa federazione Marina ed io forse non siamo insegnanti…
LC – I Delegati Tecnici hanno diritto di voto, e la cancellazione dalla lista dei Delegati Tecnici comporta anche l’esclusione dagli aventi diritto al voto…
AV – Esatto. A me sembra che questa sia la punta dell’iceberg di una campagna elettorale velenosa e che si stia usando ogni mezzo allo scopo di avvantaggiare il vecchio gruppo dirigente. Questa cosa mi amareggia e non poco. Ma adesso è il momento di marciare compatti verso un solo obiettivo: il bridge. Spero vivamente che chi si recherà alle urne sappia mettere da parte i propri interessi personali e votare quello che ritiene essere il Candidato migliore!
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Laura Camponeschi