Una Storia Turca

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Nel giugno scorso la Federazione Turca (TBF-Turkish Bridge Federation) ha annunciato l’avvio di un’indagine sulla trasmissione illegale di segnali tra un giocatore, Salim Yilankiran e un angolista suo complice, Zafer Tigan. Il problema è sorto in un torneo ad Ankara il 4 giugno 2017.

Il Consiglio di Amministrazione della TBF ha creato una commissione per svolgere le indagini e tempestivamente il rapporto della commissione è stato inoltrato alla Commissione Disciplinare della TBF.

La decisione della Commissione Disciplinare della TBF è stata resa pubblica nel luglio 2017: Salim Yilankiran e Zafer Tigan hanno agito contro l’etica del gioco e, pertanto, sono stati squalificati a vita.

I due giocatori hanno impugnato la sentenza e presentato appello alla più alta autorità sportiva del paese, la Direzione Generale dello Sport. L’Ufficio Arbitrale, “Tahkim”, ha indagato approfonditamente sul caso concludendo che era abbastanza evidente che i due giocatori avessero imbrogliato.

Ma l’Ufficio Arbitrale ha altresì valutato che il “codice disciplinare”, sulla base del quale la TBF aveva comminato la squalifica, fosse obsoleto e che non vi si faceva nemmeno menzione ad ipotesi di imbrogli di tal fatta.

Pertanto l’Ufficio Arbitrale della Direzione Generale dello Sport ha concluso che la squalifica a vita fosse inappropriata ed ha ridotto la squalifica a sei mesi, pena prevista usualmente per comportamenti scorretti neglio sport.

I sei mesi di squalifica si sono conclusi e da gennaio 2018 i due giocatori torneranno a giocare.

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