La parola a Maria Teresa Lavazza (intervista)

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Dottoressa Lavazza... parliamo di Bridge? Il bridge è una delle grandi passioni della mia vita: mi ci sono dedicata molto. Oramai non gioco quasi più però mi occupo della Nazionale da più di dieci anni, con grande soddisfazione e con tanti e tanti successi.

L’ultimo successo è stato proprio agli Europei  di Ostenda.

Questo ultimo campionato è stato improntato a tante e tante polemiche. Ho dovuto lasciare a casa una coppia: la squadra, come tutti sanno, è fatta solo di tre coppie e io volevo riportare in nazionale Norberto Bocchi. Dopo la separazione da Duboin, Norberto non aveva più giocato in nazionale ma a mio avviso se lo meritava perchè è un giocatore fortissimo. E poi ho scoperto questo giovane talento, Agustin Madala, che rappresenta una grande promessa del bridge: oltretutto vive in Argentina ma ha i nonni piemontesi e per questo ha la cittadinanza italiana. Così a 24 anni l’ho fatto esordire agli Europei e sono soddisfatta.

Ma quanto coraggio ci vuole a mettere un “ragazzino” di 24 anni niente di meno che nel Blue Team?

Agustin ha un grandissimo talento e un’ enorme voglia di vincere e poi Bocchi se lo era scelto come compagno, con la mia approvazione in pieno. La nostra Nazionale, per continuare ad avere i successi che ha sempre avuto, deve avere ragazzi giovani e possibilità di ricambio, e non basarsi solo su tre coppie. Poi io non continuerò in eterno: andrò avanti per i prossimi Campionati del Mondo e forse per le Olimpiadi ma poi voglio anche lasciare a chi verrà dopo di me una buona eredità, ovvero una squadra che abbia la possibilità di raccogliere successi come ha sempre avuto.

La scelta di chiamare un giovanissimo in Nazionale può essere uno stimolo importante per tanti ragazzi che si avvicinano a questo sport?

Certamente. Tuttavia vorrei ribadire che la scelta di Madala non è dipesa solo da me. Il bridge è un gioco di coppie: per prima cosa è Norberto che si è scelto questo compagno. Ognuno è libero di fare come crede e di scegliersi il compagno che vuole e che più gli sembra idoneo alle propri caratteristiche di gioco. Inoltre anche a me piaceva moltissimo questo ragazzo che di fatto è bravissimo e quindi mi è andata bene così.

Così però sono stati esclusi i Fantunes…

Ho dovuto lasciare casa la coppia Fantoni – Nunes in mezzo a polemiche inaudite. Ma vede, come ho già detto in varie altre interviste, tutte le 4 coppie (Fantoni – Nunes, Bocchi -Madala, Duboin – Sementa, Lauria – Versace) tecnicamente più o meno si equivalgono: io ho preferito fare una scelta che privilegiasse l’amicizia fra giocatori. Ribadisco che considero il livello tecnico delle 4 coppie più o meno equivalente e che la mia scelta è stata determinata dal desiderio di creare un clima amichevole fra giocatori: l’amalgama è un fattore importante in una squadra. Pertanto io ho scelto un ‘gruppo’ affiatato.

L’esclusione dei Fantues non è dovuta allora a motivi tecnici?

Non è che i Fantunes valessero meno degli altri, questo ci tengo sempre a sottolinearlo. Parliamo di una coppia che in Nazionale ha sempre giocato benissimo e poi sono due ragazzi sempre molto disciplianti: non ho nulla da dire contro di loro. Ma ci sono delle cose indipendenti dalla mia volontà: non mi sta bene ad esempio portare in Nazionale due coppie che non sono così amiche tra di loro e che hanno avuto contrasti anche all’interno della squadra Angelini.

Lei sta parlando di contrasti tra Lauria – Versace e Fantoni – Nunes?

Ovviamente sì.

Dottoressa Lavazza, Le sono state rilevate delle critiche sul fatto che Lei non avesse motivato le sue scelte con chiarezza.

Non è vero, io ho sempre parlato e spiegato le mie ragioni anche in Consiglio. Metta che una coppia abbia dei motivi personali o di salute e non possa giocare: non possiamo basarci su tre coppie soltanto ma dobbiamo averne sempre almeno 4 buone a disposizione per la nostra Nazionale. Ora, va anche considerato che gli Europei sono un po’ una palestra per fare dei tentativi perchè basta qualificarsi nei primi sei per qualificarsi ai mondiali, allora ho voluto provare.

Dunque, Lei sostiene che abbiamo 4 coppie di livello tecnico altissimo e più o meno equivalente ma di aver privilegiato l’affiatamento e l’amicizia fra giocatori. Le chiedo di chiarire questo: lei si riferisce esclusivamente all’amicizia fra giocatori o anche al rapporto che i giocatori hanno con Lei? Mi spiego: Lei ha personalmente antipatia o comunque meno simpatia per Claudio e Fulvio, che sono di Roma e del Team Angelini, rispetto agli altri giocatori convocati?

Assolutamente no: chi sostiene una cosa del genere dice una cosa completamente sbagliata. In qualità di Commissario Tecnico io non ho mai privilegiato i ‘miei’ giocatori ovvero i giocatori che giocano nella squadra Lavazza: quando scelgo per la Nazionale io scelgo quello che ritengo il meglio e questo in tanti anni l’ho anche dimostrato. Per tanti anni ho convocato ben 4 giocatori della squadra Angelini. Non ho mai privilegiato i ‘miei’ ma chiamato quelli che ritenevo più opportuni alla Nazionale. Oggi, siccome trovo un’ingiustizia che resti tagliato fuori un giocatore del calibro indiscusso di Norberto Bocchi, ho deciso di convocarlo agli Europei. Ma quando io mi occupo di Nazionale io penso solo alla Nazionale: mai ai miei interessi personali o alla squadra Lavazza.

Tra l’altro Lei agli Europei di Pau ha convocato lo stesso dottor Angelini in Nazionale…

Quella convocazione la feci proprio perchè i giocatori mi avevano tanto pregato di farla. Quando dico i giocatori mi riferisco ovviamente a quelli allora della squadra Angelini non a quelli della squadra Lavazza (Bocchi, Duboin e Sementa) che anzi erano abbastanza preoccupati dal dover andare a fare gli Europei con Francesco Angelini. Diciamo che mi hanno chiesto di fare questo piacere e io l’ho fatto: e mal me ne incolse. Infatti Angelini ci ha lasciato a metà della gara e da allora ce l’ha con me, che sono poi l’unica che l’ha portato agli Europei e non credo nessun altro al posto mio lo avrebbe convocato.

Come andò a quegli Europei?

Prima di tutto Angelini si è comportato in una maniera assurda perchè ha abbandonato a metà campionato dopo aver fatto ben nove turni nel girone eliminatorio: se ne è andato e ci ha lasciati in cinque, una cosa imperdonabile per un giocatore che vuol giocare in nazionale! E’ stata una cosa pazzesca, ci siamo qualificati all’ultimo turno per merito di Bocchi e Duboin che giocavano per l’ultima volta insieme e che hanno fatto una prestazione grandiosa.

E’ dal quel momento lì che forse i suoi rapporti con l’altro grande sponsor del bridge italiano si sono guastati?

Ma non per colpa mia. Guardi è lui, Angelini, che ce l’ha con me.

Dottoressa, Lei continua a ripetere che Angelini ce l’ha con lei…

Ma è prorpio così! Io l’ho portato in Nazionale e lui se ne è andato. Io l’ho portato a Pau perchè altrimenti avrebbe creato problemi a Lauria e Versace: non li voleva lasciar venire a giocare in Nazionale. Io gli ho dato questa chance e ho mantenuto la mia parola. Io credo di essermi comportanta onestamente nei suoi confronti.

Il dottor Angelini vorrebbe fare delle selezioni ora e Lei non è d’accordo.

Io sono contraria alle selezioni specialmente per i Campionati Europei e Mondiali. Guardi la Francia che fa continuamente selezioni e che non va molto avanti. Invece sono d’accordo a fare le selzioni per le Olimpiadi.

Vorrei che lei mi chiarisse ancora i Suoi rapporti con Fulvio Fantoni e Claudio Nunes: non c’è nessuna antipatia da parte sua verso la coppia romana?

Assolutamente no. Anzi io sono sempre stata amica con loro. Claudio e Fulvio nell’ambito della nazionale si sono sempre comportati benissimo. Adesso faremo le selezioni per le Olimpiadi e i migliori saranno così scelti.

Allora quando Lei dice di aver fatto le sue scelte per gli Europei guardando all’armonia del gruppo, si riferisce chiaramente ai rapporti dei giocatori fra loro e non ad episodi di contrasti con Lei.

Sì, a cose interne fra di loro, non certo nei mie confronti. Mi riferisco a contrasti all’interno della squadra Angelini dei quali io ero a conoscenza.

Ma di questi contrasti Lei era stata in qualche modo testimone?

No. Io non sono stata mai testimone ma sapevo che tra di loro c’erano dei contrasti. Io già portavo una coppia nuova (Bocchi – Madala) ed era una grossa responsabilità. Introducendo una nuova coppia volevo che fosse supportata da un clima molto amichevole. Ma tra i giocatori della squadra Lavazza (Bocchi, Duboin, Madala, Sementa) e i Fantunes non c’era mai stato alcun contrasto come non c’era mai stato tra i Fantunes e me.

Lei ha stima e simpatia dunque per la coppia romana (Fantunes)?

Ma senz’altro e non possono dire diversamente. Loro si sono sempre comportati bene in Nazionale e io credo di essermi comportata bene con loro. Io cerco di fare sempre il meglio per la Nazionale. Ripeto. Volevo riportare Norberto Bocchi in squadra e prendenomi già questa responsabilità, convocare un ragazzo esordiente come Madala, ho voluto che ci fosse intorno a loro un clima di molta amicizia e soprattutto desideravo che non ci fossero contrasti: volevo che la squadra fosse molto tranquilla e serena. E così è stato.

Parliamo un momento di Norberto Bocchi, lei lo ha fortemente voluto in questa Nazionale dunque…

Sì perchè Bocchi è fortissimo. Dopo vent’anni che giocava con Duboin non è stato facile per lui creare una nuova coppia.

Ma perchè si sono separati Bocchi e Duboin?

Spesso le coppie di esauriscono. Poi ci sono stati tanti fattori, Norberto ha cambiato vita, si è trasferito in Spagna con sua moglie. Ma guardi che si sono lasciati in amicizia e sono ancora molto amici. Solo che Bocchi si è trovato senza compagno mentre Giorgino ha trovato subito il suo partner in Antonio Sementa. Quando Norberto mi ha detto che voleva provare a rigiocare con Madala io sono stata felicissima e gli ho detto che a mio avviso aveva tutti i diritti di rientrare in Nazionale.

A proposito della coppia Duboin – Sementa, che rendimento le pare abbiano avuto? Forse un poco al di sotto delle aspettative? Due fuoriclasse assoluti che però come coppia sembrano l’anello più debole di questa Nazionale…

A Pechino Duboin – Sementa hanno giocato in una maniera che oserei definire stellare. Per fare una coppia non bastano un anno o due. Guardi che Sementa è un ottimo giocatore ma mica ha un carattare facile, non è facile amalgamarsi con lui. Io penso che diventeranno una ‘stra-buona’ coppia: al momento attuale hanno un po’ degli alti e bassi.

Allora Lei confermerà questa coppia ai Mondiali?

Su questo non posso dire nulla: ho un anno davanti per decidere. Ho un anno per valutare, guardare i risultati dei giocatori, poi deciderò. La formazione per le Bermuda Bowl la devo presentare a giugno. Ho tutto il tempo di valutare e decidere.

Ma il posto in Nazionale allora non è sicuro per nessuno?

Non è sicuro per nessuno. La terna non è ancora decisa, la decido sempre all’ultimo momento.

Sono in ballo tutte e 4 le coppie?

Certo, tutte in ballo, vedremo come giocano quest’anno. E vedremo l’affiatamento. Ci sono tante cose da valutare ancora.

Mi dice due parole sui Campionati di Filadelfia appena conclusi?

Prima di tutto noi come Team Lavazza non abbiamo avuto la squadra  al completo, perchè come è noto Madala non può ancora entrare negli Stati Uniti. Ha fatto una sciocchezza, entrò in un casinò con i documenti di un amico perchè non aveva l’età per accedere.

Ma quando si risolverà questo problema?

Abbiamo provato in tutti i modi ma negli USA sono molto rigidi, devono passare 5 anni e ne sono passati solo 3. Ma tra due anni potrà rientrare negli Stati Uniti. Ha fatto solo una ragazzata però ora la sta pagando… Pertanto a Filadelfia non poteva venire ed è venuto Ferraro a giocare con Bocchi.

Ritorniamo a valutare la prestazione della sua squadra a Filadelfia…

Non siamo andati bene: ci hanno eliminato agli ottavi. Indubbiamente credo che se avessi avuto a disposizione Madala avremmo fatto altri risultati. Tenga conto che Bocchi ha giocato di meno e non aveva il suo compagno abituale. Il Team Diamond che poi ha vinto la Rosenblum Cup è una squadra forte: fossimo stati al completo sarebbe stata una bella competizione, le assicuro.

E adesso due parole sui societari che ci hanno tenuti col fiato sospeso fino alla fine.

Devo dire subito una cosa: trovo assurdo permettere di partecipare a tre stranieri. Mi pare che si vada contro il regolamento.

Lei sa che c’è stato in proposito un ricorso da parte del Team Varese?

Sì e vedremo come va avanti. Al di là del fatto di chi ha vinto o perso rimane a mio avviso una grossa irregolarità far giocare tre stranieri ai campionati societari.

Voi avete comunque vinto, anche se i risultati non sono stati ancora omologati, giocando una grande rimonta.

Abbiamo giocato molto bene ma è stata anche fortuna. Da parte loro, i nostri avversari han fatto due o tre errori abbastanza gravi. Ma quando si vince per un punto c’è molta fortuna. Ad un certo punto eravamo sotto di 70 punti, poi abbiamo rimontato ed è andata bene. Molta fortuna.

Sono stati dei bellissimi campionati. Una sola macchia per tanti appassionati di bridge: non vedere all’opera Lauria e Versace…

Ancora una volta è dipeso da Angelini, che non voleva lasciarli venire a giocare in Nazionale e così è nata la rottura tra Angelini e la coppia Lauria – Versace che si son trovati a non poter giocare i societari. Adesso che non sono più con Angelini giocano con un nuovo sponso rche è una persona squisita: Zaleski. E guardi che è stata una grossa sciocchezza pensare che venissero a giocare con me. Io ho già la mia squadra.

 Ma non c’è possibilità che Lauria – Versace possano venire a giocare sotto i colori del Team Lavazza, magari per i campionati societari del prossimo anno?

Allora, Lauria e Versace giocano ora con Zaleski con il quale hanno un contratto per due anni e con lui giocheranno i prossimi campionati italiani.

Dottoressa, mi riferisco ai Societari: potreste in qualche modo giocare insieme, non c’è limite nel numero dei giocatori che si possono schierare….

Potrebbe venire Alfredo con Zaleski che è il suo compagno. Potrebbe anche essere che i prossimi societari li facciamo insieme, Zaleski ed io. Ne potremo parlare, personalemente con Zaleski ho buoni rapporti e non escludo scambi di giocatori o collaborazioni. Ma adesso è davvero presto per dire qualcosa.

A proposito di Zaleski, cosa ne pensa dell’ingresso in Italia di questo perzo grande sponsor che spezza un po’ il duopolio Lavazza – Angelini?

Zaleschi è sempre stato un grande sponsor, ha sempre avuto una grande passione per il bridge. Io penso sia un bene il suo ingresso in Italia, giocheranno con lui anche D’Avossa e Intonti che sono una coppia giovane e che così possono avere la possibilità di crescere.

 Oltre al bridge Lei ha molti interessi, svolge tante attività. Le vorrei chiedere di dirmi qualcosa rigurado all’ADISCO (Associazione donatrici italiane sangue del cordone ombelicale) di cui Lei è presidente regionale.

L’associazione, che si interessa dei bambini malati di leucemia, mi occupa moltissimo. Stiamo organizando molte inziative.

L’ultima è stata l’asta molto particolare che si è svolta il 18 maggio, un’asta di benificenza patrocinata da Sotheby’s ma nella quale non c’erano oggetti in vendità bensì esperienze particolari ed uniche come fare una partita a tennis con Adriano Panatta.

Sì. Le sono grata che mi chieda dell’ADISCO perchè è davvero molto importante sensibilizzare il pubblico su tali temi. Come le dicevo è un impegno al quale mi dedico molto insieme a mia figlia Francesca che è la vicepresidente regionale. Su questo fronte mia figlia ed io siamo molto attive. E’ un’attività molto stancante ma molto gratificante.

Il motto che avevate scelto per quell’iniziativa era “I sogni si avverano insieme”. In uno spot del suo caffè si parlava ancora di sogno: “Un uomo si misura da ciò che è in grado si sognare”. Mi viene allora da chiederle: una donna come lei, bella ricca e di successo, che ha avuto tanto insomma dalla vita, ha ancora un sogno da realizzare?

Ormai alla mia età il mio pensiero è tutto per la mia famiglia: che i miei cinque bellissimi nipotini stiano sempre bene. Mi piace anche molto fare la nonna. Allora le dico che il mio sogno è questo: che vadano sempre avanti e bene nella vita. Amo molto la mia famiglia: siamo molto uniti e mi auguro e continui così.

Allora la nostra chiacchierata finisce qua, la ringrazio moltissimo della sua disponibilità: è stato davvero un piacere!

E’ stato un piacere anche per me averla conosciuta.

Laura Camponeschi

19/10/2010

 

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