Il Segnale Difensivo (Parte Seconda)

English version »

VII Segnali Eco e UDCA. Lo scarto alta-bassa oggi è definito “Echo” (Eco). Il segnale nasce all’epoca del whist, ed è in assoluto la prima convenzione del nostro gioco; all’epoca era chiamato Blue Peter; il nome potrebbe originare da un segnale marinaro, una bandierina che indica l’imminente partenza della nave, ma è dubbio. Il whist si gioca come il bridge, a coppie ma senza licita e senza il morto; i quattro giocatori partecipano tutti al gioco della carta; l’atout è stabilito girando l’ultima carta della distribuzione, e ogni presa oltre la sesta vale un punto. In queste condizioni l’informazione essenziale è quale coppia ha più onori. La coppia in prevalenza aveva interesse a battere le atout; giocare innaturalmente una carta numerale alta invece di una più bassa era il segnale di deviare in atout.

Ciò che è importante puntualizzare è che rispondere con un 3 invece di un 2 non ha nessun effetto sul destino della presa, ma il 3 prima e il 2 dopo viola il principio di economia, e ogni violazione di principio deve essere indagata per il suo significato nascosto.

L’Official Encyclopedia attribuisce la paternità del Blue Peter a Lord Henry Bentinck (1774-1839), e ne data l’invenzione al 1834. Henry era cugino del più noto William Bentinck, un generale che nella primavera del 1814 guidò con successo una spedizione navale contro i francesi che occupavano la Toscana settentrionale e Genova. I Bentinck furono antenati di Elisabetta II.

Nella prima decade del ‘900 uno dei più forti giocatori dell’epoca, Joseph Bowne Elwell, trasferì il Blue Peter nell’auction bridge, il terzo gradino nell’evoluzione del bridge. (Il primo gradino fu il whist, nato nel tardo Quattordicesimo Secolo; quindi venne il bridge-whist intorno al 1870; l’auction bridge arrivò nel 1903, e finalmente il bridge contratto nel 1925. Per articoli sulla storia del bridge, si cerchi in Neapolitan Club con le parole chiave qui sopra). Nell’auction la licitazione c’era e si giocava col morto, quindi non era più necessario dare un segnale riferito alla forza complessiva o per comandare il ritorno in atout; Elwell, perciò, usò un vecchio artificio per un nuovo scopo, cioè per segnalare la capacità di fare presa al terzo giro del colore: sull’attacco di asso, una carta alta segnalava il doubleton o il possesso della donna.

Joseph B. Elwell morì a 47 anni; la sera del 10 giugno 1920 fu ucciso con un colpo di pistola dentro la sua casa. L’assassino non venne mai identificato; si sospettò del marito della sua amante, ma non venne mai trovata alcuna prova. Lo scrittore di libri gialli S. S. Van Dine si ispirò al caso Elwell per il suo primo romanzo con l’investigatore Philo Vance; il titolo fu: “The Benson Murder Case” (1926. La prima edizione fu di Charles Scribner’s Sons, New York).

L’Eco ha un inconveniente; non siamo sempre così ricchi da poterci liberare del 9, carta che potrebbe vincere una presa o proteggere un onore. Un modo di scarto meno sprecone è l’UDCA (Upside Down Count Attitude); l’UDCA è l’opposto dell’Eco: lo scarto discendente rifiuta e dà conto dispari. In questo modo, nel Gradimento si risparmia un nove o un otto che può servire; viene scartato solo se non c’è interesse. Nel Conto lo scarto della carta alta avviene solo da un colore di tre o cinque carte: nel primo caso è quasi sicuramente inutile; nel secondo caso, con cinque carte, la carta immediatamente inferiore è abbastanza alta da dare un segnale sufficientemente nitido anche se non è carta estrema.

Un altro vantaggio dell’UDCA è nella situazione in cui si abbia un onore secondo: Kx, Qx, Jx, 10x. Giocando l’Eco, non c’è possibilità di segnalare il doubleton senza sacrificare una potenziale vincente; usando l’UDCA, possiamo giocare la carta bassa come segnale ordinario e corretto, e ci rimane la possibilità di dare un segnale straordinario con l’onore. L’UDCA fu citato per la prima volta nel 1937, in un articolo su Bridge World di E. K. O’Brien. Si ritiene però che fosse stato inventato cinque anni prima, nel 1932, da Karl Schneider (1904-1977). Schneider faceva parte della squadra austriaca che vinse il titolo mondiale del 1937 in Ungheria; il campione francese Roger Trezel lo definì “Il più straordinario giocatore che abbia mai incontrato”.

 

VIII. Gli attacchi in onore come segnali

Nei metodi standard, l’attacco di onore mostra l’onore inferiore contiguo e nega quello superiore. Un’eccezione è l’attacco da A-K, dove l’asso chiede il Gradimento, il re vuole il Conto, quindi l’attaccante ha la facoltà di scegliere la carta d’attacco in funzione del segnale difensivo che gli conviene. Però questa facoltà cade se i due onori sono secchi, caso in cui l’attacco deve essere sempre di asso. Esempi (la carta d’attacco è sottolineata):

AQJx, KQ(x) QJ10x, AJ10xx 109x, 109 (secchi) AK

Il problema emerge quando gli onori contigui sono AK o KQ, come nei seguenti casi: KQxxxx, AKQxxxx, AKx. Nel primo di questi tre colori, l’attacco è obbligatorio di re, sul quale il compagno darà il Conto ma senza poter sapere se l’attacco viene da AK o da KQ. Nel secondo esempio, oltre a questo problema ce n’è un altro: ciò che interessa all’attaccante è il Conto, non il Gradimento. Ma l’attacco di re da un seme lungo è a rischio di taglio da parte del compagno. E, se anche il morto è corto, l’asso e la donna sono esposti a un possibile impasse di taglio facilitato dal fatto che il difensore si è accorciato in atout. Nel terzo esempio, infine, quando l’attacco è di asso il compagno non può sapere se viene dal A-K secchi o con altre carte (un attacco frequente perché permette di dare un’occhiata al morto mentre ancora si conserva la mano), o dal solo asso, attacco anch’esso tutt’altro che raro.

Molta di tanta ambiguità è risolta dall’attacco Rusinow, inventato da Sidney Rusinow. Nel Rusinow, l’attacco da due (o più) onori contigui è sempre sul secondo, salvo che i due onori non siano secchi; per chiarire il punto, riprendiamo gli esempi già visti e, senza togliere la sottolineatura dell’attacco nello standard, evidenziamo in grassetto il modo Rusinow:

AQJx, KQ(x), QJ10x, AJ10xx 109x, 109 (secchi, Conto rovesciato) AK KQxxxx, AKQxxxx, AKx.

È da notare che, col Rusinow, il compagno dell’attaccante sa sempre che l’attacco di asso nega il re, salvo che non siano secchi, caso non risolto neanche nello standard. La combinazione J10 è la più bassa in cui si applica il Rusinow; con 10-9 o minori l’attacco ritorna secondo il genere e il modo accordato.

Sidney Rusinow (Newark, NY, 1907-1953), inventò l’attacco negli anni ’30. Apprezzato anche da Culbertson, l’attacco Rusinow fu però proibito negli USA fino al 1964 (2001 Official Encyclopedia of Bridge).

 

IX. Flessibilità 2

Come abbiamo mostrato nel primo di questi due articoli sui segnali difensivi, anche con gli strumenti più sofisticati non è sempre possibile inviare il segnale desiderato. Qui c’è un altro esempio, preso dal libro dello scrittore inglese Daniel Roth “Istruzioni alla Difesa” (1992 Mursia).

 

Ovest aveva attaccato picche, Est aveva preso di asso ed era tornato nel colore; Sud aveva tentato (invano) l’impasse e aveva preso al terzo giro di picche, quindi aveva giocato il K; Ovest aveva messo il 2, il morto il 4. Cosa deve fare Est? Il problema del dichiarante (se ha problemi e non sta invece cercando di rubare una presa in più, caso di minore interesse in IMP) è che o ha solo otto prese oppure non ha fiori con cui andare al morto. In ambedue i casi sta cercando di affrancare la donna di cuori, che sia come nona presa o come rientro. Nel primo caso Est deve prendere e tornare a quadri, nel secondo deve lisciare. Il 2 del compagno mostrava conto dispari, informazione inutile e in ogni caso non corretta perché aveva un numero pari di carte. Est, era un Life Master, sfortunatamente decise di lisciare.

Il 2 di Ovest può essere apparso sbagliato, ma non era un errore: lui aveva deciso che l’informazione che bisognava trasmettere era senz’altro il conto, ma a fiori, non a cuori. Non disponendo degli strumenti per dare il conto a fiori, lui improvvisò, usando strumenti impropri. Avesse potuto pensare ad alta voce, ecco più o meno cosa avrebbe detto: Partner, il conto a cuori ovviamente non ha importanza, quindi fingiamo che le cuori siano fiori. Allora… etc. Si noti che il conto era sbagliato per le cuori, ma corretto per le fiori che aveva. Si noti anche che il segnale del conto era inequivocabile perché dato con carta estrema.

Il racconto di Roth termina qui, ma c’è qualcosa da aggiungere. In fin dei conti, Ovest non aveva realmente bisogno di mascherare le sue fiori da cuori. Lui avrebbe potuto segnalare normalmente il suo ingresso di A, aveva il giusto strumento per un normale ‒ ed imperioso ‒ segnale gettando il J, indiscutibilmente Preferenza per le quadri, unico colore ragionevole da chiamare; oltretutto, ilJ suonava come un colpo di timpani, mentre il 2 poteva sfuggire inosservato, come appunto fu (Ovest non aveva ancora il conto delle cuori e non poteva accorgersi che non corrispondeva).

X. Sistema semplificato di attacchi e di segnali difensivi

Genere e gerarchia: Conto, Preferenza, Gradimento (C – SP – A).

Importanza: La massima per il Conto, vale a dire: “in dubbio è sempre segnale di Conto”.

Strumenti: Carte numerali dal 2 al 9. Gli onori dal 10 all’asso sono segnali straordinari, normalmente per SP o A.

Modo: Upside Down Count Attitude (UDCA, Conto e Gradimento rovesciati), cioè piccola dà conto pari o incoraggia. La Preferenza è data scartando dai colori che non interessano.

Attacchi.

Rusinow. Secondo di onori contigui fino a J10. La regola non si applica sull’attacco nel colore conosciuto nel compagno né con due onori secchi.

Upside Down Count, in Conto rovesciato. Ma non nel colore del compagno; in questo caso Gradimento rovesciato (piccola con onore dal fante in su, alta senza onori).

10-9 o 109x: di 9; 10932: di 2 (UDC)

Risposta. La risposta è data secondo la Norma (UDC) salvo un caso: quando il compagno parte di donna, normalmente da un colore capitanato da K-Q, et il fante non è visibile, la risposta è in Gradimento (UDA), invitante con piccola se si possiede l’asso o il fante.

Ritorno e Rinvio. Dopo l’attacco di Ovest, quando Est prende la mano e gioca nello stesso seme, la Norma non si applica; Est gioca alta da tre carte originali o meno, piccola da quattro o più. Nel Rinvio, quando Est gioca un colore differente, la Norma rimane vigente.

Scarto. Tutto normale: lo scarto nega interesse e dà il Conto (UDC, rovesciato) nel colore di scarto.

Conclusioni

Questo articolo può terminare con una frase presa dal libro di Mark Horton: Che sia chiara una cosa: ogni segnale difensivo è puramente un aiuto, non un sostituto del pensiero ordinato. Non potete permettervi di giocare come se foste in una camicia di forza, quella è per il malato mentale che non gioca a bridge.

***

Paolo Enrico Garrisi

 

Il Segnale Difensivo: Parte Prima »

(Visited 2,336 times, 1 visits today)
Content Protected Using Blog Protector By: PcDrome.