english version »
Silvio Sbarigia è romano, farmacista. E’ stato campione d’Europa nel 1975 col Blue Team; secondo nel 1974 e secondo alle Olimpiadi del 1976. Ci propone dei quesiti che inducono alla riflessione. Abbiamo intitolato il quesito n.21 “Tenere sulla roccia”. La posizione di sicurezza nella scalata è a forma di X: tre arti tengono mentre il quarto cerca un appoggio o una presa più in alto. Se una tenuta viene meno, ce ne rimangono sempre almeno due.
Morto: ♠KQ2 ♥432 ♦987 ♣A543
Dichiarante: ♠AJ1098 ♥AKJ6 ♦A2 ♣K2
Contratto: 5♠. Ovest attacca con ♦K.
Ci sono dieci prese. Le atout sono tutte di testa, quindi possiamo ritardarne la battuta e trovare l’undicesima presa tagliando la quarta cuori; l’impasse alla donna ha minori probabilità di riuscita. Occorre accuratezza nel timing: ogni carta – ogni arto sulla parete – deve essere mossa nel giusto momento per mantenere il controllo dell’equilibrio. Anzitutto è necessario lisciare l’attacco; Ovest continua a quadri, prendiamo e giochiamo ♥A (“colpo di sonda” per l’eventuale donna secca), poi piccola fiori verso l’asso del Morto e piccola cuori verso il re. Se la ♥Q ancora resiste, giochiamo cuori di nuovo, cedendo la mano ma assicurandoci poi il taglio della quarta cuori con atout alta.
Est poteva essere partito con il singolo di cuori, ecco perché muoviamo dal morto la seconda cuori; lui taglierà – il piede dell’alpinista slitta – ma innocuamente: Est prende solo quello che già gli appartiene. Ma – ma! – se avessimo preso subito l’attacco, perdendo prematuramente la nostra tenuta di sicurezza, cioè il controllo a quadri, dopo il taglio Est può ridare la mano al compagno via quadri, ottenendo poi un altro taglio e la caduta.
La mano completa:
La foto: Arrampicando sulla parete sud-ovest del Gran Sasso: veduta dell’altopiano di Campo Imperatore. Per cortese concessione del Dr. Carlo Zuccarini: www.cordadoppia.it
***