Giuseppe Failla: Mi candido alla Presidenza della FIGB

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La Federazione Italiana Gioco Bridge (FIGB) è stata commissariata dal CONI nel luglio 2011 a causa di accertate inadempienze amministrative. Decaduto per effetto del commissariamento tutto il Consiglio Federale, la Giunta esecutiva del Coni ha provveduto a nominare un Commissario Straordinario, Marcello Marchioni, e successivamente un vice-commissario, Piero Quargliani. Le elezioni per nominare il nuovo Consiglio Federale saranno presumibilmente indette entro la prossima estate (la data ipotizzata è il 30 giugno 2012). In questi giorni i candidati alla Presidenza stanno definendo i loro programmi e la lista dei propri Consiglieri. Abbiamo ricevuto una lettera da uno dei Candidati alla Presidenza, Giuseppe Failla:

“Spettabile redazione di Neapolitan Club, allego a questa mail una prima stesura del programma elettorale che invierò a tutte le associazioni federate. Sperando in una sua pubblicazione sono disponibile sin d’ora a chiarimenti e risposte anche pubbliche oltre che a qualunque tipo di confronto. Cordialmente, Giuseppe Failla”.

Certi di offrire un utile servizio ai nostri lettori, accogliamo la richiesta e ci dichiariamo altresì disponibili ad accogliere e pubblicare i programmi di tutti i partecipanti alla corsa elettorale per la presidenza della Federazione.

Giuseppe Failla ha 57 anni, è ingegnere civile e si occupa di progettazione e direzione dei lavori di grandi infrastrutture stradali e ferroviarie in Italia e all’estero. Failla è un volto noto del bridge: World Life Master, ha collezionato vittorie e piazzamenti in campo nazionale e internazionale; nel 1999 ha conquistato il titolo europeo a Malta con la nazionale Open. Attualmente è responsabile del settore Juniores.

Ecco qui il suo programma elettorale:

ING. Giuseppe FAILLA

Molti di voi mi conoscono come giocatore di bridge ma pochissimi sanno veramente cosa faccio nella vita di tutti i giorni. Per chiarezza scrivo un breve e sintetico profilo personale per mettere a conoscenza la mia persona per la parte meno nota.

Curriculum professionale

Ingegnere civile 57 anni laureato con il massimo dei voti nel 1979, ho esercitato sin dalla laurea la professione di ingegnere come libero professionista.
Nel 1980 ho costituito uno studio associato che ho trasformato in srl 10 anni dopo.
Sono attualmente amministratore unico e socio di maggioranza di 2 societa di ingegneria specializzate nella progettazione e direzione dei lavori di grandi infrastrutture stradali e ferroviarie, con attualmente commesse in Italia ed all’estero.
Ha avuto in organico nelle due societa fino ad un massimo di 30 persone maturando una notevole esperienza nella gestione di aziende di servizi con particolare riguardo agli aspetti che investono la Qualità.
Ho acquisito notevole esperienza professionale nel campo di applicazione del DPR 163/2006 che regolamenta fra l’altro gli appalti di pubblici servizi e forniture.
Ho seguito un corso di formazione per dirigente sportivo organizzato dal CONI Provinciale di Catania.

Curriculum da bridgista

Ho inizio a giocare nel 1969.
Sono stato presidente dell’ Associazione Sportiva Bridge Catania dal 1992 al 1996 e poi dal 2006 al 2009.
Nella mia qualita’ di Presidente dell¡¦Associazione Sportiva Bridge Catania, sono stato premiato con il distintivo d’oro della Federazione per il maggior incremento di associati nel corso dell¡¦anno nel 1994.
Da giocatore agonista sono entrato a far parte del “club azzurro” nel 1991.
Ho vinto con la squadra nazionale open il Campionato d’ Europa a Malta nel 1999.
Sono stato campione d¡¦Italia a coppie libere nel 1990 e nel 2001, oltre a numerosi piazzamenti internazionali e nazionali.
Attualmente sono responsabile del settore juniores della Federazione.

BOZZA DEL PROGRAMMA FEDERALE PER IL QUADRIENNIO 2013/2016

1) Riduzione dei costi della Federazione

Dobbiamo dare atto a chi ha gestito la Federazione negli anni passati di avere creato un’organizzazione valida ma certamente troppo strutturata.
Le spese appaiono troppo elevate e i costi che vengono scaricati sui soci eccessivi. Occorrera’ quindi provvedere ad un’accurata revisione per tagliare le spese improduttive cosi da poter ridurre significativamente il costo dei tesseramenti e l’entita’ degli importi che vengono prelevati dalle iscrizioni ai tornei.
Possiamo identificare alcune aree di intervento immediato:
Riduzione dei costi federali:
Riduzione delle collaborazioni non produttive concentrando le risorse su un numero minore di professionisti.
Analisi dettagliata di tutti le voci di costi per una riduzione puntuale degli sprechi.
Progressivo snellimento dell’ organizzazione concentrando le risorse disponibili.
Altre dovranno essere identificate in corso d’opera.
Riduzione dei costi delle Associazioni:
Incentivare la cooperazione tra associazioni che operano sul medesimo territorio o su territori contigui, favorendo il ricorso ad agili strutture consortili che, nel rispetto delle singole autonomie organizzative e statutarie delle associazioni consorziate , consentano una riduzione dei costi attraverso l’ utilizzo coordinato della stessa sede e la ripartizione delle spese gestionali omogenee.
Miglioramento in termini di efficacia ed efficienza dei costi sostenuti:
Studiare contratti di collaborazione a rendimento con compenso legato ai risultati (ad esempio per gli istruttori federali giovanile dei quali parlero’ di seguito).

2) Trasparenza

Non si puo’ ignorare quanto sia stata modesta, nella quantità e nella qualità, la comunicazione fornita dalla Federazione verso i tesserati.
Il modo migliore per giungere ad una riduzione significativa e condivisa dei costi consiste nel fornirne evidenza.
Occorre che sia chiaro a tutti dove e come vengono spesi i soldi della Federazione, che poi sono i nostri.
Il bilancio dovra’ quindi essere trasparente, senza voci di spesa incomprensibili. Ritengo utile al fine di dare evidenza dell¡¦andamento della Nostra Federazione la pubblicazione di una trimestrale di cassa per dare evidenza all¡¦andamento del bilancio in raffronto con il preventivato anche per condividerne eventuali manovre correttive in corso di esercizio.
Le delibere del Consiglio Federale dovranno essere tempestivamente pubblicate sul sito internet.

3) Promozione delle attività associative

La Federazione trae origine e forza dalle Associazioni che la compongono, troppo spesso sono state considerate dei sudditi a cui imporre balzelli invece che dei partner con cui crescere insieme e a cui fornire dei servizi.
I giocatori vanno riportati nei circoli consentendo agli stessi circoli di fornire servizi innovativi ed esclusivi.
La rivoluzione epocale fatta con l’ avvento dei bidding box può essere ripetuta introducendo l¡¦uso diffuso delle smazzatrici, delle bridge mate fino ad arrivare in futuro a tavoli elettronici.
Si devono utilizzare le moderne tecnologie per consentire alle associazioni di offrire servizi innovativi che creino novità ed interesse.
Le azioni proposte sono:
Creazione di un centro d¡¦acquisto centralizzato per ridurre in modo significativo i costi di approvvigionamento delle associazioni per il materiale di gioco.
Fornire servizi innovativi che consentano di stimolare la frequentazioni delle associazioni (ad esempio fornire alle stesse bridgemate a costi contenuti; possibilità di tenere le associazioni online in contemporanea per avere in tempo reale i risultati dei simultanei anche per gruppi di smazzate; inoltre, si potrebbe provare a disputare un torneo federale su internet da svolgersi all’ interno delle Associazioni con arbitro federale presente).
Restituire alle Associazioni i costi per il ¡§miglioramento¡¨ tecnologico tramite le quote torneo in tutto od in parte, in modo da favorire quelle associazioni che fanno maggiore attività.

4) Proselitismo

Appare evidente il continuo progressivo invecchiamento della popolazione bridgistica. I prolungati e costosi tentativi di coinvolgere i giovanissimi tramite il progetto “BAS Bridge a Scuola” hanno prodotto risultati che non possono essere considerati, neanche lontanamente, all’altezza delle aspettative.
L¡¦idea e quella di istituire una sistema continuo che partendo dagli innumerevoli contatti (circa 25.000 ragazzi BAS in 10 anni) consenta di trasferire questi potenziali bridgisti alle Associazioni.
Affidare, su base regionale, ad un gruppo di istruttori federali qualificati (esiste già la qualifica di Istruttore Federale Giovanile) il compito di assistere e seguire i giovani provenienti dai BAS per avviarli alla pratica del bridge agonistico all’ interno delle associazioni.
Ampliare il “target” dei potenziali allievi spostandosi verso gli universitari nonchè considerare un approccio diverso, e più moderno, con uso esteso del computer e di internet.
Nel breve periodo, un contributo importante puo’ provenire dagli anziani, che sono stati sino ad ora ignorati. Si tratta di una generazione abituata all’uso delle carte e alla vita associativa.
Occorre coinvolgere le universita’ della terza eta, le associazioni dei pensionati ed i CRAL aziendali.
Non dimentichiamo i circoli, non associati alla federazione, in cui si svolgono attivita bridgistiche, a volte con partecipazioni notevoli.
Qualunque posto in cui si giochi a bridge giova al movimento, occorrera’ quindi aiutarli, non avversarli cercando di offrire loro un valore idoneo a convincerli ad entrare a fare parte della Federazione.
Giocatori, arbitri ed istruttori che intendessero frequentare sia i circoli “ufficiali” che “non ufficiali” non dovranno in alcun modo essere ostacolati. La coercizione non produce alcunche di utile.
Ad oggi pesano vantaggi e svantaggi ed il saldo e’ tale da convincerli a stare ben lontani, si deve fare di meglio.
Le azioni proposte sono:
Creazione di un gruppo di istruttori federali qualificati su base regionale con il compito di avviare e seguire all¡¦interno delle Associazioni i giovani provenienti dai BAS.
Sfruttando l’ attività già  fatta ampliare e contattare le Università per la creazione di incontri corsi di informazione anche tramite la rete.
Coinvolgere e dare regolarità’ a tutte le realtà dove si gioca a bridge al di fuori della Federazione creando ad esempio una Tessera a scalare dal costo limitato il cui introito vada interamente al circolo e per chi la paga come parziale anticipo sulla quota tornei.
Non osteggiare qualunque forma di “volontariato” che serva a diffondere il bridge nella realtà sociale anzi gratificandolo con riconoscimenti ufficiali di merito.

5) Forfait Gare

In un contesto in cui si vuole ridurre l’esborso a carico dei tesserati, duole contestare l’uso del forfait gare. Tuttavia, addebitare gli stessi costi a chi partecipa a due campionati e a chi ne fa molti di più  contrasta con ogni senso di equità.
Si dovrà pagare una cifra adeguata per ogni campionato a cui si partecipa. Minore per manifestazioni come il Campionato Societario, che ha un impatto modesto sui costi della Federazione, maggiore per i Campionati Italiani a Squadre, che comportano esborsi ben superiori.
Si intende inoltre mutuare l’esempio francese, con gare suddivise in più fasi (locale, regionale e/o interregionale, nazionale) con pagamenti nelle fasi iniziali ed intermedie ed una compartecipazione alle spese nella fase finale, o addirittura usare l’approccio statunitense, dove si paga per sessione.
Ed in ogni caso e ad ogni costo vanno ridotti sensibilmente i costi per gli associati.

6) Riorganizzazione dei Campionati

I Campionati a Squadre di Primavera sono un piacevole momento di aggregazione, gradito a molti, e la sede di Salsomaggiore appare ben adeguata, ma si possono anche considerare alternative.
Non si vedono ragioni sufficienti per ripetere questo momento di aggregazione più di una volta all’anno.
In particolare, l’attuale formula per i campionati a coppie non consente un’adeguata valenza tecnica.
Ampiamente preferibile procedere su più fasi eliminatorie per giungere ad una finale con poche coppie ed un numero elevato di smazzate, che si potrebbe svolgere all¡¦interno della nuova sede della federazione a Milano, oppure in altre sedi a condizione di averne la disponibilita gratuita in cambio delle presenze.
Sarebbe molto interessante riuscire ad avere una alternanza di sedi in modo da creare sul tutto il territorio nazionale un effetto di richiamo e di curiosita all’ esterno.
Se devo spostare 1000 persone per 4 giorni, Salsomaggiore e praticamente l’unica soluzione disponibile, se ne devo spostare 200 diventa tutto molto piu facile.
Il sempre crescente numero di campionati nel corso dell’anno ha causato un progressivo soffocamento dei tornei nazionali/regionali, che soffrono comunque anche per altri problemi.
Da valutare una riduzione nel numero dei campionati per dare loro piu ossigeno e valutare anche l’ ipotesi di supportare come Federazione tre grandi tornei (Nord, Centro e Sud).

7) Rapporti con il CONI

Numerosi sono i vantaggi offerti dal far parte del CONI. prevalentemente, ma non solo, di natura economica e fiscale.
Premesso che l’ obiettivo e quello di entrane a far parte in modo definitivo come Federazione associata voglio qui chiarire un problema recente che ha una soluzione banale, il famigerato “certificato medico”.
La necessita di questo certificato deriva da una norma di legge nazionale e pertanto e necessario farlo; ma la stessa legge nel definire soggetto ¡§agonista¡¨ come obbligato ad avere l¡¦idoneita medico sportiva, demanda alle singole Federazioni la definizione di “Agonista” ai fini dell’ applicazione della legge stessa.
La soluzione, adottata da altre Federazioni; e quella di definire, solo ai fini dell¡¦applicazione di quella legge, un elenco da aggiornare ogni anno a semplice delibera del CD, che comprenda, ad esempio, i soli giocatori di interesse nazionale.
Occorre in ogni caso sviluppare i rapporti con il CONI, per meglio comprendere come conciliare le richieste del CONI stesso con le specificita del bridge, che e’ uno sport della MENTE.
Si dovrà ripristinare un rapporto fiduciario con il CONI stesso al fine di raggiungere nel piu breve tempo possibile l’obiettivo del riconoscimento della nostra Federazione come disciplina effettiva.

8 ) Squadre nazionali

Premesso che i costi per le squadre nazionali sono sostenuti dal contributo CONI destinato ad attività sportiva di alto livello, e che pertanto vanno specificatamente rendicontati, anche in vista della riduzione prevista dal 2011 si rende necessaria una revisione di tali costi che non vada a discapito della competitivita delle Nazionali stesse.
Le azioni proposte sono:
Creazione di una nazionale riservata agli under 35 che serva da serbatoio per consentire l’ inevitabile ricambio generazionale, ad evitare “vuoti” decennali come abbiamo avuto dopo il declino del “Blue Team”, praticamente per tutti gli anni ’80 e fino al ’95, anno della rinascita. Non dobbiamo cullarci sul fatto che oggi abbiamo concentrati all¡¦interno del nostro movimento 8 fra i giocatori piu forti del Mondo; questo deve servire da stimolo ed esempio per le nuove generazioni, ma bisogna dare continuita al movimento, che partendo dai settori giovanili crei aspettative nel tempo.

9) Giustizia sportiva

Osservando quanto pubblicato su “Bridge d’Italia”, si può facilmente constatare come la quasi totalita delle sentenze riguardi comportamenti inappropriati: mancanza di rispetto nei confronti di arbitri ed avversari o l’abbandono ingiustificato della sede di gara.
Infrazioni di questo tipo possono e devono essere sancite a livello locale e con l’adeguata rapidita. Si pensi cosa accadrebbe se un giocatore di calcio, espulso durante una partita, venisse squalificato sei mesi dopo.
Le azioni proposte sono:
Decentramento della giustizia sportiva in sede regionale per le infrazioni che prevedano pene fino alla sospensione di 30 gg con l’ istituzione di una commissione regionale di conciliazione per risolvere in modo rapido tutti gli aspetti connessi al comportamento fra associati giocatori od arbitri che non siano di particolare gravita e che nel caso di non accordo proceda alle fasi istruttorie del procedimento da trasmettere poi alla Procura Federale.
Non dimentichiamo che chi fa parte del mondo della Giustizia Sportiva lo fa esclusivamente a titolo gratuito sacrificando il proprio tempo a servizio di tutti noi associati.
Non serve criticarne la lentezza, serve mettere loro gli strumenti per ridurre il loro lavoro limitandolo all’ indispensabile.
Questo dovrebbe consentire agli organi centrali di occuparsi dei fatti piu gravi direttamente connessi all’ etica; l’ illecito sportivo tendente con metodi artificiosi e fraudolenti ad alterare il risultato del gioco e il nostro vero doping e come tale va combattuto in modo radicale.
Poiché spesso la prova dell’ illecito va ricercata solo con la somma di una serie continuata di fatti indiziari, si ritiene necessario affiancare il lavoro della Procura con una commissione tecnica di consulenti, da scegliere fra i giocatori di piu alto livello e di cero valore morale ed etico anche supportati da un esperto di regolamenti.

10) Azioni di supporto alle Associazioni:

Premesso che la nostra e una Federazione di associazioni sportive Dilettantistiche e che la sopravvivenza delle stesse e elemento essenziale per l¡¦esistenza stessa della Federazione si dovrà cercare di favorirne lo sviluppo agevolando quelle Associazioni che svolgono realmente attività sia sportriva che e soprattutto di proselitismo e divulgazione, nella logica di incentivare “la produzione¨ in termini di nuovi associati.
Le azioni proposte sono:
Ridurre a due anni la qualifica di allievo
Devolvere direttamente alle Associazioni in tutto od in larga parte la quota di primo tesseramento “ordinario”  per tutti quelli che risultano alla prima tessera Federale.
Devolvere sempre direttamente alle Associazioni una quota parte delle quote tavoli al di sopra di un certo tetto da definire per ogni singola Associazione e calcolata sulla quota di incremento rispetto alla “produzione” dell’ anno precedente. (Una sorta di bonus per obiettivo prefissato differenziato fra associazione ed associazione e stabilito in funzione del numero dei tesserati e dei tavoli dell’ anno precedente).

11) Revisione dello Statuto:

Nomina di una commissione interna di esperti per la revisione dello Statuto.
Un punto certamente da ridefinire e quello riguardante il sistema elettorale:
si propone di raddoppiare il numero dei delegati suddividendoli in due parti:
Il primo 50% rappresentato dai Presidenti delle singole associazioni, dai delegati atleti ed insegnanti suddivisi per regione in funzione degli iscritti di ogni singola regione (esattamente come la norma attuale).
Il secondo 50%, eletto specificatamente dalle singole associazioni per l¡¦assemblea elettiva, calcolato in funzione del numero di associati Ordinari ed Agonisti di ogni singola Associazione con il criterio proporzionale e, per i delegati atleti ed insegnanti in funzione del numero di tali categorie sempre su base regionale.

Giuseppe Failla
Rodolfo Cerreto
Carlo Carpentieri
Francesco Ferlazzo Natoli
Nino Masucci
Ennio Nardullo

Scarica il Programma di Giuseppe Failla in formato pdf: clicca qui >>

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22/03/2012

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