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Le “World Series” sono un evento della World Bridge Federation; si disputa ogni quattro anni dal 1962, vi si disputano tornei a coppie e a squadre per tutta l’umanità: dagli juniores ai seniores passando per open, donne e misti. Si gioca a Filadelfia: nel 2006 si giocò a Verona.
E’ iniziato con il coppie misto; dopo il primo dei tre segmenti di finale, la coppia italiana meglio piazzata è decima su 156: Debora Campagnano-Marco Parrella. Al 27° posto troviamo Fulvio Fantoni con Donna Compton.
Nel precedente articolo abbiamo dato la classifica delle prime posizioni nella fase finale, tuttora in corso, ma più impressionanti sono i nomi di coloro che non sono là e che stanno giocando il girone di consolazione (plate session):
Sabine Auken, George Jacobs, Sue Picus, Barry Rigal, David Berkowitz, Kate Wei Sender, Antonio Vivaldi, Enza Rossano, Mike Passel, Caroline Lynch, Jimmy Cayne, Gabriella Olivieri, e altri: Jeff Meckstroth, Apel Kowalski, Krzysztof Martens, Bob Hamman…no, scusate: Bob Hamman sta giocando nella finale con Shawn Quinn, ma, essendo solo 148°, forse avrebbero preferito essere nel girone di consolazione.
Domani inizierà l’Open a squadre, chiamato “Rosenblum Cup” in ricordo di Julius Rosenblum (1906-1978), Presidente WBF 1970-1976. Julius Rosenblum è stato a Napoli nel 1951: era il capitano non giocatore della squadra Americana che vinse la seconda Bermuda Bowl battendo i campioni europei: gli italiani. Questo avvenne sei anni prima che si stabilisse l’Impero del Blue Team; su quella sconfitta ci sarebbe da dire che…
Va bene, torniamo al 2010 e a Filadelfia. Domani inizierà anche il torneo femminile a squadre, chiamato “McConnell Cup”. Com’è facile immaginare, il nome è in omaggio ad una donna, Ruth McConnell (1918-2000). Ruth pensò ad un campionato femminile che fosse importante come la Bermuda Bowl: così nacque la Venice Cup nel 1974. Adesso vorrete sapere: era anche Ruth capitana della squadra americana in quella prima Venice Cup? Sì, lo era. E vinse? Sì, vinsero.
Nei giorni successivi avremo il Senior Team, quindi il “Generali” a coppie open e women, etc etc. Ne parleremo a suo tempo.
Nota: “Generali” non è stato un capitano di qualcosa: si tratta di “Generali Assicurazioni”, uno sponsor.
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Paolo Enrico Garrisi