Laura Camponeschi: Antonio, tu stai dirigendo molti tornei su RealBridge: che idea ti sei fatto di questo tipo di gioco online?
Antonio Riccardi: E’ un tipo di bridge che riesce a sposare la componente tecnica e una garanzia di serietà con una componente ludica e di divertimento della quale sentivamo la mancanza. Ho visto dei giocatori più rilassati rispetto a quando giocavano al tavolo ma anche rispetto ad altre piattaforme di gioco online. E’ più facile insultare compagni e avversari su una piattaforma dove non guardi in faccia le persone; avere di fronte, seppure in webcam, compagni e avversari è un deterrente contro la maleducazione. Con Peace&Bridge Alfredo Versace ha voluto proprio ricreare un tipo di bridge che desse il piacere di stare al tavolo e riducesse al massimo la tensione, che è inevitabile in ogni tipo di competizione ma che a volte travalica in forme di maleducazione per me inaccettabile.
LC: Finora che clima hai trovato nei tornei Peace&Bridge? Ci sono state contestazioni alle decisioni arbitrali?
AR: C’è stata qualche chiamata per decisione arbitrale ed anche una contestazione sulle mie decisioni ma tutto si è risolto amichevolmente, anche attraverso successivi chiarimenti a mezzo mail.
LC: Quali sono le condizioni per accedere ai tornei FIGB su RealBridge?
AR: Innanzi tutto i tornei devono essere organizzati da Associazioni/Enti affiliati alla Federazione Italiana ed i giocatori devono avere la tessera della FIGB. Non basta essere membri di una qualunque NBO. Questa è una norma nuova riferita a RealBRidge. In realtà ,nel bridge face to face, se uno straniero viene a giocare in un circolo in Italia, basta che abbia la tessera di qualsiasi altra federazione riconosciuta e noi lo consideriamo come ospite. L’imposizione della tessera FIGB è una norma relativa soltanto alla piattaforma online.
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Laura Camponeschi
Intervista pubblicata in inglese sul Bollettino n. 6 Peace&Bridge 1st Invitational Tournament