Cronier parla dell’incidente Usa-Spagna (intervista)

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CronierJan van Cleeff, editore della rivista olandese IMP Magazine, ha realizzato a Wroclaw un’intervista con Philippe Cronier, membro del Comitato dei Campionati World Bridge Games (WGB) e direttore del Comitato dei Giocatori di Alto Livello della World Bridge Federation (WBF). Qui riportiamo alcuni estratti di questa intervista.

 

JVC: Philippe Cronier non è solo direttore tecnico della Federazione francese, ma è qui anche come membro del Comitato dei Campionati. Qualche volta la vita non è facile per lui, se posso dirlo, specialmente se guardiamo alla giornata in cui è iniziato il quarto di finale Usa-Spagna nella categoria Open. Puoi spiegarci in breve cosa stava succedendo là?

PC: Sì; giusto prima dell’inizio della quinta sessione, il capitano spagnolo è andato dal direttore, credo fosse Antonio Riccardi, e gli ha detto che aveva un reclamo sul modo in cui i giocatori americani, specialmente Lall – Bathurst, aprivano in terza posizione quando erano in prima contro zona. Lo spagnolo ha detto: Noi li accusiamo di aprire sempre quando sono in prima contro zona senza rivelare la procedura sulla Carta delle Convenzioni, e questo loro lo sanno ma noi no, ed è ingiusto.

 

JVC: Una domanda: tu hai detto prima contro zona. Io pensavo che fosse comunque non in zona.

PC: No, non è l’affermazione dello spagnolo, era in prima contro zona. Così il capitano spagnolo ha presentato al direttore un reclamo in cui ci sono alcune mani giocate in questo campionato e una proveniente dallo Spingold, credo, o qualcosa di simile, e ha chiesto al direttore di prendere provvedimenti. Il direttore ha replicato: che avrebbe preso in considerazione il reclamo, ma gli mancava il tempo per prendere una decisione in una materia così difficile, e così ha chiesto ai giocatori spagnoli di cominciare a giocare;  che ci sarebbe stata una decisione, ma sarebbe stata emessa al termine dell’incontro, forse, se fosse stato possibile. Il capitano spagnolo ha rifiutato e ha detto che il capitano americano doveva cambiare la formazione ed escludere la coppia, oppure che ci doveva essere una decisione arbitrale; se nulla di questo fosse avvenuto, loro non avrebbero giocato affatto.

 

JVC: Così si sono rifiutati di giocare.

PC: Sì, è così. E il direttore ha detto solo che il tempo di gioco stava iniziando, e che se loro non avessero voluto giocare sarebbero stati considerati in ritardo e che la penalizzazione per il ritardo era di un IMP al minuto.

 

JVC: Sì. Ma è anche vero che se fosse trascorso un tempo di quaranta minuti avrebbero perso l’incontro per forfait.

PC: Esattamente, esattamente. Un ritardo di quaranta minuti è troppo ritardo per iniziare l’incontro e loro sarebbero stati espulsi. Il direttore lo ha detto alla squadra spagnola, e dopo trentadue minuti finalmente hanno deciso di sedersi e giocare, perciò il direttore ha inflitto la normale penalizzazione di trentadue punti per ritardo al tavolo. Nel contempo, il Comitato dei Campionati è stato informato del reclamo e Max Bavin, il direttore capo, ha chiesto di sospendere la decisione arbitrarle almeno fino alla decisione del Comitato dei Campionati. Dopo aver esaminato tutto il materiale che avevamo, il Comitato dei Campionati ha deciso che: primo, il reclamo degli spagnoli non era sufficiente al momento per un verdetto;secondo, che il reclamo dovesse essere inviato alla nuova Commissione dei Giocatori di Alto Livello (WBF HLPC – High Level Players Commission); terzo, che era assolutamente non normale che la squadra non avesse accettato di giocare quando il direttore aveva chiesto di farlo, perciò dovevano essere penalizzati. Ma a quel momento dell’incontro la normale penalizzazione di trentadue IMP per il ritardo non era esattamente quella giusta perché la squadra spagnola era là, erano al tavolo. Così, il Comitato ha deciso che doveva essere applicata una penalità per la violazione di procedura in luogo di quella per il ritardo. Così la penalizzazione per il ritardo è stata cancellata dal Comitato e alla squadra spagnola è stata inflitta una penalizzazione di dieci IMP per la violazione di procedura.

 

JVC: Così questa è stata cambiata da  trentadue a dieci IMP. Io sapevo – dal lato degli spagnoli, naturalmente – che loro avevano cercato di mettersi in contatto coi direttori diverse ore prima dell’inizio del gioco, per informarli di quanto avevano scoperto. Ma le persone non riuscivano a mettersi in contatto gli uni con gli altri, forse questo ha qualcosa a che fare con la maratona qui in Wroclaw.

PC: Forse, non so; forse tu hai più informazioni di me perché sei un giornalista. Ma, mi occorre dire, l’ora fissata d’inizio del gioco era, in questa domenica speciale, alle 17.30 a causa della maratona, e gli spagnoli erano riusciti ad incontrare il direttore, io direi, alle 16, e un simile reclamo in ogni caso richiedeva molte ore per essere esaminato.

 

JVC: Così, alla fine, gli spagnoli hanno vinto il loro incontro e i dieci IMP di differenza non hanno cambiato il risultato, e questa è una buona cosa, ma io sono interessato anche a sapere adesso a che punto siamo. C’è ancora una denuncia della squadra spagnola contro questa coppia americana? E c’è anche una denuncia degli americani contro il comportamento degli spagnoli?

PC: Per quanto so finora, ma non sono nel Comitato d’Appello, tu dovresti chiedere al loro rappresentante, io ho una procedura aperta contro Lall e Bathurst per accertare quello che è avvenuto. La denuncia è ancora sotto esame. La mia personale opinione – e questa è solo la mia personale opinione – è che potrebbe essere anche un problema di cultura. Quando tu giochi nei Campionati Americani Nazionali (NABC, aperti anche agli stranieri. NdT), come io faccio qualche volta, tu vedi un mucchio di gente che apre molto leggero in terza posizione. Io non so cosa è successo qui, ma forse la squadra spagnola non è abituata a giocare nei NABC e potrebbero essere stati scioccati da questo, ma sicuramente dal punto di vista della legge se aprire leggero è il tuo stile, e se è lo stile della coppia, deve essere messo nella Carta delle convenzioni, ed è una omessa spiegazione non farlo. Questo è certo.

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Edizione italiana a cura di Neapolitan Club

Guarda il video dell’intervista: clicca qui »

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