Caso Fantoni-Nunes: La EBL non farà appello contro la Decisione del CAS

Sull’ultimo numero del Bollettino della IBPA (International Bridge Press Association) è stata pubblicata una lettera di Yves Aubry, Presidente della EBL, con quale si rende noto che la EBL non farà ricorso contro la Decisione del CAS (Court of Arbitration for Sport) del gennaio scorso relativa al Caso Fantoni -Nunes:

 

Cari colleghi,

entro il 26 febbraio, la EBL può scegliere se fare appello o meno contro la decisione del CAS del 10 gennaio scorso. Dopo la decisione del CAS, le Federazioni Europee hanno espresso a Belfast il loro parere sulla situazione presente e futura. Il 10 febbraio, quando abbiamo ricevuto conferma di questa scadenza da Ross Wenzel, il nostro avvocato svizzero, vi ho mandato una email nella quale illustravo vantaggi e svantaggi in caso di appello. Ho richiesto che i vostri commenti fossero condivisi con tutti i membri del Comitato Esecutivo. A parte Marc de Pauw, tutti mi hanno risposto con idee e proposte per il futuro. La maggioranza condivide l’opinione dell’avvocato di non fare ricorso:

  • La probabilità di vincere sembra essere molto bassa;
  • Anche se la EBL vincesse, il caso tornerebbe al CAS, dove la decisione sarebbe probabilmente la stessa.
  • Inoltre, se la EBL perdesse, i ‘cheaters’ lo vedrebbero come un’altra vittoria per loro.

Siamo tutti delusi e frustrati dalla decisione del CAS. Tuttavia alcuni elementi della sentenza sono positivi. Il CAS ha indicato che:

  • Il comportamento inusuale dei giocatori ha giustificato l’indagine e la procedura disciplinare organizzata dalla EBL;
  • La EBL non ha dimostrato a sufficienza che le carte non siano state giocate in posizioni casuali, perché questa conclusione è stata basata su statistiche non affidabili;
  • Ma questa conclusione non vuol dire che i giocatori siano innocenti;
  • Future indagini EBL, basate su dati più affidabili, potrebbero portare a una sentenza diversa.

Come già sapete, la decisione è stata presa con un voto di maggioranza 2 a 1, dopo un periodo di riflessione durato nove mesi. Ora è chiaro che le accuse contro i ‘cheaters’ non possono solo basarsi sulla statistica, ma ci vogliono altre prove. La EBL deve modificare il suo Codice Disciplinare.

Dopo questo fallimento davanti al CAS, siamo in una situazione simile a quella dell’IOC (Comitato Olimpico Internazionale) che è rimasto deluso dalla decisione del CAS nel caso di doping degli atleti russi a Sochi 2014. La sentenza non ha preso in considerazione la dimostrata esistenza di una sistematica manipolazione del sistema antidoping in 28 casi. Il CAS ha richiesto che l’ evidenza fosse ancora più solida. il segretario generale del CAS ha sottolineato che sua decisione non significava che i 28 atleti fossero innocenti. E in ogni caso, l’IOC ha deciso di non invitare questi 28 atleti ai giochi di Pyeongchang, dichiarando che ‘non essere giudicati colpevoli non significa meritare un invito’.

Come i Giochi Olimpici, i campionati EBL sono a inviti. Per tutti i motivi elencati sopra, a nome del Comitato Esecutivo, ho deciso di non fare ricorso contro la decisione del CAS, presa il 10 gennaio e comunicata alla EBL il 26 gennaio.

Yves Aubry, Presidente EBL

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IBPA Bulletin, No. 638 March 10, 2018

 

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