Buffett Cup: la terza giornata raccontata da Gluck (prima parte)

Dopo il 5° e penultimo round a squadre, vinto dall’Europa (2 match a 1, che tradotti in Buffett Point fa 8-4), va ad iniziare il turno finale in attesa dell’individuale che, vista la poca distanza tra le 2 squadre, sarà decisivo.

Seguiamo questa volta Duboin e Sementa, che mi sembrano molto migliorati rispetto alla prestazione di pochi mesi fa agli Europei. Si esibiscono contro Zia Mahmood e Hamman, mentre il resto della squadra è formato da Brogeland e Saelensmin che giocano contro i Mackwell (Meckstroth e Rodwell). Ricordo che Brogeland ad Ostenda negli Europei giocava con Svendsen; si tratta quindi di coppia nuova, in rodaggio.

Dopo le prime 5 mani siamo 3 board a 0, 3 vinti e 2 pareggiati, di cui uno per uno slam non chiamato dai nostri con il pregio di non farsi, ed il resto surlevee. Come però sono sempre surlevee o peggio, il peso del contratto (3NT+2 degli opps contro 4 cuori+1 460 vs 450), che spostano in campo avverso i 3 board successivi, portando le squadre in parità a 4 mani dalla fine.

E quando Brogeland chiama a strappo un 6picche dove il colore di cuori è dato da xx per QJxx si passa in svantaggio. Le dichiarazioni a strappo ci stanno, qualche volta, anche per dare poche indicazioni alla linea avversa, ma secondo me la mano si prestava poco a questo tipo di trattamento ed una sequenza più ortodossa di avvicinamento allo slam sarebbe stata più efficace.

Per farsi perdonare, al board dopo i Norvegesi prima non si fanno contrare 4 cuori, dove i nostri Giorgino e Antonio tirarno fuori il rosso, e poi lo giocano anche meglio degli americani andando solo 1 down rispetto al -2 della sala aperta.

Il penultimo board risposta gli equilibri del match in favore degli Yankee; gli Italians vengono pizzicati a 2cuori, contrate e -2 in prima. E’ vero che gli avversari avrebbero la possibilità di fare 3NT, ma è operazione davvero complicata. La dichiarazione in chiusa va nello stesso modo fino al contro a 2 cuori, ma a questo punto a Saelensmin non gli tiene la pompa, e non passa ma dichiara 2NT che resta il contratto finale.

E l’ultimo board condanna l’Europa alla sconfitta di questo incontro in quanto si presentano 2 mani in attacco, dove i N/S fanno 4 cuori e gli E/W fanno 4 picche. Le picche valgono di più, e gli americani contro i nostri arrivano a 4 picche, non innaturalmente contrate da Duboin per + 790. In chiusa i Meckwell scelgono di giocare 3NT in luogo di 4 cuori (credo che i Meckwell giochino a 3NT il 50% dei board che la sorte gli assegna, a prescindere da colori, fit e punteggio…), i nostri gliele lasciano giocare per 1 down ed anche l’ultimo board è a stelle e strisce.

Considerati anche i risultati degli altri incontri, alla fine dei turni disputati a squadre il risultato è

Europa 60 – Usa 72.

 

 Gluckenval, commentatore vugraph

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