Breve storia della risposta 2/1 (di P. E. Garrisi)

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Breve storia della risposta 2/1. La risposta Due su Uno oggi è impiegata principalmente come forzante a partita (2/1 Game Forcing), ma molti ancora la giocano Standard (2/1 Response); nel secondo caso, il Rispondente garantisce di licitare di nuovo prima di 2NT, ma la coppia non è obbligata a dichiarare la partita. All’inizio del Bridge Contratto (1925), la 2/1 era passabile. Era chiamata “denial bid”, licita di negazione, intendendo con questo che negava tolleranza nel seme d’apertura e che la mano era debole. Le altre risposte erano 1NT: semipositiva, non forcing, senza appoggio. Appoggio: invitante (la risposta debole con appoggio era passo; il rialzo preventivo non esisteva). Le risposte forzanti erano: nuovo seme a salto, 2NT, appoggio doppio.

Nel metodo di David Burnstine(1931), per esempio, la risposta 2/1 richiedeva che Nord avesse il seme quinto e forza complessiva di sei punti o poco più. David Bruce, soprannominato Burnstine, fu uno dei “Quattro Cavalieri”, la squadra più forte del tempo, con Hal Sims, Willard Karn, Oswald Jacoby.

È allora evidente che quando Nord aveva mano forte con semi deboli si trovava senza licite accettabili; e nello stesso periodo Ely Culbertson avvisava: la denial bid nega l’appoggio, non la forza. Ma lo stesso Culbertson riteneva che tale forza non potesse superare i 10-11 punti, per cui l’Apertore era obbligato a riparlare solo con 14-15.

 La risposta 2/1 diviene finalmente forzante nell’Acol (1934), un sistema creato a Londra da Maurice Harrison Gray, Ian McLeod, Terence Reese, J.C.H. Marx, Skidelski John Simon. Il circolo di bridge in cui giocavano era in Acol Road, da lì il nome. La loro 2/1 era forzante un giro; dopo, il Rispondente poteva passare. Esempio:

1♠-2; 2-Pass.

La risposta forzante un giro è il punto di partenza verso il bridge di oggi, ma qualche volta ancora lasciava l’apertore in difficoltà. Per esempio, avendo:

♠AQxxx KJx xx ♣AQx – Che fare, dopo 1♠-2♣, se il Rispondente è autorizzato a passare?

 

Il Sistema Roth-Stone, dell’americano Alvin Roth, nel 1953 porta la “Risposta 2/1 che promette nuova licita”. Con la mano sopra, l’Apertore adesso può dire 2♠ e il Rispondente deve parlare ancora. Occorre una specificazione: nel Roth-Stone, Nord s’impegna a ridichiarare se il contratto è ancora entro 2NT, e solo una volta. Vediamo alcuni esempi per chiarire la materia com’è oggi (nell’originale c’erano altri significati):

1-2♣; 2-2NT

1-2♣; 2-2NT

Nord ha ridichiarato, come promesso, e il livello 2NT è stato raggiunto. Sud può passare.

1♠-2; 2NT – Il livello è già a 2NT: Nord non ha più obbligo di riparlare.

1-2♣; 2-2

1♠-2; 2-2♠

Sud può passare. Il livello è ancora sotto 2NT, ma Nord ha ridichiarato, e tanto basta. E’ da notare che l’ultima licita di Nord non è un appoggio ma un riporto: significa solo che è meno povero nel seme d’apertura che nell’altro. La forza minima richiesta dalla Risposta 2/1 di Roth è più alta di quella dell’Acol, in quanto spinge la licita a livello più alto. Alvin raccomandava seme quinto e un minimo di undici punti; nell’Acol ne bastavano otto.

 Torniamo di nuovo ai primi tempi del bridge contratto. Alla fine degli anni Venti i sistemi principali erano il “Natural” del Portland Club (Londra), e l’“Official System” di Sidney Lenz, del Knickerbockers Whist Club (New York). Erano simili: in ambedue il seme d’apertura era quinto o più lungo. Con mano bilanciata, l’apertura era 1NT in prima, era nel miglior minore in zona. 1NT in zona richiedeva 16-18. In ambedue i sistemi, l’apertura forte era a livello tre, l’apertura a livello due era di forza intermedia (15-20), e la risposta uno su uno era passabile. E, naturalmente, era passabile anche la 2/1.

Un nuovo sistema, e di crescente popolarità, era l’Approach-Forcing di Culbertson: l’apertura forte era a livello due; nell’apertura a livello uno il seme era quarto, e in questo modo individuava tutti i fit 4-4. Nel 1930, Ely Culbertson sfidò Sidney Lenz nella famosa “Bridge Battle of the Century”. Il match fu trasmesso per radio; Culbertson vinse e tutto il mondo si mise a giocare il nuovo sistema con l’apertura nel seme quarto.

Nel 1953, il Roth-Stone introdusse un nuovo trattamento nella Quinta Nobile: la risposta 1NT forzante. Questa novità premise di definire la forza dell’appoggio e la sua lunghezza.

E’ necessario sottolineare che, contrariamente a quanto comunemente ritenuto, la Quinta Nobile non è il sistema “moderno” ma è quello antico: il nuovo era quello di Culbertson. Il Roth-Stone era nuovo per la sua risposta 1NT forzante, non per il solo fatto di essere in Quinta Nobile. Senza la risposta 1NT forzante, ogni sistema in Quinta Nobile è vecchio come quello che giocavano i nostri antenati nell’Era pre-Culbertson.

Quello di Culbertson è stato il primo grande sistema Americano (1929); il Roth-Stone (1953) fu il secondo; terzo, nel 1958, venne il Kaplan-Sheinwold. Basato sul Roth-Stone, nel K-S appare per la prima volta un embrione di 2/1 Game Forcing Response: era forzante a partita la risposta 2/1 seguita da appoggio o da 2NT; non era forzante la ripetizione o il nuovo seme. Per esempio, 1♠-2; 3♣…era forzante un giro, non fino a partita: se Nord ridichiara 3, Sud può passare.

 Prendiamo ora queste carte: ♠73 AQ75 AK865 ♣82

Il compagno apre 1♠, noi rispondiamo 2: è forzante un giro e promette nuova licita (trattamento Roth-Stone). Il compagno ridichiara 2. E adesso?

Nei sistemi standard come il Sayc (Standard America Yellow Card), questo problema è risolto eleggendo 3 a forzante, così il trattamento diviene: quando l’Apertore ripete il seme d’apertura (es 1♠…2♠ oppure 1…2) l’appoggio a livello tre è invitante; quando devia su altro seme (1♠…2), l’appoggio nel secondo seme è forzante. Un aggiustamento dubbio, ed è facile vedere che il problema non esiste nel 2o1gf.

 Quattro campioni s’incontrarono una volta alla settimana dal 1966 al 1970 per condensare il 1NT forzante di Alvin Roth, col Kaplan-Sheinwold, in un sistema completamente nuovo in base Quinta Nobile: in ordine di tempo, questo è il quarto ed ultimo grande Sistema Americano. I quattro campioni non lo pubblicarono, così molti non li riconoscono come gli autori (ma l’Enciclopedia sì); erano i californiani Richard e Rhoda Walsh, Paul Soloway, John Swanson. Il loro obiettivo è chiaramente definito nelle parole di Rhoda Walsh:

“Il 2/1 gf fu creato per curare la malattia dello Standard American, dove i partner devono saltare a partita per evitare l’angosciante possibilità di essere piantati a livello tre. Il 2/1 gf consente una sottigliezza grandemente maggiore nell’indagine sia per la partita che per lo slam.”

 

Per esempio, vediamo il sondaggio recentemente pubblicato da BridgeTopics (clicca qua >>)

Tutti in prima. Sud ha ♠A10973 AQ2 82 ♣AKJ e la licita va così:

Ovest Nord Est Sud

                     1

Passo 2♣* Passo ?

*2o1, almeno due carte

Le opzioni presentate nel sondaggio erano:

3NT: 18-19 bilanciata (ha preso 15 voti, ultima)

2NT: bilanciata, seguita da 4NT quantitativa dopo l’eventuale 3NT di Nord (31 voti, ha vinto)

3♣: naturale, buona apertura (23 voti, seconda)

2♠: di attesa, non necessariamente sei picche (17 voti, terza)

Questo è stato il nostro commento:

3NT mostra la forza, ma nasconde l’appoggio a fiori, e il fermo a quadri manca. 2NT è anche peggio perché non mostra la forza. 2♠ è migliore perché evita di dichiarare a NT senza un fermo, ma anche 3♣ lo evita e mostra appoggio di quattro carte oppure di tre belle. 3 è possibile solo nella 2o1gf [qui lo sottolineiamo] in quanto mostra una buona apertura, buoni 13 o 14, ma non di più. Però, dopo l’eventuale 3NT di Nord – che garantirebbe i fermi nei semi rossi – 4♣ di Sud è invito a slam, concludendo a fiori se il seme era reale, a NT se non lo era.”

Così ha vinto 2NT, la licita di cui avevamo detto “…anche peggio…”. Ma il bridge è diverso dalla democrazia in quanto i vincitori appartengono sempre al partito di minoranza.

È da notare che ambedue i problemi qui sopra sono dello stesso tipo: come dare appoggio al seme del partner a livello tre e contemporaneamente forzare a partita. Il quartetto californiano lo risolve, ma la loro soluzione non è l’unica possibile. Per esempio, il problema del sondaggio – dalla parte dell’Apertore – è risolto dal Fiori Forte di Vanderbilt (1926); quello che lo precede, dalla parte del Rispondente, è risolto dalla convenzione 4♣/4 di Chiaradia, sintetizzata nell’intervista ad Agustin Madala : clicca qua >>

La 2/1 gf è il sistema più usato, oggi; anche giocatori di forza media o debole lo provano. Molti pensano che non sia un sistema, che tutto consista nel 1NT forzante e nel trattamento della risposta 2/1 come forzante a partita. Al contrario, è un vero sistema e molto complesso, e non è raccomandabile giocarlo con compagni casuali anche perché ci sono troppe sequenze che necessitano di accordo preventivo. Per esempio: sono forzanti a partita tutte le risposte 2/1? Oppure, in stile Kaplan Sheinwold, 1♠-2 o 1-2♣ non lo sono? E com’è 1-1NT; 2♣? È forzante? E ancora: dopo 1-2; 2♠…l’Apertore è forte o sta solamente dicendo che ha ambedue i nobili? E, naturalmente, è necessario stabilire con esattezza la forza et la lunghezza dell’appoggio semplice et di quello a salto, dichiarato subito aut dopo 1NT. E cosa succede dopo 1♣-1? Questa parte la presentiamo trattata direttamente dalla stessa Rhoda Walsh:

http://neapolitanclub.altervista.org/eng/walsh-system-notes.html#more-328

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Paolo Enrico Garrisi 

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