Atlanta Summer NABC: Un Peccato senza Peccatori

La squadra di Piotr Gawrys, con Geir Helgemo, Tor Helness, Michal Klukowski, Franck Multon, e Pierre Zimmermann, ha vinto il Trofeo Spingold battendo in finale Andrew R. Rosenthal. I secondi arrivati hanno schierato Migry Zur Campanile, David L. Berkowitz, Eldad Ginossar, Aaron Silverstein, e Chris Willenken. Il risultato finale è stato 131-98; il parziale dei quattro segmenti è stato: 32-7; 19-18; 23-40; 57-33.

La finale è iniziata male per Rosenthal. Giusto nella prima mano del primo segmento, Frank Multon aveva:

♠K10  AQJ109743  A  ♣107

Vale a dire, una di quelle mani nelle quali l’apertore rimpiange di non usare il Fiori Forte: l’apertura a livello uno è a rischio del passo generale, mentre 2♣ richiede meno perdenti (lui ne aveva cinque o poco meno; fino a migliori notizie, non può contare su rientri al morto per eseguire impasse). Multon ha aperto 2♣, il male minore. La distribuzione era questa:

La licita. Tutti in prima; distributore Ovest

Il contratto era perdente, ma l’attacco è stato quadri, non fiori, per cui il dichiarante ha avuto il tempo di affrancare la donna di picche mediante l’impasse al fante, liberandosi così della perdente a fiori. Il nocciolo della questione è: il contro di Migry forzava l’attacco fiori – e Berkowitz ha disobbedito – o lei ha solo voluto mostrare il suo miglior minore? Durante il Vugraph in BBO, un giornalista forte giocatore mi ha detto:  Sembra che Berkowitz abbia commesso un serio errore. Il contro di Migry gli raccomandava di non uscire a quadri. Era giusto il contro di lei? Questa è una storia differente, sebbene sia risultata la cosa giusta da fare. Secondo me, tuttavia, nessuno dei protagonisti di questa storia ha commesso un vero errore. La lettura di questa mano deve iniziare con una considerazione generale sull’attacco e sul Conflitto tra due fattori: l’Economia degli Onori e il Tempo; questi termini escono dal Red Book di Ely Culbertson.

Contro il piccolo slam, il fattore tempo deve prevalere: “SII INTRAPRENDENTE”, raccomandava lo stesso Culbertson in un altro suo libro, l’Enciclopedia del 1935. Il maiuscolo è nel testo.  Lui scrisse: assumi che gli avversari non siano sprovveduti, e che non perderanno due prese immediate sull’attacco. Assumi anche che il dichiarante non abbia dodici prese; se ritenessimo che le abbia, tanto varrebbe risparmiare tempo e concedere il contratto. Non attaccare in atout; se c’è qualche inciampo nella divisione delle atout, è bene che rimanga una sorpresa che dovrà essere scoperta dal dichiarante il più tardi possibile. Non attaccare nel colore laterale degli avversari: è quello che il dichiarante deve affrancare. Non attaccare nel colore dove potrebbero avere il singolo, perché ai difensori servono due prese, e lì non ce n’è più di una, se c’è. Il colore che rimane è quello in cui attaccare.

Nello slam di Multon, per l’attaccante, picche sembra essere il colore laterale; dunque, è quadri o fiori il colore del singolo da evitare? Prima di vedere il modo in cui il contro ha aiutato l’attaccante o lo ha sviato, bisogna notare che il surcontro di Est mostra asso o vuoto. Nel primo caso, il contro di Migry non era per l’attacco, o almeno poteva essere un suggerimento, non un ordine; nel secondo caso, a dispetto del suo asso, il contro non doveva essere obbedito: a fiori, non c’era trippa per gatti.

Ma davvero Migry ha dato un ordine? È un caso almeno raro di un contro che comandi al partner di attaccare, contro lo slam, non verso un asso o un vuoto, un re o un singolo, ma una donna; allora, leggiamo la stessa storia dal punto di vista di Migry. Lei, campionessa mondiale, conosce il conflitto tra i fattori di economia e di tempo nell’attacco, e che normalmente contro il piccolo slam il secondo prevale. Perciò, secondo me, il suo contro informava il compagno solo che, sebbene i due minori fossero comparabili per il fattore tempo, non lo erano per quello economico.

Torniamo alle riflessioni di Berkowitz: il compagno ha appoggio a fiori, probabilmente di onore; ciononostante, il fattore economico rimane a favore di quadri per il possesso di KQJ. Anche il fattore tempo suggerisce l’uscita a quadri, perché il compagno ha tante quadri quante fiori, o meno, quindi il singleton degli avversari è più probabile a fiori che a quadri.

Tutto considerato, tutti meritano l’assoluzione, a parte una penitenza per Multon e Zimmerman per il peccato di non giocare Fiori Napoletano.

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Paolo Enrico Garrisi

 

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