Antonio Riccardi: La FIGB mi ha ‘messo in sonno’

Laura Camponeschi: Antonio, per cominciare, vorrei ricordare ai nostri lettori il tuo curriculum di arbitro.

Antonio Riccardi: A livello di WBF sono Head Tournament Directors insieme a Laurie Kelso. Per la EBL sono l’arbitro capo responsabile ai Campionati Europei.A livello di Federazione Italiana sono Arbitro Capo e da qualche anno sono il Responsabile dei Campionati.

LC: Ti chiamo oggi perché sia i giocatori che molti bridgisti italiani ed internazionali si sono sorpresi di non vederti arbitrare i Trials per l’Open Team che si sono svolti a Salsomaggiore Terme lo scorso fine settimana. Come mai non sei stato tu ad arbitrare i Trials?

AR: E’ una domanda alla quale, a livello di motivazioni ufficiali fornitemi, non sono in grado di rispondere. Alla fine del Campionato Societario a Coppie, il pomeriggio di domenica 10 ottobre ho ricevuto una telefonata dal Consigliere Federale Stefano Back il quale laconicamente mi informava che il Presidente (Francesco Ferlazzo Natoli, n.d.r.), insoddisfatto della mia gestione della prima fase delle selezioni, aveva deciso che fossi “messo in sonno” fino alla fine di quest’anno.

LC: L’espressione usata da Back è stata letteralmente “messo in sonno”?

AR: Sì. Stefano, con il quale ho un buon rapporto, stava evidentemente cercando di edulcorare la pillola e in effetti nel ribadire il concetto utilizzò poi anche un altro eufemismo che ora non ricordo. Il significato era comunque assolutamente chiaro. Non sarei stato convocato a Salsomaggiore sino alla fine dell’anno. Questa decisione, per me che non arbitro Tornei di Circolo, si traduce in una sospensione dall’arbitraggio pur non avendo avuto formalmente nessuna notifica. Il Consigliere Back mi ha chiarito altresì che questa decisione del Presidente non avrebbe intaccato la mia attività presso la Scuola Arbitrale ed infatti la prossima settimana sarò impegnato nella commissione per valutare le prove pratiche degli aspiranti arbitri.

LC: Dunque, Antonio, non c’è nessuna sospensione formale, nessun provvedimento disciplinare a tuo carico?

AR: Non c’è nessun procedimento disciplinare a mio carico e non è stata inoltrata nessuna richiesta di procedimento, altrimenti ne avrei ricevuta notifica.

LC: Tu hai solo ricevuto una telefonata da un Consigliere Federale che ti ha comunicato la decisione della Federazione di non convocarti come arbitro fino alla fine dell’anno solare in corso.

AR: Esattamente.

LC: Hai chiesto alla Federazione spiegazioni di questa decisione?

AR: Ovviamente sì. Ho inoltrato la seguente mail al Presidente ed a tutto il Consiglio Federale la mattina seguente, il lunedì 11 ottobre:

“Buongiorno, mi è stato comunicata verbalmente la decisione di non convocarmi per tutte le competizioni che avranno luogo da oggi alla fine dell’anno (7 eventi). Come motivazione è stato fatto genericamente riferimento alla prima fase, non giocata, della Selezione squadre open e alla successiva audizione dei capitani coinvolti svoltasi in data 29/09/2021. La mia professionalità e correttezza è apprezzata e riconosciuta a livello europeo e mondiale, Vi chiedo pertanto di specificare le ragioni che Vi hanno spinto a prendere tale decisione. Sono a disposizione per qualsivoglia confronto riteniate opportuno. Distinti Saluti”.

LC: Quale risposta hai ricevuto e da chi?

AR: Veramente non ho ricevuto ancora alcuna risposta.

LC: Non avendo ricevuto risposta alla tua e-mail, hai intrapreso altre azioni per avere una spiegazione?

AR: No. Tuttavia ho ricevuto una seconda telefonata dal Consigliere Stefano Back in data 17 ottobre in merito all’organizzazione degli esami per aspiranti arbitri e ne ho approfittato per chiedere qualche ulteriore spiegazione della mia cosiddetta ‘messa in sonno’. Il Consigliere Back, da me sollecitato, non è entrato nello specifico ma alla fine è apparso che il Presidente era insoddisfatto della mia condotta poiché aveva notato una certa differenza tra il referto arbitrale del 14 settembre e le dichiarazioni rese al Giudice Nazionale Sportivo nell‘udienza del 29 settembre. Ho provato a insistere ma questa è l’unica spiegazione che ho avuto e, si badi bene, sempre a livello informale.

LC: Vuoi chiarirmi a cosa si riferivano le parole di Stefano Back? Cosa è accaduto in quell’udienza? Quali dichiarazioni sono risultate sgradite al Presidente tanto da decidere di non convocarti più fino alla fine dell’anno?

AR: Come puoi immaginare mi muovo per ipotesi. Comunque io ritengo di non aver modificato quanto scritto nel referto arbitrale, ma ho dovuto dare risposta alle domande che il Giudice mi poneva e, dunque, articolare ulteriormente e dettagliare quanto già messo a referto. Ora, come riportato nel verbale dell’audizione, ho dichiarato quanto segue:

“Quel primo pomeriggio c’era una confusione totale. I giocatori entravano e uscivano dal Palazzo dei Congressi e tutti erano incerti se giocare o meno e cosa sarebbe successo con un’eventuale esclusione successiva da parte del Tribunale della squadra Bortoletti. Lauria pretendeva una risposta alla lettera di rinvio proposta da 4 squadre prima di dare una risposta se la squadra Vinci si sarebbe seduta o meno.” (1)

Questa frase esatta, riferita a Lauria, non era scritta nel referto, ma erano descritti tutti i fatti ed io, a domanda, ho solo spiegato e dettagliato davanti al giudice quanto sintetizzato nel referto, ovvero:

” Intorno alle 13.45 è iniziato l’arrivo dei giocatori delle 5 squadre.  La maggior parte esprimeva insoddisfazione poiché solo la sera prima (vista la decisione del Tribunale Federale sul ricorso della squadra Bortoletti) erano venuti a conoscenza del passaggio da 4 a 5 squadre causa la riammissione temporanea della stessa. Poiché è prevista una nuova udienza il 5 ottobre veniva richiesto sia verbalmente che per iscritto (in questo caso senza la firma dell’ing. Zaleski) di rinviare la selezione alla data prevista per la seconda fase (14/17 Ottobre) Le motivazioni addotte erano due: a)    Verificare se la riammissione sarebbe stata confermata evitando in questa maniera di disputare una fase che avrebbe potuto rivelarsi inutile. b)    Poter decidere con maggiore tranquillità il comportamento di ogni singola squadra nel caso la riammissione fosse stata confermata.” (2)

Come vedi non si tratta di versioni diverse, alterate o rettificate, ma di un ampliamento descrittivo in risposta alle specifiche domande del giudice.

LC: A tuo avviso basterebbe questo a giustificare il ‘congelamento’ delle tue funzioni di arbitro?

AR: Cominciamo col dire che questo ‘congelamento’ è davvero anomalo, poiché non fa seguito ad alcun deferimento o rilievo formale. In realtà gli arbitri vengono convocati di volta in volta e, pertanto, se non mi avessero più chiamato, formalmente non sarebbe stata una circostanza da me recriminabile. Il problema nasce dalle generiche motivazioni che mi sono state notificate telefonicamente, che invece mi lasciano un notevole disappunto, ovvero l’insoddisfazione del Presidente.

LC: In quell’udienza ci sono stati altri motivi di disappunto da parte del Presidente?

AR: In effetti penso di sì. Come sai, noi eravamo in udienza a decidere in merito all’omologazione dei risultati di gara ovvero l’annullamento della prima fase delle Selezioni. Il Presidente intervenne dicendo che le Selezioni non potevano essere considerate delle gare e, pertanto, la questione della omologazione dei risultati non si sarebbe dovuta porre. Ora la questione non è sciocca perché se si tratta di una gara allora ha senso la richiesta del Procuratore Bianchi di non omologare i risultati, se non si tratta di una gara, invece, la richiesta avanzata dal Procuratore Bianchi di non omologazione non ha fondamento.

Il Presidente ha così espresso il suo punto di vista (cito dal verbale dell’udienza):

“Ritengo anche che la selezione non sia una gara ma una procedura interna alla Federazione che ha lo scopo di individuare le rappresentative nazionali. […] Ritengo anche che non vi sia la competenza del GSN perché non vi è nulla da omologare, non c’è oggetto del contendere, nessuno ha giocato ed è semplicemente saltata una fase prevista dal bando a seguito del ritiro delle squadre Zaleski e Vinci. Non capisco neppure le ragioni che hanno spinto la PF a presentare questo ricorso!” (1)

Dopo che il Presidente ha espresso questo suo punto di vista, il Giudice mi ha interpellato e mi ha chiesto se le Selezioni fossero da considerarsi una gara. Ed io ho risposto di sì. Ti cito ancora un passo del verbale dell’udienza:

“Giudice: A Suo parere questa prima fase che si è tenuta il 16 settembre è definibile una gara, una competizione? Riccardi: A mio parere sì.” (1)

Il fatto che le Selezioni siano una gara trova mille riscontri: ma basta guardare sul sito Federale e nel calendario le Selezioni sono indicate come gare. Sinceramente non avrei potuto, in coscienza, dare altra risposta.

LC: Insomma tu hai risposto a precise domande poste dal giudice e le tue risposte hanno lasciato insoddisfatto il Presidente.

AR: Da quanto genericamente riferitomi dal Consigliere Back, penso che siano questi i motivi dell’insoddisfazione del Presidente.

LC: Antonio, perché hai deciso di raccontare queste cose?

AR: Perché a seguito della mia inattesa assenza dalle Selezioni la scorsa settimana sono circolate molte fastidiose illazioni, riportate sui social media. Ad esempio si è parlato e scritto di un mio deferimento, che non esiste. Alcuni hanno detto e scritto che non ero in regola con la normativa anti-covid ed anche questo è assolutamente falso. La mancata chiarezza da parte della Federazione ha generato chiacchiere fastidiose sul mio conto e false notizie.

LC: Antonio, ti sento molto provato da questa situazione, oltre al danno morale hai anche ricevuto un danno materiale?

AR: Certamente. Dopo la sospensione delle gare per la pandemia, mi sono stati negati ben 28 giornate di lavoro che erano programmate da qui a fine anno.

LC: Pensi di intraprendere qualche ulteriore azione nei confronti della Federazione?

AR: Al momento non escludo nulla.

LC: A conclusione della nostra intervista, Antonio, ti chiedo di esprimere una valutazione complessiva sull’operato della Federazione Italiana in merito allo svolgimento tutto delle selezioni per la squadra open.

AR: Posso ovviamente solo esprimere un’opinione su quanto mi ha visto coinvolto. Che il 14 Settembre, giorno di inizio della selezione, la situazione sarebbe stata critica era altamente prevedibile visto che solo la sera prima i giocatori avevano saputo della riammissione, al momento temporanea, del team Bortoletti e del cambiamento di formula di gara. A mio parere, così stando le cose, la presenza di un membro del consiglio federale con poteri decisionali sarebbe stata non solo auspicabile ma addirittura necessaria.

LC: Voglio chiudere la nostra intervista, Antonio, ricordando che sui social media, oltre a malevole illazioni sul tuo conto, sono stati anche pubblicati molti autorevoli interventi in tua difesa e che dichiarazioni di solidarietà ti sono arrivate anche dall’estero.

AR: Questo è vero. Ma l’amarezza resta profonda e, al momento, temo che il rapporto tra me e la Federazione Italiana farà fatica a riprendere sui consueti amichevoli binari ma…quien sabe?

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Laura Camponeschi

Note

  1. Verbale Udienza 29 settembre 2021
  2. Referto Arbitrale 14 settembre 2021

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