Alfredo Versace: Vi presento “Peace&Bridge”

Alfredo Versace sta lanciando “Peace&Bridge”: una nuova piattaforma per l’organizzazione di competizioni online. Lo abbiamo intervistato per saperne di più…

Laura Camponeschi: Alfredo, ci vuoi presentare il tuo nuovo progetto “Peace&Bridge”?

Alfredo Versace: A fronte di tutte le vicissitudini legate all’esplosione del bridge online, ho sentito fortemente l’esigenza di avviare un programma che ho voluto intitolare “Bridge & Peace”. Ritengo che tra un anno al massimo torneremo a giocare dal vivo e che sia importante nel frattempo che i rapporti umani non degenerino e che torneremo a sederci al tavolo faccia a faccia da amici. Pertanto ho deciso di organizzare eventi sulla piattaforma di RealBridge che consente di recuperare il nostro gioco nei suoi aspetti migliori: la socializzazione, potersi guardare in faccia e sorridere, scambiare due battute al tavolo con gli avversari. Giocare a bridge per me significa condividere un momento che non è solo il gioco della carta ma anche quello dell’interazione sociale. Ricordiamoci che, al di là di pochi professionisti, la maggior parte delle persone scegli il bridge per divertimento.

LC: Come mai ha scelto Realbridge?

AV: Ci ho giocato e mi è piaciuto molto perché sembra davvero di stare al tavolo e dopo tanti mesi è stata una bella sensazione. Inoltre è una piattaforma in continua evoluzione e con grandi possibilità di sviluppo.

LC: A quale categorie di giocatori intende rivolgersi “Peace & Bridge”?

AV: Fondamentalmente a tutti. Ovviamente organizzeremo tornei internazionali di alto livello per squadre sponsorizzate ma anche eventi diversi per professionisti e non.

LC: Quali saranno i criteri di ammissione dei giocatori?

AV: Noi accetteremo tutti i giocatori che, ovviamente, siano in regola con le NBO riconosciute dalla WBF. Non saranno ammessi giocatori che a qualsiasi titolo stiano scontando una squalifica. Intendiamo seguire il nuovo codice disciplinare pubblicato dalla WBF. Ovviamente spero che grazie all’uso delle telecamere il problema del cheating non esista. Tuttavia la nostra organizzazione si munirà di un pool di esperti che riceverà le denunce ed esaminerà le mani ritenute sospette secondo le procedure previste dal nuovo codice WBF.

LC: Quale valenza intendete dare alle denunce che in questi mesi sono state lanciate da organizzazioni e piattaforme private?

AV: Per noi non esistono giocatori condannati al di fuori degli organi istituzionali, Soprattutto non esistono liste nere. Sradicare la cultura del sospetto è uno dei nostri obiettivi.

LC: Chi lavora nella tua organizzazione?

AV: Ho messo su una squadra di lavoro articolata ed efficiente. Tra i collaboratori vorrei citare Leonardo Fruscoloni, Emanuela Pramotton e Anastasia Di Lorenzo. Inoltre vorrei ringraziare Erikas Vainikonis che ci aiutato per la creazione del sito e il Capo Arbitro arbitro internazionale Antonio Riccardi a cui sarà affidata la direzione di tutti i tornei.

LC: Qual è il fine della tuo organizzazione?

AV: Soprattutto quello di riportare un clima di pace e serenità nel bridge. La finalità è proprio quella di tornare a giocare a bridge nel modo più reale possibile ed in pace. Torniamo a guardarci in faccia e torniamo a far sì che la nostra responsabilità personale prevalga sulla tentazione di ingannare.

LC: Quali sono gli eventi in calendario al momento?

AV: Lanceremo un torneo a squadre dal 18 al 24 gennaio e poi a febbraio un transnational open e misto.

LC: Hai già condiviso le tue idee con altri protagonisti del bridge internazionale? Quali critiche o suggerimenti hai avuto?

AV: Al momento non ho avuto critiche ma me le aspetto,  perché sono consapevole di fare qualcosa che è in contrapposizione alle guerre private scatenate nei mesi passati. Ma questo che noi vogliamo è un’altra cosa dal bridge online di prima. E’ qualcosa di molto vicino al bridge reale; è “RealBridge” insomma!

LC: La piattaforma di RealBridge non ammette angolisti al momento. Cosa pensi di fare per gli spettatori?

AV: Questa è una cosa che mi rammarica ma so che RealBridge è in continua evoluzione. Stiamo cercando proprio di mettere a punto un sistema che permetta la trasmissione in streaming delle partite perché la partecipazione del pubblico è uno degli aspetti che più mi sta a cuore. Stiamo soltanto all’inizio, speriamo di migliorarci.

LC: In conclusione Alfredo, vuoi di commentare le ultime vicende legate al self-kibitzing ed alla denunce di cheating che hanno animato recentemente la comunità del bridge?

AV: No. Decisamente no, Il mio intento è mettere fine alle polemiche e non sollevarne. Spero di dar vita ad una nuova era di pace e comincio io per primo a seminare la pace.

LC: Allora a quando il primo appuntamento su RealBridge?

AV: Partiamo con un Invitational  a squadre venerdì prossimo. Sarà un evento inaugurale. Troverete sul sito tutte le indicazioni. Scriveteci: peaceandbridge1@gmail.com

Good Luck, Alfredo!

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Laura Camponeschi 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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