Valerio Giubilo – Ritratto di un campione italiano

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 Il finanziere franco-polacco Romain Zaleski è oggi il terzo grande sponsor del bridge italiano, l’unico che sembra in grado di competere con i due colossi storici, Angelini e Lavazza. Zaleski ha recentemente ingaggiato fortissimi giocatori, che in passato militarono proprio nella squadra di Francesco Angelini: Lorenzo Lauria, Alfredo Versace e Valerio Giubilo. Al suo debutto ufficiale in Italia sono andati immediatamente a segno vincendo lo scorso dicembre la prestigiosa Coppa Italia.

Ora la squadra è attesa ai prossimi Campionati di Primavera ed è ovviamente tra le favorite per la corsa finale. La figura di Giubilo appare determinante nella configurazione di questo nuovo team: infatti lo sponsor giocatore Zaleski fa coppia con Versace mentre a Giubilo è affidata la partnership con Lorenzo Lauria. Accoppiamenti possibili in virtà del fatto che Giubilo Lauria e Versace costituiscono una terna intercambiabile fra loro giocando da anni lo stesso sistema.

Valerio Giubilo è da anni ormai un volto noto nel bridge nazionale e intenazionale: vogliamo qua tracciarne un breve profilo.

 Valerio inizia a muovere i suoi primi passi al tavolo verde all’inizio degli anni ’80 in un piccolo circolo di Roma, il Doubleton. E’ qui che comincia a fare coppia con uno dei migliori maestri del bridge romano, Tonino Cangiano, insieme al quale lavora agli sviluppi del Kaplan-Sheinwold, sistema nato a cavallo del 1950 e 1960, il cui studio gli permetterà di capire nel profondo i meccanismi della dichiarazione naturale.

 Pur ottenendo risultati importanti a livello di squadra, con promozioni di serie in serie fino a raggiungere  l’equivalente odierno dell’eccellenza, il grosso salto di qualità arriva però negli anni 2000, durante i quali, tra l’altro, Giubilo vince il campionato italiano a coppie open con Guido Bonavoglia, suo buon partner fino al  2005.

Da quel momento in poi la sua accelerazione è formidabile. In coppia con Alfredo Versace partecipa ad alcuni National americani ottenendo buoni risultati, e sempre con Alfredo fa parte della squadra di Benito Garozzo (nell’occasione Benito giocava in coppia con Dano De Falco). Con il team Garozzo partecipa al più famoso torneo di bridge in Cina, lo Jeh Bros, dove arriva facilmente in premio.

 Lo nota, come era inevitabile, il grande sponsor romano Francesco Angelini: consigliato anche da Versace Lauria, Angelini ingaggia Giubilo per completare una squadra che sarà un’autentica corazzata e che scriverà la storia del bridge italiano e internazionale. Angelini Giubilo Fantoni Nunes Versace Lauria nel 2009 vincono tutte le competizioni a cui partecipano: i Campionati a Squadre di primavera, la Coppa Italia, i Societari ed infine la Coppa Campioni a livello europeo. E’ allora che Giubilo diventa il compagno di Lorenzo con il quale gioca tuttora, pur potendo giocare quasi indifferentemente anche con Alfredo. I tre infatti hanno adottato e sviluppato un unico sistema assai completo e incisivo, ed ogni variazione o modifica o aggiornamento viene concordata all’unisono dalla “triade”.

I tre spesso si ritrovano per discutere del sistema, su cui continuano a lavorare in maniera quasi maniacale. Infatti, oltre che lavorarci sopra per risolvere eventuali carenze, al loro livello è buona norma modificare   di tanto in tanto alcune sequenze per non essere troppo facilmente “studiati” dalle squadre avversarie.

 Gianluca Gentili (Gluck) redattore di Neapolitan Club, conosce molto bene Valerio Giubilo, al quale è legato da profonda amicizia. Abbiamo chiesto a lui di parlarcene.

 “Il cavallo di battaglia di Valerio” ci racconta il nostro Gluck “dal punto di vista tecnico, è a mio avviso la dichiarazione, per la quale mostra un talento ed una predisposizione assolutamente d’eccellenza. Considerate anche le sue doti di notevole divulgatore, viene ascoltato e chiamato in causa a tutti i livelli per quesiti dichiarativi. E’, tra l’altro, un valido supporto per molte coppie di media/alta levatura, e approfittando dell’amicizia che ci lega da lunga data e della sua enorme disponibilità, non nascondo che il suo aiuto è stato essenziale e lo è tuttora per me ed il mio partner, a tal punto da averlo battezzato il nostro ‘allenatore’ ufficiale…

Pur essendo conosciuto e benvoluto da tutti, non è quello che si potrebbe definire un personaggio. Questo molto probabilmente è causato dal suo carattere schivo e riservato che lo porta ad allontanarsi il più possibile dai riflettori, caratteristiche che si riflettono anche nel suo stile di gioco dove la tecnica di altissimo livello sacrifica talvolta la fantasia, e la ferrea disciplina la fa da padrona sull’immaginazione. Ma dati i risultati che ottiene questa è senz’altro la strada giusta.

Da notare inoltre che in mondo di professionisti qual è quello che lo vede all’opera, lui è al limite un semi-professionista, in quanto utilizza gran parte del suo tempo in primis per la famiglia e poi per il suo lavoro fuori dal mondo del bridge. Pur avendo già scalato alte vette, bridgisticamente parlando, non ha perso la sua umiltà e il suo desiderio di migliorarsi ancora, cose che sicuramente gli permetteranno in futuro di accettare e vincere le nuove sfide che il mondo del bridge gli proporrà.”

Una lunga intervista a Valerio Giubilo sarà pubblicata nei prossimi giorni su Neapolitan Club.

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Laura Camponeschi & Gianluca Gentili

03/02/2011

 

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