Un contro Lightner nel match Bathurst – Nickell

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 Trial Americani 2011, quarti di finale: un contro Lightner nel match Bathurst – Nickell. Theodore A. Lightner (1893-1983), è stato un grande campione e teorico del gruppo di Culbertson; non tutti sanno che il suo sistema, l’“One over One”, fu il primo in cui la risposta uno su uno era sempre forzante. Nella licita che presentiamo qui sotto, Joe Grue utilizza un’altra idea di Lightner: la “Convenzione contro nello slam”, nata nel 1930. Mediante questo contro, il difensore che non attacca…

“…Dice al partner che può battere il contratto se l’attacco sarà in un seme differente da quello che sarebbe normalmente atteso…”

 Così Lightner scrisse nell’Encyclopedia del bridge del 1935. Molti interpretano questo contro come un invito ad uscire nel seme non dichiarato, oppure in quello dichiarato dagli avversari – anche se nominato dal Dichiarante – oppure a pensare in quale seme sia più probabile il taglio. Qui Joe sperava in quadri, dette da Nord. Justin Lall, invece, è uscito a picche (diagramma).

Specificamente – continuava Theodore Lightner – questo significa che se uno dei partner ha dichiarato un seme, l’attacco non deve essere in questo seme [dunque qui niente cuori]. Se nessuno dei partner ha dichiarato [ma questo non è il nostro caso] il contro indica che è desiderato l’attacco in uno dei semi detti dagli avversari.

 

Nel nostro caso – quando i compagni hanno dichiarato – chi contra assume la responsabilità che l’attacco cuori non batterà il contratto, e solo quella: non suggerisce il seme alternativo, né garantisce che il contratto possa essere battuto. Questo non è più materia di Lightner ma di ordinaria tecnica di uscita nello slam, e, con le carte di Ovest, picche non appare sbagliato; per esempio, diamo ad Est i più probabili K94 (invece di AQ4), e ♠K108 (invece di J108): non avrebbe contrato egualmente?

 

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Paolo Enrico Garrisi

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