Torneo Città di Milano 2012 – Primo giorno – Mondi Paralleli

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Torneo Città di Milano: 7-9 dicembre 2012. Primo giorno. Giuseppe Failla (Attanasio, Failla, Franchi, Montanari, Paparo) è in testa al Gruppo A con 83 VP dopo sette turni; la formula di questo primo girone è 16-0, al fine di evitare che i VP acquisiti nella fase iniziale, prima della selezione tra aquile e tacchini, conti troppo.  Ieri sera ha nevicato a Milano, oggi c’è  un tempo nuvoloso e freddo, ma almeno secco. Lavazza (Lavazza, Bocchi, Madala, Ferraro, Duboin, Sementa) segue con  81 VP,  terzo con 78VP viene Eldina (Marilina Vanuzzi, Annalisa Rosetta, Debora Campagnano, Gianna Arrigoni Monica Aghemo e David Domenech, l’uomo unico del team).

Dal quarto al sesto, definitivamente nel Gruppo A, sono:  TopOne, Penna, Nessuno, tutti con 76 VP. Settimo, primo degli scalatori, è Miroglio (Kowalski, Bongiovanni, Comella, Buratti). Fantoni e Nunes, nel  team di Lanciano (con  Masoero, Biondo, Delle Cave), sono a 18, ma c’è ancora tempo per emergere.

Una combinazione interessante. Al morto A982, il dichiarante ha Q107543: qual è il gioco di sicurezza per perdere una sola presa? Piccola al morto superando con la carta più bassa qualsiasi cosa messa da Ovest. Paolo e Riccardo – omettendo secondo nome, squadra, e alcune altre parole che meriterebbero di essere dette –  hanno giocato piccola all’asso, concedendo due prese ad ovest, che aveva appena giocato il 6 da  KJ6. Sia Paolo che Riccardo avevano letto Trézel, entrambi conoscevano questo gioco di sicurezza. Ambedue hanno fallito lo slam (si trattava di un contratto di slam). Cos’altro Paolo e Riccardo hanno in comune? Entrambi sono giocatori di scacchi: Paolo è prima categoria, 1820 punti ELO, Riccardo è il master con 2130. Tuttavia, la morale di questa storia forse non ha nulla a che fare con gli scacchi, ma con un altro fatto: la differenza tra un campione e un buon giocatore è che il primo fa sempre quello che sa, mentre il secondo a volte non lo fa. Paolo e Riccardo non sono campioni.

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Paolo Enrico Garrisi

8/12/2012

Si ringrazia la Signora Alessandra Urso (HN Milanofiori) per la cortese collaborazione.

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2 Replies to “Torneo Città di Milano 2012 – Primo giorno – Mondi Paralleli”

  1. A proposito del cattivo gioco del colore: Riccardo ha rinunciato all’anonimato; è Riccardo Gueci della squadra Arcuri, presidente del Circolo Palermitano di Bridge “Enzo Riolo”, fondato in gennaio di quest’anno. Il circolo è ancora piccolo, ma loro sperano che diventi grande come il giocatore alla cui memoria l’hanno intitolato.
    Paolo non è stato ancora identificato, ma si dice che sia proprio Enrico Paolo Garrisi di Neapolitan Club, cioè me.

  2. Nonostante confermi ampiamente l’affermazione conclusiva del pezzo di Paolo, almeno per quanto mi riguarda, cosa peraltro abbondantemente dimostrata in licita, visto che nella mano in questione, con la mia gentile compagna mi sono ritrovato a dover giocare un originale slam a SA piuttosto che uno più normale a Fiori, nel mio caso però non dimenticanza del gioco di sicurezza si è trattato (sarebbe stato un errore già sofisticato ☺), ma dell’errata scelta fin della prima carta.
    Ecco il dettagliato resoconto.
    Ricevuto l’attacco 7 di picche, dopo aver ammirato il seguente morto:
    P: AQ8653
    C: KJ8
    Q: //
    F: A982
    Ho utilizzato i primi 10-15 secondi per interagire ‘deliziosamente’ con la mia partner sulla particolare scelta di giocare a Senza Atout piuttosto che a Fiori… avendo in mano:
    P: //
    C: AQ9
    Q: AK109
    F: Q107543
    Poi ho inutilmente per ulteriori 10 secondi immaginato come sarebbe stato probabilmente facile fare lo slam a fiori con un banale gioco di sicurezza delle atout (proprio quello là).
    Quindi finalmente, pur non riuscendo a mantenere il ‘british aplomb’ che occorreva, mi sono prodotto nella seguente brillante (!??) riflessione:
    In assoluto se non fossi smontato in nessun colore, il già citato gioco di sicurezza mi avrebbe garantito anche a SA il contratto, ma purtroppo l’attacco 7 di picche mi mette subito in crisi.
    Analizzo: Se passo la Donna di picche che succede? La realizzazione è teoricamente al 50%. Ma mi chiedo: che probabilità ho che un avversario (che non conosco) contro uno slam attacchi sotto K di picche? Specie dopo la licita (1F-1P-2Q-2C-3F-3P-3S-4S-5C-5S-6Q-6S) dove il dichiarante probabilmente ha mostrato di essere singolo a picche se non addirittura vuoto? O è uno sprovveduto che regala spesso sull’attacco o è un campione che trova l’unica maniera per far pagare o infine è un giocatore normale che tendenzialmente ci attacca circa 1-2 volte su 10 (ossia nel 10-20% dei casi). Come detto non conosco gli avversari e non mi so quindi regolare. Li guardo sott’occhio (cerco di carpire tell involontari, ma niente…). Dalla faccia non mi sembrano alle prime armi ☺ e poi venivano a farsi l’Internazionale di Milano? Che siano campioni? Ma siamo al tavolo mille…ma dai…non credo proprio ☺. Saranno normali penso, ogni tanto bravi altre no. Quindi correggo il 50% e lo riduco al 5-10% (quel 10-20% dei casi dei giocatori normali), e non ne sono felice! Ovviamente in caso di riuscita dell’impasse, contratto mantenuto con il giochetto delle fiori, ma in caso contrario il ritorno picche mi smonta l’Asso e quando passo dalla fiori è un bagno, in zona. Tranne…che il K di fiori non sia secco (nel 25% dei casi, anche se con 2 vuoti scenderei un po’, diciamo al 20%) ed allora ancora si mantiene. In sintesi nel 25-30% dei casi mantengo passando la Donna, anche se rischio di pagare in zona parecchio (almeno 500).
    Analizzo allora la seconda possibilità: Se passo l’Asso che chances ho? Mi rendo conto che è solo quella di beccare uno dei 2 K neri secchi. Quello di picche circa l’1% (ma non ci credo nemmeno lontanamente…), quello di fiori come detto circa il 20-25%. Ma qui in caso negativo cosa rischio? Come prima, se le carte sono messe come ipotizzato poco fa, molto meno (max 200) se il K di picche era in effetti nelle mani dell’attaccante (ma sarei molto seccato certo ☹).
    Insomma ho meno del 10% di differenza fra le due linee, ma con un rischio opposto e doppio in caso infausto.
    Non so bene che fare…sono intanto passati 4-5 minuti, al tavolo si sono assopiti tutti ed io vorrei fuggire di soppiatto, tanto sono scoraggiato. Già mi ronzano nelle orecchie le urla dei miei compagni che ci chiedono perché siamo arrivati a 6SA…
    Ormai in preda allo sconforto, butto alle ortiche ogni altro ragionamento, e d’istinto passo l’Asso.
    Credo sia inutile aggiungere che il K di picche era regolarmente sotto impasse e che il K di fiori come è noto era a sinistra terzo. Il tutto per il meritato sfottò dei convenuti e ora anche dei non ☹.
    PS: Scusa Paolo, ma con tanti Campioni proprio la nostra perla dovevi citare? Almeno lascia l’anonimato…
    Mi sa che la prossima volta che ci vediamo dovremo fare una partitina a Scacchi… 🙂

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