Torneo a Squadre Bridge Rastignano

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Rastignano LogoRastignano è una frazione di Pianoro, piccolo comune nella parte occidentale della Romagna, vicino al confine con l’Emilia. Il torneo fu istituito cinque anni fa; è un evento a squadre che si esaurisce in un solo giorno, e però nella passata edizione ha richiamato la bellezza di 73 squadre. Settantatre è una partecipazione che in Italia è superata solo dal Città di Milano, da Montegrotto e dal Città di Bologna; oltretutto, il 100 per cento delle quote d’iscrizione va in premi, un’altra caratteristica rara in tutto il mondo, non solo in Italia. E ci va gente come Alfredo Versace e Arturo Franco, per esempio.

Il formato del torneo è di sette incontri di otto mani da disputarsi nel pomeriggio e alla sera, con intervallo per la cena.

La cena appunto potrebbe essere un problema, bisogna ammetterlo. Ognuno sa che la Romagna è la terra della migliore cucina del mondo – dolenti per la parisienne cuisine, ma Pellegrino Artusi era di qui – così chiunque ambisca alla vittoria deve andare cauto col mangiare per non dover poi subire la compressione dalla sua stessa cintura. La giusta misura è di prendere poco di tutto, anche perché è comunque importante, quando si è al tavolo in Romagna (tavolo in cui si mangia), gustare tutto e non arrivare alla pienezza troppo presto.

In Romagna nacque Giovanni Pascoli (1855-1912), uno dei più grandi poeti italiani:

“C’è qualcosa di nuovo oggi nel sole,

anzi d’antico…”

Così inizia la commovente poesia “L’Aquilone”, che raccomandiamo di leggere anche in inglese, se possibile, nella bella traduzione del poeta irlandese Seamus Heaney, premio Nobel nel 1995.

Bisogna sapere che Pascoli ebbe sempre stretto rapporto con la terra in cui viveva e con la sua gente, e talvolta si recava a cenare in osteria e poi giocare una partita a carte con gli amici. Un popolare gioco di carte della Romagna, quindi verosimilmente giocato anche dal Poeta, era ed ancora è la “Maraffa”, gioco per due coppie con mazzo di quaranta carte; ma si può fare anche in due, tre o cinque. Contano i valori delle carte nella presa, non la presa in sé stessa; però le sue regole sono quasi le stesse del whist, con l’obbligo di rispondere nel colore, la facoltà di tagliare quando vuoti, e anche la possibilità di segnare gli onori: chi detiene la sequenza 3-2-asso – quella che a tressette viene chiamata “napoletana” – vince tre punti, ma solo se è in atout. L’atout è scelto dal giocatore a sinistra del distributore, che lo fa dopo aver visto le sue carte; nell’antico whist si decideva casualmente, scoprendo l’ultima carta del distributore. Oltre ciò – adesso stiamo parlando delle origini del bridge – le varianti a tre e quattro giocatori possono essere attuate col morto, un carattere del Bridge-Whist.

Vincitrice del 2012 – siamo tornati al bridge di oggi – è stata la squadra della Federazione Italiana, con lo stesso presidente Gianni Medugno quale capitano giocatore (Medugno, Rinaldi, Venier, Tanini).

Noi non vi possiamo assicurare che la Maraffa sia veramente giocata a Rastignano, in quanto è più diffusa nella parte sud-orientale della regione, dove Pascoli nacque; cionondimeno il luogo, la compagnia, la cucina, e il bridge puro che vi verrà giocato meritano il viaggio.

La prossima edizione del Torneo a Squadre di Rastignano è fissata per il 7 settembre 2013. Non vi sono limitazioni per i giocatori stranieri.

Maggiori info e dettagli sul sito ufficiale: clicca qui >>

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Paolo Enrico Garrisi

[Ringraziamo il signor Maurizio Sintini, dell’Osteria Pub Maraffa di Cesenatico, che ci ha cortesemente dato informazioni sul gioco della Maraffa.]

11/02/2013

 

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