Silvio Sbarigia: Quello che penso delle selezioni in Italia

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Quest’anno la Federazione italiana ha indetto le selezioni per gli World Mind Sports Game (ex-Olimpiadi). E’ un fatto nuovo. Prima di adesso, le selezioni per la Nazionale Open in Italia erano state indette solo due volte: per le Olimpiadi di Montecarlo del 1976 e prima per la Bermuda Bowl di Stoccolma del 1970. E’ mia opinione che le selezioni in italia sono assolutamente inutili per la categoria Open, ragionevoli per la categoria Women ma a determinate condizioni, dannose per la categoria Seniores.

Categoria Open. In Italia vi sono teoricamente 4 coppie di livello mondiale, concretamente solo 3 dal momento che Nunes-Fantoni hanno per ora deciso di andare a giocare per Monaco. Le nostre tre migliori coppie sono oggi composte da 4 giocatori del team Lavazza (Bocchi-Madala Sementa-Duboin) più Lauria-Versace. Come è noto la squadra Lavazza ha vinto le selezioni e presumibilmente chiamerà anche Lauria e Versace a completare la terna delle coppie che ci rappresenteranno. Ritengo questa possibilità non solo ragionevole ma anche auspicabile per il bene della nostra nazionale.

In Italia abbiamo tre coppie il cui livello è abissalmente superiore rispetto a tutti le altre. Le tre coppie di cui parlo hanno per titoli, classe e curriculum assolutamente diritto a rappresentare l’Italia in questa prestigiosa manifestazione. Fare le selezioni nella categoria open è una perdita di tempo e soldi. Mi sembra solo un’operazione di propaganda atta a strizzare l’occhio alle velleità del bridgista medio. Le selezioni sono ragionevoli in quelle nazioni che hanno almeno 5 o 6 coppie di pari livello come accade per esempio negli Stati Uniti, in Francia o in Polonia. Quando il valore delle coppie praticamente si equivale le selezioni diventano obbligatorie.

Categoria Women. In questa categoria abbiamo in Italia almeno 5 o 6 coppie di pari livello pertanto la selezione è ragionevole. Tuttavia dovrebbe essere una selezione ristretta a 2 o 4 squadre come avviene in Francia. La partecipazione alle selezioni deve comunque essere limitata a giocatrici che hanno titoli, meriti e comprovate abilità tecniche per partecipare a competizioni di alto livello internazionale. Altrimenti anche qua ricadiamo in un’inutile perdita di soldi e di tempo. Le selezioni di quest’anno hanno visto arrivare in finale, infatti, le due più forti squadre italiane, come era ampiamente prevedibile. Anche qua mi è sembrata un’azione di mera propaganda.

Categoria Seniores. In questa categoria la situazione abbastanza complessa. I nostri più forti giocatori sono sparpagliati in squadre diverse con sponsor diversi, pertanto la squadra che vince non raggruppa mai le 3 coppie più forti. Spesso la squadra che esce dalle selezioni ha anche l’handicap di uno sponsor giocatore di livello non adeguato: lo sponsor, dovendo giocare obbligatoriamente una serie di boards, inevitabilmente porta risultati negativi. La composizione di una rappresentativa seniores è comunque problematica di per sè poichè i giocatori non sono più giovanissimi e possono insorgere e problemi di salute o tenuta fisica dovuti all’età. Spesso nei Seniores la squadra che vince le selezioni non è la migliore possibile ma la meno peggio…

L’ideale qua sarebbe una selezione riservata a due squadre composte da soli 4 giocatori, in modo che la squadra vincitrice possa poi aggregare la miglior coppia dell’altra squadra. Questo sistema cosidetto ‘misto’ venne applicato nel 1976 quando la squadra Campione d’Europa 1975 (Sbarigia-Mosca Franco-Garozzo) incontrò in un match di 120 board la squadra dello sponsor Burgay con De Falco e Forquet-Belladonna. La terna che uscì da quella selezione dimostrò sul campo la sua forza arrivando seconda alle Olimpiadi di quell’anno a Montecarlo.

Ovviamente non posso che incrociare le dita per tutte le nostre squadre. Sono convinto che negli Open arriveremo sul podio. Per quanto riguarda la categoria Women ritengo che la squadra che ha vinto le selezioni meriti di rappresentarci e che sia in questo momento la formazione italiana femminile più solida e comunque di maggiore esperienza in campo internazionale.

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Silvio Sbarigia

12/03/2012

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