Master Point Press Libro dell’anno 2014: Candidature

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Master Point Press

Nell’editoria dei libri di bridge alcune annate sono più fertili di altre. Quest’anno, per esempio, abbiamo una pletora di grandi opere dei migliori scrittori di bridge nel mondo. Perciò la competizione per il premio Libro dell’Anno della Master Point Press sarà serrata: tre degli autori (Mark Horton, Roy Hughes e Julian Pottage), hanno già vinto il premio in passato, e ci sono sette libri nella lista dei candidati, il numero più alto mai avuto. In altri anni sarebbero indubbiamente riusciti ad entrare in lista almeno due dei libri esclusi quest’anno. Questi sono i candidati…

 

BourkeArt of Declarer Play (L’arte di giocare col morto) – Tim Bourke & Justin Corfield. Il primo dei due autori è ovviamente familiare ai membri della International Bridge Press Association (IBPA), in quanto ne è il guru dei servizi editoriali da undici anni. Inoltre, Bourke tiene rubriche di problemi per i bollettini giornalieri dei più grandi tornei australiani, come il Canberra Festival e il Gold Coast Congress. Non c’è dubbio che ha l’occhio per il problema, e ha archivi ricchi di materiale. L’ Art of Declarer Play verte su come trattare contratti non ovvi. Questo libro è per giocatori che già hanno una buona presa sulle tecniche avanzate di gioco col morto, blocco e sblocco, giochi di eliminazione e compressioni. Bourke e Corfield mostrano cosa succede nella mente dell’esperto, spiegando come prevedere la distribuzione, come usare la logica per dedurre le mani nascoste, come ascoltare le carte, e molti altri modi per realizzare contratti “impossibili”.

 

HortonThe Rabbi’s Rules (Le regole del Rabbino) – Mark Horton & Eric Kokish. Il rabbino del titolo è Leonard Helman di Santa Fe, New Mexico, un grande appassionato di bridge che ci ha lasciato l’anno scorso. Le regole del rabbino, non di Helman, sono del kibitzer Milton Shattner di New York, che si è guadagnato il suo soprannome “il Rabbino” appunto pontificando dall’angolo. Tra le altre sue perle c’è: “Se il re è secco, gioca l’asso”. Horton ha costituito una coppia trans-atlantica con Helman (un rabbino autentico), per molti anni, e le loro avventure, al tavolo e lontano da esso, formano le basi del libro. Horton è stato assistito nella sua opera da uno dei migliori scrittori di bridge del mondo, che però non ha mai scritto un suo proprio libro (non contando il Libro dei Campionati Mondiali, cui ha collaborato e di cui ha scritto estese parti per molti anni): Eric Kokish. Il libro è sottointitolato “Tips and Tricks to Improve Your Bridge Game” (“Suggerimenti e accorgimenti per migliorare il vostro gioco”), così non è semplicemente solo un libro di storie del bridge. Alcuni dei suggerimenti sono più seri di altri: per esempio, la Variante Helman stabilisce che i resti di un colore di sette carte si dividono 3-3 nel pomeriggio e 4-2 al mattino.

 

HughesFurther Adventures at the Bridge Table (Altre avventure al tavolo di bridge) – Roy Hughes. Questo è il quinto libro di Hughes. Tutti e cinque sono stati candidati come Libro dell’Anno e due hanno vinto; un terzo è arrivato secondo di poco. Lui è quanto di più vicino abbiamo ad un Mister Automatico nella produzione di brillanti libri di bridge. Il testo conduce il lettore ulteriormente in avanti nelle vie già percorse da “Carta per Carta“. Hughes presenta interessanti problemi su difesa e gioco col morto e li sviluppa con analisi complete ma date con tocco leggero e occasionali spassose diversioni. Sami Kehela dice: “Penso che sia giusto dire che qui ci sarà qualcosa d’interessante per chiunque sia interessato al gioco della carta, per coloro che desiderano migliorare come per quelli che vogliono solo divertirsi.”

 

PottageWhy You Still Lose at Bridge (Perché voi ancora perdete a Bridge) – Julian PottagePottage è un altro degli scrittori attuali che ha prodotto un numero impressionante di libri eccezionali e ha vinto due volte il premio Libro dell’Anno. Alcuni anni fa scrisse un libro intitolato Back Through the Pack, un seguito del classico di Darvas e Hart del 1957. Adesso ha fatto un’operazione analoga sul capolavoro di S. J. (Skid) Simon, “Why You Lose at Bridge”, del 1940. Ci voleva sangue freddo e sicurezza delle proprie capacità per tentare una simile opera, e il risultato di Pottage ha giustificato il rischio. Il lavoro originale di Simon dava consigli al giocatore che volesse migliorarsi mediante la raffigurazione di caratteri tipici come Totò Frivolo, L’Esperto Sfortunato, e la Signora Brambilla. In questo seguito, Pottage usa lo stesso approccio per illustrare i comuni errori del moderno giocatore di circolo, come descrivere male la propria distribuzione, sopravvalutare la propria mano, dichiarare lo slam sbagliato, giocare un sistema difettoso, dare segnali sbagliati, fare l’attacco perdente, e molti altri.

 

RigalMore Breaking the Rules: Second Hand Play (Di più sul rompere le regole: il gioco del secondo di mano) – Barry Rigal & Josh Donn. Barry Rigal è una figura conosciuta in tutto il mondo del bridge, anche come autore di bollettini di torneo, commentatore in VuGraph, giocatore e scrittore. Ha raccomandato di “rompere le regole” nel suo primo libro della serie, oltre che in molti articoli sull’argomento pubblicati nella rivista britannica Bridge Magazine. Il collaboratore di Rigal è un campione junior americano. Il lavoro attuale va oltre le regole di base che, in un vuoto, fornivano utili consigli ai giocatori. Questo è per il giocatore medio-avanzato, e tratta esclusivamente del gioco del secondo di mano, sia esso il dichiarante o difensore.

 

ShoesBridge on a Shoestring (Bridge in una stringa da scarpe) – Michael Schoenborn. [Il titolo è un gioco di parole su “shoe”, radice del nome dell’autore, che in inglese significa “scarpa”. NdT]. Trent’anni fa, Michael Schoenborn scrisse una serie di brillanti articoli per The Kibitzer, la rivista di bridge dell’Ontario. Quando gli fu chiesto di scrivere un libro sul suo tema, gli straordinari e spassosi caratteri ed episodi al club di bridge locale, promise di farlo. Uomo di parola, ecco il libro promesso, trent’anni dopo: un racconto, sottilmente velato in finzione narrativa, delle proprie esperienze di giovane giocatore di Toronto negli anni ’60 e ’70. Dopo una comparsa alla Bermuda Bowl nel 1987, Schoenborn entrò in semi ritiro per dedicarsi alla sua giovane famiglia e all’allora in sboccio carriera legale, ma riemergendo nel nuovo millennio come una formidabile presenza nella scena del bridge canadese senior.

 

ThompsonHow to Be a Lucky Player (Come essere un giocatore fortunato) – Matthew Thomson. Matthew Thomson è uno dei maggiori giocatori australiani. È una premessa dello stesso Thomson che i migliori giocatori sono fortunati, e non è una coincidenza. Voi potete diventare giocatori “più bravi” migliorando il vostro sistema licitativo e la vostra tecnica di gioco difensivo e col morto. Tuttavia, questo non farà di voi un giocatore fortunato. In questo libro, illustrato con mani realmente giocate, Thomson mostra come divenire un giocatore fortunato. I giocatori fortunati valutano il loro potenziale di fare prese, riconoscono e afferrano al volo le loro opportunità, e massimizzano i loro risultati in tutte le possibili distribuzioni delle carte. Loro sanno come valutare il potenziale di una mano di bridge, e quindi come applicare la valutazione alla licita ed al gioco.

 

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Bollettino IBPA (International Bridge Press Association)  N. 592 Maggio 2014

(Edizione italiana a cura di Neapolitan Club)

 

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