Il libro di dicembre (by Turbin)

Romanet

 Tutto il Bridge di Bertrand Romanet

Talvolta, soprattutto in contratti parziali, e soprattutto a NT, al calare del morto si presenta una situazione a dir poco sconsolante: il colore “di sviluppo” è una 4-2 (la 4-3 è fatta di cartine, meglio non toccarla), e non c’è un palo che abbia due onori contigui.

Dovremo dare spesso la mano agli avversari, questo è evidente, ma quando? E come? Non sappiamo che pesci pigliare; vorremmo deporre le carte, poggiare i gomiti sul tavolo, prendere la testa tra le mani e singhiozzare sommessamente.

Tutto ciò cambia dopo aver letto “Tutto il bridge” di Bertrand Romanet. Quella che prima ci appariva una giungla infida, irta d’insidie, diviene un percorso eccitante, una sfida che possiamo affrontare. Forse perderemo questa sfida, ma adesso siamo preparati al cimento.

 Nota: prima di questo libro, si consiglia di leggere il primo volume de’ “I quaderni del Bridge”, di Roger Trezel.

Bertrand Romanet, Tutto il Bridge, Mursia 1966 (pagine 289)

 

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