Monaco ospita il Cavendish Invitational 2012

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Era il 1975 quando il Cavendish Club di New York diede il via alla prima edizione del cosiddetto “Cavendish Invitational Pairs”. In pochi anni, il trofeo divenne l’evento a coppie più importante del mondo. Nel 1991 il Cavendish Club cessò l’attività, ma il torneo sopravvisse, fu solo trasferito a Las Vegas (Nevada), grazie alla WBP (World Bridge Productions, una società di Bob Hamman, Roy Welland, Bill Rosenbaum e Bob Blanchard).

Prima del Cavendish Invitational Pairs c’è un’asta sulle coppie partecipanti, un’asta condotta nel modo “Calcutta”; chi pensa che una coppia possa vincere, può “comprarla”, ma in competizione con gli altri. Il totale dell’asta sarà diviso tra i “compratori” in percentuali predefinite, dipendenti dalla posizione raggiunta dalla coppia su cui si era puntato (o dalle coppie: in un’asta del tipo Calcutta conviene puntare su diversi concorrenti).

Secondo un accordo tra La Federazione Monegasca di Bridge (FMB) e la World Bridge Productions (WBP), l’edizione 2012 del Cavendish viene ospitata dal Principato di Monaco: il torneo si svolge dal 15 al 19 ottobre 2012.

In passato il Cavendish si è sempre giocato nella settimana della Festa della Mamma, che si celebra, negli USA e in Italia, nella seconda domenica di maggio.

Non è stato possibile mantenere la data prevista di maggio, poichè in quel periodo si svolgono le selezioni per la nazionale open negli Stati Uniti e a Monaco si tengono altri importanti eventi sportivi internazionali, primo fra tutti la Formula 1. Inoltre la collocazione nella metà di ottobre è stata scelta per collegare il Cavendish all’annuale Torneo Internazionale a Squadre di Monaco che si è giocato dal 12 al 14 ottobre 2012.

Il “Monaco Cavendish” rispetta la struttura originaria del “Las Vegas Cavendish”, con un torneo a squadre di due giorni  (15-16 ottobre), ed a seguire il Torneo a coppie (17-19 ottobre). Tuttavia, vi sono alcuni piccoli cambiamenti, come una diminuzione del livello minimo d’asta (5.000 euro).

La volontà comune della Federazione Monegasca e della World Bridge Production, se questa prima edizione avrà successo, è quella di organizzare il Cavendish a Las Vegas negli anni dispari ed a Monaco in quelli pari.

Il Presidente della Federazione monegasca di bridge, Jean-Charles Allavena,  intervistato durante gli europei di Dublino aveva così spiegato: “Il mio accordo con Pierre Zimmermann riguarda  la partecipazione della sua squadra nei grandi campionati e include anche molte altre cose. Organizzare nuovi tornei a Monaco è una di queste (non la sola, ad esempio a Poznań l’anno scorso, a parte la squadra di Pierre, una squadra composta da giocatori storici di Monaco e una coppia ingaggiata da Pierre -Bompis-Quantin- ha conquistato il bronzo). Il primo evento organizzato è stato lo scorso ottobre, la prima edizione della “Coppa Principe Alberto II”, un torneo a inviti a squadre, che è stato un successo, con presenza del Principe Alberto durante la cerimonia di apertura. Avevamo in mente di organizzare un grande torneo a coppie, sul modello del Cavendish, ma durante la Coppa Principe Alberto II,  Roy Welland, che fa parte del comitato organizzativo del Cavendish mi ha detto “Ma perché non facciamo qui il Cavendish?”. Quando è tornato negli Stati Uniti ha presentato l’idea al comitato che ha accettato subito, e così abbiamo iniziato a lavorare con grande entusiasmo. E’ chiaro che l’entusiasmo sia condiviso anche dalla parte statunitense, soprattutto da Bob Hamman e Donna Compton, con cui lavoriamo sodo. Sono consapevoli del fatto che il Cavendish è in difficoltà per molti motivi. Perciò l’idea di farlo una volta a Monaco e una volta a Las Vegas sembra un’opportunità di rinnovamento. Sperano che molti giocatori europei che non hanno giocato a Las Vegas di recente si presentino, e per questo Monaco potrà essere un successo. D’altra parte dobbiamo convincere gli sponsor e giocatori americani a venire a Monaco, e Bob e Donna si impegneranno su questo fronte. Questa frase si usa forse troppo frequentemente, ma credo che siamo in una situazione “win-win”(reciproco vantaggio, n.d.E), e sono sicuro che ad ottobre il torneo a Monaco avrà grande successo”. [leggi intervista completa »]

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15/10/2012

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