Lille 2012 – Giochi Mondiali di Bridge: La vittoria della Svezia

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L’Associazione Internazionale Sport della Mente (International Mind Sport Association, IMSA) organizza ogni quattro anni i Campionati Mondiali (World Mind Sport Games, WMSG), che comprendono cinque discipline: Scacchi, Scacchi Cinesi (Xiangqi), Dama, Go e Bridge, e speriamo che presto anche il Backgammon entri tra gli altri. La prima edizione dei Giochi si è tenuta a Beijing nel 2008; ora tocca all’Europa, nella città francese di Lille. I Campionati di Bridge consistono di quattro serie: Open, Signore, Seniores e Transnational Misti. Nelle prime tre serie è ammessa una sola squadra per nazione, e questo in pratica significa che gli Usa possono presentare una sola squadra invece che due come d’uso alla Bermuda Bowl; i Transnazionali Misti invece sono completamente aperti a tutte le squadre di tutte le nazioni, con la sola condizione che le coppie debbano essere sempre miste (un uomo e una donna).

L’Open aveva sessantaquattro squadre iscritte, divise in quattro gruppi con incontri di sedici mani. Le migliori quattro di ogni gruppo si qualificavano per la fase ad eliminazione diretta: ottavi di finale, quarti, semifinali, finali per primo e terzo posto. Queste regole erano le stesse per Seniores e Signore.

Nella serie Seniores c’erano trentaquattro squadre in due gruppi, così si sono qualificate le migliori otto di ciascun gruppo. Gli italiani (Giampiero Battistoni, Eugenio Bertolucci, Giampiero Bettinetti, Michele Ferrara, Leonardo Marino, Giuse Massaroli) hanno raggiunto il quarto posto; negli ottavi hanno battuto Israele (147-111), ma dopo hanno perso contro la Francia. Nelle semifinali gli Usa (Neil Chambers Lew Finkel Stephen Landen Sam Lev John Schermer Richard Schwartz Phillip Alder) e l’Ungheria prevalevano rispettivamente su Francia (156-133) e Svezia (201-184). L’Ungheria vinceva la finale sugli Usa (247-166) con questi campioni: Gyorgy Barany, Miklos Dumbovich, Mihaly Kovacs, Peter Magyar, Geza Szappanos, Gyorgy Barany, coach Beatrix Nagy.

La Francia si è piazzata terza battendo la Svezia 224-149.

Nella serie Signore c’erano quarantatre squadre in tre gruppi; si qualificavano le prime cinque di ogni gruppo e la sesta meglio piazzata in Victory Points (VP). Le italiane si sono classificate quinte, accedendo agli ottavi, dove però perdevano contro una forte Olanda. Deve essere detto che nelle qualificazioni l’Italia ha battuto tutt’e tre le prime classificate: Svezia, Brasile e Cina. Il campionato delle nostre signore non ha fruttato molto, qui, ma almeno hanno mostrato il dovuto ardimento: Caterina Ferlazzo, Gabriella Manara, Cristina Golin, Gabriella Olivieri, Annalisa Rosetta, Marilina Vanuzzi, Dano De Falco coach.

Dunque la Francia (Catherine Vives, Carole Puillet, Rokia Poizat, Elisabeth Hugon, Sophie Dauvergne, Veronique Bessis) batteva l’Olanda nei quarti, ma, orfana della grande Catherine Saul D’Ovidio, doveva poi inchinarsi davanti alla Polonia (Cathy Baldysz, Ewa Banaszkiewicz, Katarzyna Dufrat, Danuta Kazmucha, Natalia Sakowska, Justyna Zmuda), la quale a sua volta veniva battuta dalla Russia (Svetlana Chubarova, Victoria Gromova, Anna Gulevich, Elena Khonichev, Tatiana Ponomareva, Olga Vorobeychikova). Le regine europee – cioè l’Inghilterra – mettevano d’accordo tutte le altre concludendo con un sonoro sulla Russia: 209-140: Sally Brock Susan Stockdale, Fiona Brown, Heather Dhondy, Nevena Senior, Nicola Smith, Jeremy Dhondy (npc), David Burn coach.

Il Transnazionale Misto è iniziato dopo la fase eliminatoria delle alter tre serie, permettendo così a quanti più possible di parteciparvi. Anche lì c’era una fase in gironi ed una ad eliminazione diretta, ma i match preliminari erano su 10 mani, non su 16. Hanno raggiunto le semifinali il Canada (Judith e Nicholas Gartaganis, Daniel Korbel, Darren e Hazel Wolpert, Linda Wynston), che hanno battuto 110-69 in tre segmenti la Cina di Saic Red (Jianming Dai, Mao Yuan Hu, Yi Qian Liu, Liping e Wen Fei Wang, Zejun Zhuang, Longgen Cai), e Milner, vincitrice per 77-66 su Yeh Bros (Dawei Chen, Japan; Jjuei-Yu Shih, Chen Yeh, Shu-Ping, Yeh Tong, Cina Taipei; Kyoko Shimamura, Giappone; Ping Wang, Yalan Zhang, Cina). In finale, Milner vince contro il Canada per 179,3 a 159 in cinque segmenti. Questi sono i Campioni del Transnazionale Misto: Petra Hamman, Hemant Lall, Reese Milner, Jacek Pszczola, Usa; Meike Wortel, Olanda. E Gabriella Olivieri, Italia: brava Gabriella, tutti bravi!

Nell’Open l’Italia (Bocchi, Madala, Sementa, Duboin, Versace, Zaleski) si prendeva una facile vittoria nel suo gruppo; quindi superava la Turchia, ma nei quarti la passeggiata si arrestava davanti al muro polacco. Solo un imp ha diviso l’Italia dalla vittoria, così non è detto che non l’avesse meritata, ma quando veniamo a parlare della sfortuna l’unica cosa da dire è che eravamo una squadra orfana: avevamo lasciato a casa uno dei più grandi giocatori viventi, Lorenzo Lauria, e questo è il punto, non altri.

L’altra squadra sotto le luci della ribalta, Monaco (Fulvio Fantoni, Claudio Nunes, Pierre Zimmermann, Franck Multon, Geir Helgemo, Thor Helness, Krzysztof Martens, Jean Charles Allavena) ha ostinatamente cercato di farsi eliminare tre volte prima della finale. Il primo tentativo è stato negli ottavi contro il Canada: -15 al penultimo segmento, +58 nell’ultimo; avendo fallito, hanno di nuovo bravamente riprovato nei quarti contro l’Olanda: -14 al penultimo segmento, ma +45 nell’ultimo. Ma non si sono scoraggiati per così poco: mantenendo alta la fronte nonostante la frustrazione, finalmente hanno raggiunto l’obiettivo contro la Svezia: -15 al penultimo, -24 nell’ultimo segmento. Così la Svezia, un Paese di grandi tradizioni ma poco presente ad alto livello negli ultimi anni, ha raggiunto la finale nella quale ha poi surclassato la Polonia: 342-188!

Questi sono i campioni svedesi: Krister Ahlesved, Peter Bertheau, Per-Ola Cullin, Fredrik Nystrom, Jonas Petersson, Johan Upmark, Mats Axdorph, Jan Lagerman.

 

La mano: Gioco di Esplorazione

 

 

Negli ottavi, incontro Canada-Monaco, Daniel Miles e Claudio Nunes erano Dichiaranti in questo 3NT. Attacco picche in ambedue i tavoli.

Come solito, contiamo le prese: due picche, una cuori, una fiori. Servono perciò cinque prese a quadri, oppure quattro a quadri e due a cuori, cioè impasse al re di cuori. Quale colore deve essere tentato per primo? Miles ha giocato quadri direttamente con l’asso, prendendo il re secco, mentre Nunes ha scelto cuori, la giusta via.

Come puntualizzato dal commentatore di BBO, il campione americano Barnet Shenkin, questa mano presenta un problema di “Gioco di Esplorazione”, cioè il modo di giocare un colore dipende da come ne è messo un altro, che quindi deve essere testato per primo.

Ci sono due modi di giocare le quadri: se il Dichiarante deve realizzare tutt’e cinque le prese, deve partire di piccola verso la donna, sperando nel re secondo e sotto impasse. Se, al contrario, può permettersi di cedere una quadri – ma non due – deve prima battere l’asso per evitare che il re secco fuori impasse catturi la donna: si tratta di un comune gioco di sicurezza del genere ben descritto da Roger Trezel nel primo volume dei “Quaderni del Bridge”. Il movimento delle quadri perciò dipende dalla riuscita o dal fallimento dell’impasse a cuori, che quindi deve essere fatto per primo, come correttamente eseguito da Nunes.

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Paolo Enrico Garrisi

23/08/2012

 

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