L’Affaire Nowosadzki

Nowosadzki-MichalIl polacco Michał Nowosadzki è uno dei più forti giocatori del mondo. Non ha ancora 40 anni ma il suo palmarès è già straordinario: due titoli mondiali (Bermuda Bowl 2015 e 2019) una Reisinger (2018) e due Spingold (2013 e 2019) per citare solo i successi più prestigiosi.

Qualche giorno fa ha confessato di aver barato: si è dichiarato colpevole di self-kibitzing durante i tornei internazionali disputati online, ovvero entrava al tavolo come angolista anonimo con il suo cellulare e guardava tutte le carte.

Ha reso la sua confessione con una lettera aperta pubblicata su Bridge Winners il 13 luglio scorso: “E’ accaduto la prima volta a marzo… la bambina piangeva…. il cane abbaiava…ero stanco”. Poi non è riuscito più a smettere “Ad un certo punto divenne una droga ed io ero drogato”. Alla fine il ravvedimento e la confessione: “Mi sono fermato un mese fa e oggi non riesco più a sopportare il peso “.

Il 17 luglio è stato licenziato da Bridge.24. Questo il comunicato della Fondazione:

A seguito della riunione del 17 luglio 2020, il Consiglio della Fondazione Bridge24.pl delibera quanto segue:

1. La Fondazione sostiene il principio di tolleranza zero sia dal vivo che online.

2. Siamo estremamente sorpresi e delusi nello scoprire che un giocatore della Fondazione ha imbrogliato online.

3. Il Consiglio della Fondazione ha deciso di risolvere il contratto con il sig. Michał Nowosadzki.

Nello stesso giorno la Federazione Polacca l’ha rimosso dalla nazionale open con uno scarno comunicato:

“In base art. 5 del Regolamento dei giocatori rappresentativi, il Consiglio della Federazione Polacca ha rimosso Michał Nowosadzki dalla squadra nazionale polacca. La votazione è stata segreta e vi hanno partecipato sette membri del Consiglio. La decisione è stata deliberata all’unanimità”.

 

Il 20 luglio è intervenuta anche la World Bridge Federation con una dichiarazione del Comitatato Direttivo firmata dal Presidente Gianarrigo Rona:

Il Comitato Direttivo della WBF ha preso atto della confessione fatta da Michal Nowosadzki, con la quale ha confessato di aver barato durante i tornei online degli ultimi tre mesi e, pur sottolineando il fatto che le competizioni di bridge online organizzate da gruppi privati non hanno relazione con la WBF e la sua organizzazione, all’unanimità il Comitato Direttivo:

1. ribadisce la sua forte repulsione, il deciso rifiuto e la ferma condanna di questo tipo di comportamento aberrante e inaccettabile che, ovunque e in qualsiasi momento, provoca grande danno al bridge e minaccia la sua credibilità;

2. ribadisce il suo pieno sostegno ai giocatori nella lotta contro il cheatinge ed i comportamenti scorretti, adottando tutte le misure necessarie per prevenire e reprimere tali azioni;

3. osserva che la partecipazione agli eventi WBF è soggetta all’approvazione del Credentials Comittee, che considera attentamente tutte le richieste presentate relative ai giocatori coinvolti in casi sospetti, ovunque e ogni volta che si sono verificati.

 

Non è la prima volta che la Federazione Polacca si trova a fronteggiare problematiche relative al cheating. Lo scandalo scoppiò in occasione della Bermuda Bowl del 2015 quando il Credentials Comittee della WBF ritirò l’invito alla coppia Balicki -Żmudzinski.

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