La WBF cambia il sistema dei punteggi (Victory Points)

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 Nel gennaio di quest’anno la WBF ha nominato un comitato addetto ai punteggi. Tale comitato è stato presieduto da Ernesto d’Orsi (Brasile) e dal suo vice Max Bavin (UK). Gli altri membri del comitato sono Henry Berthe (USA), Bart Bramley (USA), Peter Buchen (Aus) e Maurizio Di Sacco (IT). Dopo profonda e lunga riflessione il comitato ha proposto – e l’esecutivo WBF ha accettato – le seguenti modifiche:

  1. L’adozione di una scala VP a 20 punti con le caratteristiche seguenti:
  • La scala è continua e usa i decimali fino alla seconda cifra
  • Ogni differenza in IMP (soggetta a limite) si traduce in un punteggio VP
  • Ogni IMP in più per il vincitore non vale di più del precedente
  • Il margine del cappotto nella nuova scala equivale a 25-2 nella vecchia. Chi perde non prende meno VP quando la differenza di IMP è superiore al margine del cappotto.

 

  1. Si invita ad adottare il nuovo punteggio VP nei prossimi campionati mondiali (giovanili inclusi) e la WBF lo renderà noto alle NBO entro la fine del 2012.
  2. Il comitato preparerà nuove scale discrete (in numeri interi) che le NBO possono usare per agevolare il passaggio dal vecchio punteggio al nuovo.
  3. Sul sito della WBF (www.worldbridge.org), il comitato pubblicherà le scale continue e discrete per i numeri di board più diffusi e le istruzioni su come stabilire il numero di VP per tutti gli altri numeri. Sul sito gli utenti potranno anche inserire il numero di mani e la scala desiderata per leggere, stampare o scaricare il risultato.
  4. In futuro il comitato si occuperà dei punteggi cumulativi (“aggregate”), la scala IMP e i Match Point, non necessariamente con lo scopo di suggerire modifiche.

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10/09/2012

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One Reply to “La WBF cambia il sistema dei punteggi (Victory Points)”

  1. Ben fatto. La materia della Scala dei Victory Points fu trattata nel numero di maggio 2010 di Bridge World proprio da Bart Bramley, oggi nel Comitato. Ne parlai su Neapolitan Club in un articolo sulla famosa rivista americana; ecco cosa scrisse Bramley, e il mio commento (il mio articolo era in registro umoristico):

    A pagina tre c’è un lungo articolo di Bart Bramley sulla Bermuda Bowl del 2009. E’ in due parti: in questo numero fino alle semifinali; in giugno racconterà la finale Italia-Usa. Nel suo articolo, Bramley fa una digressione sulla scala dei Victory Points adottata vent’anni fa dalla WBF (World Bridge Federation): la trasformazione da imp a VP non è equilibrata. Lui contesta che “…Si ottiene un risultato migliore vincendo un match di venticinque imp e perdendone uno di cinque piuttosto che vincendone due di dieci. Come può questo essere giusto?”.
    Un momento, prego: fatemi contare. Nel primo caso, +25 e -5, il risultato complessivo sarà 35-25 VP; nell’altro (due vittorie da dieci), il risultato sarà peggiore: 34-26. Questo non può essere giusto. Due vittorie da 10 dicono che la mia squadra è forte; una vittoria da 25 ed una sconfitta da -5 dicono che la mia squadra è forte solo con le schiappe. Devo scrivere immediatamente a Josè Damiani, presidente della WBF, per segnalargli l’errore…

    Paolo Enrico Garrisi

    Leggi articolo per intero:
    http://neapolitanclub.altervista.org/itl/rec/nell%e2%80%99ultimo-numero-di-bridge-world-ho-letto-che%e2%80%a6.html

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