La parola a Ralph Katz (intervista)

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La scorsa domenica (10 giugno 2012) il  campione americano Ralph Katz è stato ospite del Bridge Live Show, il programma trasmesso in diretta da BTCC (BridgeTopics.com Channel), la nuova web tv prodotta da Neapolitan Club e BridgeTopics.com. Ralph Katz, membro del team Nickell, rappresenterà gli Stati Uniti ai prossimi Giochi della Mente (ex – Olimpiadi) che si terranno a Lille (Francia) in agosto. L’intervista è stata condotta da Jan van Cleeff e Laura Cecilia Porro che, come di consueto, ha  raccolto alcune domande proposte dal pubblico. Ne riportiamo qua una sintesi  in traduzione italiana.

Come al solito le nostre interviste cominciano proponendo agli ospiti 5 dilemmi. Ralph, Devi scegliere fra le alternative proposte. Primo dilemma: bridge o commercio?

Bridge, dato che non mi dedico più al commercio. I primi cinque anni in cui mi sono occupato di commercio lo amavo così tanto che non vedevo l’ora di andare a dormire per svegliarmi e ricominciare a lavorare, ma le cose sono cambiate, perché il bridge ed io siamo cambiati. Per cui direi bridge ora, e commercio quindici anni fa.

Spingold o Vanderbilt?

Non ho una vera preferenza, forse la Vanderbilt perché si può vincere un trofeo se si è abbastanza fortunati.

Tra i tuoi compagni più recenti preferisci Nickell o Jacobs?

Mi metti in difficoltà qui. Non posso rispondere, sono entrambi ottimi compagni ed eccellenti giocatori, ma non posso scegliere.

Com’è giocare con Nick Nickell?

E’ fantastico. E’ un ottimo giocatore e compagno, siamo diventati amici, e quest’estate sono tre anni che giochiamo insieme, finora è stata un’ottima esperienza sotto tutti i punti di vista.

Quale coppia preferisci tra queste due:  Versace-Lauria o Brink-Drijver?

Non ho mai giocato in squadra con Brink e Drijver. Queste domande mi mettono in imbarazzo. Ho giocato per molti anni con Versace e Lauria, ed erano incredibili, hanno quasi sempre avuto ottimi risultati, e sono ottimi compagni di squadra. Ma se mi chiedi di iniziare a fare paragoni fra i compagni di squadra facciamo arrabbiare almeno metà dei giocatori.

Contro chi ti spaventa giocare di più?

Non ho paura di nessuna delle due coppie, la mia preoccupazione è di avere una giornata no e giocare male. Mi preoccupano di più le coppie lente. Di solito non ho preferenze su quale avversario devo incontrare. 

Ci sono altre coppie in generale che temi?

No, a parte i partner di Mark Feldman e Barnett Shenkin, perché sai che ci metteranno molto tempo e poi bisogna preoccuparsi delle penalità, ma ci sono così tante coppie brave, se inizi a elencare chi ti fa paura… Tutti giocano bene: hanno giornate sì e giornate no, ma ci sono tanti bravi giocatori.

Gli Stati Uniti possono mandare due squadre alla Bermuda Bowl e Bocchi ha espresso la sua opinione contro questa regola, seguendo il principio “un Paese – una squadra”. La scorsa settimana Chris Willenken ha espresso la sua opinione a favore dell’attuale stato di cose. Cosa ne pensi?

Be’… Bocchi ha diritto alla sua opinione. Gli Stati Uniti hanno moltissimi abitanti e ci sono anche molti giocatori di bridge, non mi puoi convincere a votare per una squadra sola. Forse lo dico per interesse personale, ma sono fortemente a favore dell’avere due squadre. Le Olimpiadi seguono il principio “un Paese – una squadra”:  la Bermuda Bowl è un ottimo torneo, perché cambiare qualcosa?

La tua squadra cambia quest’anno, perché Nickell ha ingaggiato Levin e Weinstein: cosa ne pensi?

E’ triste separarsi da Bob Hamman e Zia Mahmood, Zia è stato mio compagno di squadra in sei degli ultimi otto anni, ma Stevie e Bobby sono una grande coppia e amici miei, quindi non ho niente di cui lamentarmi. Non vedo l’ora di giocare con loro, ma mi mancheranno Bob e Zia.

Qual è la tua previsione sugli Europei che stanno per iniziare?

Gli Italiani hanno sempre una buona squadra, anche Olanda, Norvegia, Polonia, Francia e Israele credo abbiano buone squadre. Non so bene quali siano le squadre quest’anno, quindi sto un po’ tirando a caso. Scusate la mia ignoranza sull’argomento.

Hai iniziato a giocare a 16 anni, come e’ successo?

Per caso sono andato a trovare mio zio un pomeriggio, che stava insegnando a due bambini a giocare a bridge. Mi sono seduto con loro e dopo due settimane ero al club a giocare con loro. Ho giocato a pinnacolo da quando avevo 5 anni, quindi avevo familiarita’ con le carte sin da piccolo. Il bridge e’ difficile, ma almeno sapevo gia’ come giocare e gestire l’atout.

Nella tua famiglia ci sono molti giocatori, quindi non sei stato spinto a giocare, e’ semplicemente capitato?

I miei genitori non giocavano, mia nonna si’, ma molto tempo fa. Nessuno mi ha spinto, mi e’ piaciuto perche’ e’ un gioco fantastico e amo la competizione.

Sei sposato con una campionessa del mondo e tuo figlio e’ “King of bridge” 2006, una famiglia molto ispirata. Cosa fanno ora? Giocano ancora?

Martha gioca ancora, ma non tanto quanto prima; mio figlio non ha giocato per un anno, ha vinto il Mini-Spingold 4 anni fa e ha giocato per i junior un paio di volte, e poi ha passato 18 mesi senza toccare una carta. Non e’ ossessionato dal gioco.

Preferisci insegnare o giocare?

Non mi dispiace insegnare, ma preferisco di gran lunga giocare.

Quali sono le tue possibilità a Lille?

Ci sono molte buone squadre e ci vorra’ un pizzico di fortuna.

Chi sono i tuoi modelli o persone che ti hanno ispirato?

Bobby, e i bravi giocatori con cui e’ facile parlare.

Qual e’ il tuo miglior risultato e la tua peggiore sconfitta?

La Bermuda Bowl in Brasile e’ il miglior risultato, e l’unico campionato del mondo che ho vinto. Si perde molto di piu’ di quanto si vinca, abbiamo perso la Bermuda Bowl a Shangai di 16 IMPs, e questa e’ stata una brutta sconfitta. E’ una domanda difficile, che fa riaffiorare ricordi rimossi.

Tu e Nick vi allenate molto. Che ruolo ha Eric Kokish?

Io e Nick giochiamo una o due volte a settimana su BBO per 2 ore. L’allenatore lavora al sistema e si assicura che abbiamo convenzioni e accordi. Ora il sistema e’ 80 pagine, ma inizialmente era 200. Abbiamo cercato di semplificarlo nell’ultimo anno, specialmente tutte le sequenze che non si usano mai.

Eric e’ un allenatore di successo, e allena squadre che spesso si scontrano. Non c’e’ un conflitto di interessi? E’ un problema per la tua squadra?

No, sono sicuro che molte squadre migliorino perche’ Eric le allena. Abbiamo perso il Rosenblum contro una squadra allenata da lui, ma questo fa parte del gioco: se lui fa migliorare un’altra squadra meglio cosi’, non c’e’ conflitto di interessi.

Eric ama le convenzioni e gli accordi, vero?

Ad Eric piace fare accordi su tutto e il piu’ delle volte questo e’ ottimo:  non abbiamo problemi di memoria, ma non giochiamo quelle sequenze che servono solo una volta ogni 3 o 4 anni.

Che cosa fa l’ACBL per i giovani?

Credo che abbiano un programma per i giovani, forse non cosi’ attivo come in altri paesi.

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BTCC team

15/06/2012

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