John Caruuters: L’affaire Monaco-Auken

Leggi in inglese »

John CarruthersNel bridge ci sono due enti che stilano le regole, la WBF e la commissione leggi della ACBL, e benché ci sia un unico gruppo di regole, la loro interpretazione e applicazione varia da luogo a luogo. Ad esempio, i ricorsi sono accettati nella ACBL, ma scoraggiati dalla WBF. Secondo la WBF, sono consentiti risultati arbitrali “misti”, mentre secondo la ACBL è bianco o nero. Ad esempio, per la WBF un punteggio di 225 per un contratto di 3SA è legale, se l’arbitro decide di assegnare il punteggio per contratto che metà delle volte è realizzato (+400), e metà delle volte va down (-50); invece secondo la ACBL, il punteggio può essere solo o +400 o -50, a seconda dei casi. Se da un lato preferisco l’approccio della ACBL per quanto riguarda i ricorsi, per quanto riguarda i risultati la soluzione WBF è meglio.

Sembra più ragionevole assegnare un risultato in percentuale se la situazione non è netta, e la maggior parte dei ricorsi non lo sono. Durante la partita fra Auken e Monaco, a St. Louis nel torneo Vanderbilt, la decisione presa dal comitato di ricorso è stata controversa e ha determinato il risultato della partita.

L’elemento scatenante è stata un’informazione errata data dal morto Tor Helness al difensore Roy Welland che potrebbe aver influenzato la scelta di Welland della carta d’attacco e la successiva linea difensiva. L’arbitro ha ritenuto valido il risultato di 3SA fatte (+400 per Monaco). I difensori hanno fatto ricorso basandosi sul fatto che Welland avrebbe potuto attaccare diversamente se avesse avuto l’informazione corretta. Nonostante il comitato abbia ritenuto che altri attacchi fossero improbabili, han concesso la validità di altri argomenti, che sembra siano stati tirati fuori durante il pranzo, riguardo l’accuratezza della linea difensiva risultata dalla scorretta spiegazione.

Indipendentemente da quello che ciascuno pensa della decisione, la procedura è, a dir poco, viziata, e, a dirla tutta, sbagliata. Può essere giusto:

(a) dare un punteggio bianco o nero in una situazione piena di sfumature (il comitato ha preso la decisione con 3 voti contro 2 e ci ha messo molto);

(b) autorizzare un argomento venuto fuori solo dopo molte discussioni coi compagni di squadra, ore dopo aver fatto ricorso?

La dichiarazione del comitato di ricorso è interessante: “Nord-Sud potrebbero essersi resi conto solo a pranzo delle implicazioni che l’informazione corretta avrebbe avuto sulla difesa di Sud, ma l’argomento è valido o no da solo”.

La differenza tra le regole (e leggi) non fa bene al gioco e esorto le autorità competenti a trovare un terreno comune, altrimenti ci saranno altre situazioni in cui un ricorso viene vinto in un luogo e perso altrove.

Non sto cercando di eliminare i comitati di ricorso, perché credo che la parte lesa abbia diritto di appellarsi contro un giudizio che ritiene errato. L’analogo in una situazione di vita normale sarebbe lasciare che la polizia decida della colpevolezza o innocenza. Il ricorso serve a proteggere i giocatori, così come il sistema giudiziario, per quanto sgangherato, protegge gli innocenti (in teoria). Nonostante ciò questo ricorso, il più controverso da vari anni a questa parte, verrà certamente strumentalizzato da coloro che vogliono eliminare i ricorsi.

Per chi fosse interessato a rivedere i dettagli del ricorso può consultare il Bollettino ACBL del 9 marzo 2013, p. 14: clicca qui >>

Le dichiarazioni del Presidente della Federazione Monaco Bridge Jean-Charles Allavena: clicca qui >>

La replica di Sabine Auken (partener di Roy Welland): clicca qui >>

 ***

John Carruthers

[Bollettino IBPA – Aprile 2013 – Edizione italiana a cura di Laura Cecilia Porro per Neapolitan Club]

(Visited 161 times, 1 visits today)
Content Protected Using Blog Protector By: PcDrome.