La squadra di John Kranyak (con Gavin Wolpert, Kevin Bathurst, e Kevin Dwyer) ha vinto i Campionati nazionali statunitensi (2013 United States Bridge Championship -USBC) battendo in finale la squadra di Marty Fleisher (con Michael Kamil, Zia Mahmood, Michael Rosenberg, Chip Martel,e Chris Willenken) per 270 a 202.
Con questa vittoria Kranyak conquista il diritto di rappresentare gli Stati Uniti alla Bermuda Bowl 2013 (Campionati del Mondo di Bali) con il titolo di USA1 : poichè la squadra è composta di soli quattro membri, sarà aggiunta un’altra coppia per completare la formazione.
La strada per la vittoria. Negli ottavi di finale Kranyak ha sconfitto Blanchard (Bob Blanchard- Shane Blanchard, Bob Hamman-Justin Lall, John Hurd- Joel Wooldridge) con il largo margine di 76 IMPs,nei quarti di finale ha avuto la meglio su Diamond (Diamond-Platnick, Greco-Hampson ) per 60 IMPs, ed in finale ha vinto su Nickell con un vantaggio di 75 IMPs.
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Insieme ad alcuni amici, Gavin Wolpert ha creato una comunità online per condividere notizie, strumenti, articoli e molti altri argomenti di bridge: Bridgewinners.com. Qui, poche ore dopo la vittoria, Gavin ha scritto queste simpatiche annotazioni:
Sulla vittoria – É surreale che abbiamo vinto… Prima delle semifinali, Greg Humphreys mi ha mando una email per punzecchiarmi su un board in cui ho combinato un pasticcio nei quarti di finale. La mia risposta è stata: “ Sì, è bello sbagliare così e vincere comunque”. Questo è stato una specie di motto della squadra. Possiamo permetterci di fare errori, dobbiamo solo argomentare in favore delle nostre scelte. Sentirmi a mio agio con l’idea di fare errori rende molto più facile giocare bene. In nessuno di noi c’è stata la paura di passare per stupidi: volevamo solo vincere e sapevo che tutti la pensavamo così.
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Sulla partnership con John Kranyac – Kran ed io non ci siamo affatto preparati per questo campionato. Avevamo giocato lo scorso anno e siamo incontrati ai regionali di tanto in tanto. Ogni volta che Kran cercava di aggiungere qualche convennzione in più al sistema prima di una partita, gli dicevo semplicemente: “Se perderemo perché non l’abbiamo esercitata, così sia”. Dopo il torneo ho detto a Kran scherzando: “Non voglio più giocare con te prima della Bermuda Bowl”.
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