Gianluca Gentili ricorda Giovanni Albamonte

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Che brutto sabato… Ho appena saputo che Giovanni Albamonte ci ha lasciato, stamattina attorno alle 3. In questi ultimi anni ha combattuto come un leone, ora è giusto che si riposi. Pensando a lui non mi viene in mente la sua vittoria ai campionati europei juniores del ’92, non mi viene in mente la sua vittoria ai campionati a coppie del 2006 con Riccardino Intonti, non mi vengono in mente tutti i suoi fantastici risultati nel bridge nazionale ed internazionale. Mi viene in mente il suo sorriso da ragazzo molto timido, stampato sul suo viso simpatico 24 ore al giorno; probabilmente ci dormiva con quel sorriso e ora gli resterà per sempre.

Mi viene in mente la sua Fede, un’ombra che non lo ha lasciato mai da solo, e dal cui sguardo verso di lui usciva tutto l’amore del mondo.

Mi viene in mente la sua umiltà, il suo volare sempre basso, sempre pronto ad ascoltare e a dare consigli di bridge, la sua risatina divertita quando magari un giovane principiante gli faceva una domanda assurda. La sua pazienza, la sua calma.

Mi viene in mente quando dalla Sicilia si è trasferito a Milano per lavoro (era un informatico), ed ha iniziato a frequentare i circoli della città, ed al modo in cui tutti, indistintamente tutti, hanno da subito iniziato a volergli bene. Aveva quel qualcosa in più che fa subito scattare un senso di simpatia nel suo raggio d’azione.

E già so con dolore che nei prossimi tempi ci verranno in mente una quantità enorme di ricordi di giovi-alb, il suo nick su BBO.

Vedete, il mondo del bridge è strano, estremizza tutti i lati del nostro carattere; ma nel suo caso l’unica cosa estremizzata era la sua bontà d’animo, la sua allegria sempre composta ma sempre presente.

Personalmente mi sento più povero di ieri. Ma lo siamo un po’ tutti.

Abbraccio idealmente Federica e tutti quelli che gli volevano bene, e la ringrazio per quanto ha fatto per Giovanni.

Ciao mio buon amico…

 Gluck

 

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One Reply to “Gianluca Gentili ricorda Giovanni Albamonte”

  1. Alfredo Versace-Claudio Nunes, Toni Sementa-Federico Primavera, Paolo Pantusa-Giovanni Albomonte: Italia campione d’Europa Juniores 1992. La nazionale per me più bella di sempre perchè pur non essendo più juniores era come se ancora lo fossi, perchè ero con loro ed è come se avessi giocato ogni carta, perchè quando vinci all’ultimo respiro è una cosa meravigliosa e pazzesca. Ben più grande e pazzesco è dover prendere atto che solamente dopo 18 anni e mezzo di tutti quei ragazzi uno già non ci sia più…..Hai smesso per primo ma per ciò che hai affrontato sei stato di gran lunga il più forte di noi sette….Ciao Giovanni

    Valerio

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