Europei 2014: Israele vince l’Open e l’Olanda il Femminile

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isr-danceOpen. La vittoria d’Israele nell’Open, su Monaco e Inghilterra, è giunta imprevista ma non sorprendente; dopotutto la loro forza era conosciuta. La vittoria è arrivata in un finale eccitante. Prima dell’ultimo turno Israele conduceva di 1,5 VP su Monaco; terza era l’Inghilterra, più di tredici VP dalla prima, un abisso. Nell’ultimo turno Israele perdeva contro la Norvegia, ma non era sufficiente per l’Inghilterra: avrebbero dovuto vincere di cinquanta VP, e contro Monaco! Era un’impresa quasi impossibile, ma si sa bene qual è il punto di vista dei britannici su certe faccende: “…Non ci arrenderemo mai!”. A vincere ce l’hanno fatta, ma non di così tanto, così Monaco conservava almeno il secondo posto e l’Inghilterra è arrivata terza.

Israele: Alon Birman, Lotan Fisher, Ilan and Ophir Herbst, Dror Padon, Ron Schwartz, Ron Pachtman (NPC).

Monaco: Fulvio Fantoni, Geir Helgemo, Tor Helness, Franck Multon, Claudio Nunes, Pierre Zimmermann, Jean Charles Allavena (NPC), Krzysztof Martens (coach).

Inghilterra: David Bakhshi, Tony Forrester, David Gold, Jason and Justin Hackett, Andrew Robson, Simon Cope (NPC), Ben Green (coach).

Quarta e quinta giungevano Polonia e Bulgaria; al sesto posto, l’ultimo utile per andare alla Bermuda Bowl del 2015, si piazzava la Germania. La squadra tedesca è stata recentemente rinforzatata da una delle coppie più forti dei nostri tempi: Sabine Auken e Roy Welland. Sabine ha dato molto lustro alla sua patria, ma finora aveva giocato principalmente nella femminile; adesso, con Roy, sta rendendo grande anche la squadra open. Roy Welland è un cittadino americano ma risiede in Germania, di qui il suo diritto ad entrare nella squadra nazionale. Il sesto posto appare deludente per i tedeschi, ma non dovrebbe esserlo ove si pensi che questa squadra è nuova, ancora in crescita.

Una nota amara. A Chennai, nella Bermuda Bowl, mancherà una grande squadra; l’Olanda, arrivata solo undicesima, ha mancato la qualificazione. La squadra era menomata dall’assenza della coppia Brink-Drijver, impegnata nella Chinese League.

L’Italia è arrivata quattordicesima, un disastro prevedibile da diversi mesi, sin da quando la Federazione Italiana ha insensatamente deciso di fare selezioni invece di semplicemente confermare il sestetto che solo tre mesi prima aveva vinto la Bermuda Bowl. Questa tuttavia non è una nota amara; questa è una farsa. La coppia Lorenzo Lauria – Alfredo Versace, nell’Open, ha vinto la classifica butler della fase eliminatoria, ma questo non ha dato all’Italia più del nono posto (su diciotto). La prestazione di Lauria-Versace – e il meraviglioso campionato delle donne – ha appunto dimostrato che gli italiani non meritavano l’umiliazione del Senior e dell’Open, che tutto questo doveva e poteva esserci risparmiato.

orange-goldSquadre Femminili. Qui l’Olanda non è mancata: le olandesi hanno subito preso il comando della classifica (come sono solite fare nei grandi eventi), quindi l’hanno mollato (come sono solite fare nei grandi eventi), ma questa volta c’era la terza parte della storia; sono tornate in testa proprio all’ultimo turno. Seconda è arrivata l’Inghilterra, terza la Francia – ma la Francia non è mai entrata nella battaglia per la vittoria – quarta l’Italia, quinta la Polonia e sesta la Turchia.

Olanda: Carla Arnolds, Marion Michielsen, Jet Pasman, Anneke Simons, Wietske Van Zwol,Meike Wortel, Alex Van Reenen (NPC), Hans Kelder (coach).

Inghilterra: Sally Brock, Fiona Brown, Heather Dhondy, Catherine Draper, Nevena Senior, Nicola Smith, Derek Patterson (NPC), David Burn (coach).

Francia: Debora Campagnano, Benedicte Cronier, Elisabeth Hugon, Vanessa Reess, Sylvie Willard, Joanna Zochowska, Jerome Rombaut (NPC).

Un brindisi per l’Inghilterra: oro nel Senior, argento per le Donne e bronzo per l’Open. E concedeteci di terminare con un brindisi per le donne italiane: Margherita Chavarria, Caterina Ferlazzo, Gabriella Manara, Simonetta Paoluzi, Francesca Piscitelli, Ilaria Saccavini, e Gianpaolo Rinaldi come capitano non giocatore.

Perché questo brindisi? Il lettore dia un’occhiata alla classifica prima dell’inizio dell’ultimo turno: Italia 284, Olanda 282, Inghilterra 280, Francia 278. E bisogna anche sapere che l’Italia è stata in lotta per il titolo sin dall’inizio. E che l’Italia ha battuto sia l’Olanda che l’Inghilterra. E questa squadra è nuova; ne vedremo la piena fioritura nella Venice Cup del 2015.

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Paolo Enrico Garrisi

 

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