Europei 2010 – Chi è Agustin Madala? Le risposte di Fernando Lema

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Fernando Lema, campione argentino di Bridge  e autore di brillanti articoli parla con noi di Agustin Madala, il giovane ultimo acquisto del Blue Team.

Quali reazioni ha suscitato in Argentina l’ingresso nella Nazionale Italiana di Agustin Madala? Come l’ha presa la Federazione argentina? Come hanno reagito i tifosi argentini? Noi Argentini abbiamo un rapporto molto speciale con lo sport professionistico, da anni siamo abituati al fatto che i migliori giocatori vadano a giocare nei migliori campionati del mondo. Sono sicuro che sono tutti molto contenti per Agustin, sia i dirgenti che i tifosi. Sicuramente la Federazione Italiana di Bridge potrà offrirgli le opportunità sportive che si merita.

 Molti tifosi italiani sono entusiasti del nuovo acquisto. A suo avviso, quale valore aggiunto può portare questo giovane fenomeno argentino nella matura nazionale Italiana?

Penso che la Signora Maria Teresa Lavazza abbia fatto un grande favore a lui e reso un buon servizio al bridge italiano. In primo luogo ha avvicinato Agustin all’Italia, un diamante grezzo, e lo ha lucidato come un pezzo squisito con i migliori giocatori… nello stile del bridge italiano. Oggi Agustin è cresciuto e non è più l’adolescente che lasciò l’Argentina solo 4 anni fa. Agustin, dal canto suo, ha ripagato tanta dedizione vicendo per il Team Lavazza e ha tanta voglia di vincere ancora anche per la Nazionale Italiana.

 Alcuni tifosi italiani, invece, non gradiscono che un argentino giochi nella nazionale italiana. Qualcuno mette in dubbio l’ “italianità” di Madala, alcuni si lamentano addirittura che, ad esempio, su BBO Madala giochi mostrando nel suo profilo la bandiera argentina… Che cosa ha di ‘italiano’ Madala? E soprattutto quanto si sente ‘italiano’ Agustin Madala?

Questo è sempre accaduto in tutti gli sport. Nel rugby per esempio, che ho praticato da giovane, ricordo il caso di Diego Dominguez il quale, sebbene fosse argentino, prese la cittadinanza italiana poichè sua nonna era italiana: in seguito potè giocare con la Nazionale Italiana, diventandone il più grande marcatore storico. Un altro caso è quello dell’argentino naturalizzato italiano Sergio Parisse, giocatore nato a Mar del Plata (Argentina): è stato il vincitore del sondaggio per il miglior giocatore, che ha coinvolto tutti gli allenatori della prima divisione del rugby italiano. Ha debuttato nella Nazionale italiana nel 2002 ed ha offerto una grande prestazione una volta indossata la maglia della nazionale italiana di rugby. Questo lo ha portato oggi a competere per la fascia di capitano con Bergamasco.

 Come valuta il sodalizio di Madala con il campione italiano Bocchi? Sebbene giochino insieme da soli due anni, possono definirsi una coppia già affiatata e affidabile per la Nazionale Italiana?

Se i responsabili della Nazionale italiana hanno considerato opportuno includere la coppia Bocchi – Madala, è perchè sono in grado di soddisfare le aspettative su di loro riposte.

 A proposito del sodalizio con Bocchi, quale arricchimento può essere per Madala avere l’opportunità di lavorare a stretto contatatto con un campione consolidato come Bocchi? 

Ritengo che dopo aver giocato con grandi campioni come Guido Ferraro e Antonio Sementa, il gioco di Agustin sia migliorato considerevolmente. Questa esperienza, ha sicuramente permesso ad entrambi di arricchirsi e di consolidarsi come coppia. In questi due anni la coppia Bocchi – Madala ha già vinto in diverse manifestazioni internazionali: NEC 2010, Campionati Italiani Open 2010, coppie IMP Juan Le Pain 2010 dove, fra le altre coppie considerate fra le più forti in questo tipo di competizione, giocavano Duboin e Sementa, arrivati quarti. Certamente nel 2010 Bocchi e Madala stanno dimostrando una maturità che si traduce in risultati concreti.

 E, viceversa, quale arricchimento può ricavare Bocchi dall’incontro con Madala?

 Entrambi avranno sicuramente l’opportunità di diventare la miglior coppia del mondo.

 Parliamo un po’ del profilo caratteriale di questo fenomeno del Bridge. E’ vero che in passato il giovanissimo Agustin si è fatto notare anche per qualche eccesso caratteriale? Il suo partner italiano, Bocchi, lo difinisce ‘un po’ irascibile’: è vero che abbia un carattere tanto intemperante ed impulsivo?

 Tutti possiamo essere un po’ irascibili, tuttavia non definirei il carattere di Agustin come impulsivo. Parte della sfida della coppia in futuro potrebbe essere proprio quella di limare questo tipo di reazioni.

 Si racconta che nel 2007, non potendo accedere al Casinò di Saint Louis poichè non aveva ancora compiuto 21 anni, tentò di entrarvi usando il passaporto di Brad Moss. Si racconta anche che proprio per questo l’anno successivo, nella primavera del 2008, gli venne negato l’accesso negli Stati Uniti. Quanto c’è di vero in questa vicenda? E, se è vera, come la commenta?

 E tutto vero, In Argentina c’è un detto ” A golpe se hacen los hombres” ( da un forte colpo si fanno gli uomini). Agustin era solo un adolescente, l’importate è che Agustin abbia avuto l’opportunità di imparare che non si possono passare certi limiti. E poi mi risulta che molto presto il suo problema dell’ingresso degli U.S.A.  sarà risolto.

 Le chiedo ora di approfondire il profilo prettamente bridgistico di Agustin Madala. Quali sono i suoi punti di forza e quali, se ci sono, invece i suoi limiti?

 Il talento e l’eccezionale bravura nel gioco della carta di Agustin sono mondialmente riconosciuti, dire che questo è il suo punto di forza non è una scoperta.

 Fernando Lema, lei è un campione di Bridge ma anche autore di brillanti interviste e cronache sul Bridge : ci dà un parere sulla nostra nuova iniziativa? Che ne pensa del nostro sito ‘Neapolitan Club’?

Ho conosciuto il vostro sito un mese fa e lo ho visitato spesso. Conosco molti pochi siti dove si può trovare il tipo di informazioni che invece ho trovato nelle vostra pagina web. Spero in futuro di poter incorporare parte di essa nel sito ufficiale della Confederazione Sudamericana di Bridge (www.confsudbridge.org ) e nel magazine settimanale che curo insieme a mia moglie Ana Roth.

wow!

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