Spring 2011 NABC: Coppa Vanderbilt

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Louisville è la più importante città del Kentucky, più di un milione di abitanti, bagnata dal fiume Ohio. Il fuso orario è quello della Costa Est, normalmente sei ore indietro rispetto al fuso dell’Europa centrale, ma in questo periodo sono solo cinque perché nel Kentucky è già in uso l’ora legale.

La Vanderbilt Cup è il più importante dei Campionati Nazionali di primavera del Nord America. La coppa fu donata da Harold Stirling Vanderbilt, l’uomo che inventò il bridge contratto. Avvenne nella notte del 31 ottobre 1925, mentre passava il Canale di Panama nella nave “Finlandia” con i suoi amici, ma questa è una storia che racconteremo un’altra volta. Per adesso ci piace ricordare che H.S. Vanderbilt ha inventato anche il Fiori Forte, e che ha vinto tre volte la Coppa America di vela: 1930, 1934, 1937 (nel 1932 e nel 1940 vinse il suo stesso trofeo di bridge!).

E’ importante sapere che i punti vinti nella Vanderbilt Cup avranno effetto nel determinare la posizione di partenza nelle selezioni (trials) che nomineranno la seconda squadra USA per la Bermuda Bowl del 2011 (la prima, vincitrice dei trials 2010, è quella di Fleisher: Fleisher-Kamil, Levin-Weinstein, Martel-Stansby. Vedi www.USBF.Org). Migliore sarà la posizione guadagnata qui, nella Vanderbilt, più alta sarà quella di partenza là, nei trials che avranno luogo in maggio, al Green Valley Ranch in Las Vegas, immediatamente dopo il Cavendish.

La Vanderbilt Cup è in formato KO: l’elenco delle squadre iscritte ne conta 67: deve dimagrire a 64 in modo da avere una potenza di due, come è necessario che sia in un evento ad eliminazione diretta.

Oggi 54 squadre riposano e 13 giocano per dieci posti; da domani partirà la fase ad eliminazione diretta.

Al momento la squadra di Diamond (Diamond-Platnik, Gitelman-Moss, Greco-Hampson) ha già guadagnato i quarti di finale nei trials per effetto dei risultati nei precedenti NABC (Campionati Nazionali) del 2010, con i trofei Reisinger and Spingold. Se riescono a raggiungere la finale nella corrente Vanderbilt, anche arrivando secondi potranno iniziare i trials dalle semifinali. Le altre squadre possono solo sperare di entrare dai quarti di finale, nel migliore dei casi.

Infine, le squadre che allineano giocatori stranieri avranno una parte minore del punteggio di piazzamento; ma, naturalmente, la vita non è fatta di soli punti di piazzamento: la vittoria conta di più!

Gli Italiani in questa Vanderbilt Cup sono: Fulvio Fantoni e Claudio Nunes in Zimmerman team, vincitore l’anno scorso (ma gli italiani non giocarono nel 2010). Lorenzo Lauria con Alfredo Versace, e Giorgio Duboin con Antonio Sementa, nella squadra di Jimmy Cayne. Norberto Bocchi e Guido Ferraro nella squadra Jacobs. Gabriella Olivieri e Dano De Falco nella squadra di Patricia Cayne.

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Paolo Enrico Garrisi

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