Christina Lund Madsen intervista David Gold sul cheating online

Intervista a David Gold realizzata da Christina Lund Madsen.

Questa intervista è stata realizzata con il consenso di tutti i membri del CAT

Christina Lund Madsen: Cos’è il CAT?

David Gold: CAT sta per Credentials Advisory Team. Noi avvertiamo gli organizzatori degli eventi di bridge online (ALT, OCBL e Bridgehouse) quando riteniamo che un giocatore non debba partecipare ai loro eventi poiché sospettato di comportamenti eticamente scorretti.

Attualmente, chi sono i membri?

– Boye Brogeland, Roger Lee, Sabine Auken, Joe Grue, Brian Platnick e David Gold.

 Come e quando sei stato coinvolto nel CAT?

– Sono membro del CAT sin dall’inizio. Ho ricevuto una telefonata da uno dei membri fondatori che mi chiese se fossi interessato ad entrarvi; ne fui onorato e accettai all’istante.

 Quali erano le tue personali motivazioni per entrare in questo progetto?

– Amo il bridge, e ho sempre voluto un gioco corretto. Un gioco deciso dall’abilità.

 Per te com’è andata finora?

– C’è stato molto lavoro e molto stress. Non è solo questione di analisi; bisogna anche avere a che fare con la politica. Tuttavia, per me è stato giusto così, qualcosa che era necessario fare in questi tempi e io credo in questa causa.

 Tu hai recentemente pubblicato un articolo su  BridgeWinners nel quale hai reso onore ai rei confessi ed hai raccomandato agli altri bari di farsi avanti. Perché l’hai fatto?

– Ho sempre creduto nel perdono. Per tutta la vita mi sono scusato quando ho fatto del male (e me ne sono reso conto) perché tutti noi commettiamo errori. È assurdo che ci sia una situazione nella quale uno commetta un errore e  non ci sia mai più modo di correggerlo. Il modo di correggere l’errore, tuttavia, è dire la verità. Su questo punto alcuni potrebbero essere più duri di me, ma io voglio solo la pace. Ammetti ciò che hai fatto. Chiedere scusa  è tutto quello che occorre.

 Come fa il CAT ad individuare i sospetti?

– Un giocatore viene posto sotto osservazione per una voce, una soffiata, una o più mani o risultati sospetti, o evidenziato da uno dei nostri statistici. A questo punto apriamo un fascicolo sul giocatore. Il nostro fine è tanto di provare che sia innocente quanto ogni altra cosa. Quindi facciamo il lavoro.

 Come stabilite quali giocatori hanno violato il codice etico?

– Una volta che abbiamo svolto un lavoro sufficiente a raggiungere una conclusione votiamo sul giocatore. Basta che votiamo 5/7. [Il CAT ora consiste di 7 membri/n.d.r.]. Non vorrei rivelare tutti i nostri metodi perché è importante per noi mantenere un certo vantaggio sui bari, ma abbiamo un team di analisti ed esperti di statistica. Svolgiamo un mucchio di lavoro, prendiamo questo impegno molto seriamente.

Ci sono differenti generi di violazioni?

– Principalmente trattiamo giocatori che hanno conseguito un vantaggio. Più comunemente mediante la pratica del ‘self-kibitzing’. Tuttavia, in alcuni casi ci sono coppie che comunicano tra loro per telefono o connessione internet, o semplicemente giocando nella stessa stanza. Siamo in grado di dire se c’è un finto angolista (self-kibitz)  o una coppia in collusione: le coppie in collusione non dichiarano così bene come i self-kibitz perché non possono vedere anche le carte degli avversari.

 Puoi darci un esempio senza far nomi?

– Abbiamo visto un caso in cui un giocatore qualche volta operava su ambedue gli account. Lo abbiamo pensato perché il giocatore A è un fuoriclasse e B è risaputo che fosse debole, però  B giocava bene come A. Entrambi i giocatori A e B giocavano a doppio morto. Naturalmente, potrebbe essere solo che ambedue avessero un finto angolista (self-kibitiz), ma quando tu vedi tante mani quante ne vediamo noi inizi ad avere una buona percezione di quale sia lo scenario.

 Cosa fate dopo aver stabilito che i giocatori sono colpevoli di violazione dell’etica? Li affrontate, informate i loro compagni e i compagni di squadra?

– Noi semplicemente informiamo ALT/OCBL/Bridgehouse se c’è troppo rischio, dovesse questa persona partecipare, per la sicurezza dell’evento. Noi informiamo solo la persona, ma è difficile che i loro compagni di squadra non lo scoprano.

 Quanti giocatori finora hai raccomandato agli organizzatori di non invitare?

– 29, credo.

Hanno seguito la vostra raccomandazione?

– Diciamo solo che questi tre eventi sono molto puliti adesso. Li raccomando altamente.

 Come hanno reagito i giocatori alla vostra ipotesi che fossero dei bari?

– La maggior parte sembrano accettarlo. Alcuni ci minacciano di azioni legali. Ma non molti a dire il vero.

 Voi cooperate con altri partners? (NBOs, BBO, altri comitati investigativi)?

– CAT consiglia ALT, OCBL e Bridgehouse. Questo è tutto quello che posso dirti.

 Quanto spesso hai assolto potenziali sospetti?

– Raramente. Finora, spesso dove c’è fumo c’è anche il fuoco.

 Quanto sei sicuro della tua valutazione rispetto ai giocatori che ritieni rei di violazione etica, e come puoi essere abbastanza sicuro da mettere in pericolo in alcuni casi le loro fonti di sostentamento?

 – Io credo che non abbiamo commesso errori, ma siamo esseri umani, e naturalmente è possibile. Spero di no.

 Che stima avete fatto della percentuale di campioni che hanno barato negli eventi sui quali avete indagato?

– Più o meno 1/5.

 Come vedi il futuro dei giocatori che sono caduti nella tentazione di barare negli eventi online?

– Se confessano, roseo. Se non confessano, allora il problema è che dovranno lottare per essere accettati dalla comunità del bridge.

 Quanti hanno confessato la loro infrazione privatamente?

– Preferisco non dirlo.

 Cosa ti ha sorpreso di più del cheating online?

– Non sono affatto sorpreso che questo sia avvenuto. Tuttavia, alcune persone che l’hanno fatto mi hanno profondamente colpito.

 Ci sono stati casi in cui tu o altri membri avete dovuto mettere da parte sentimenti personali?

– Molti. Queste persone sono tutti amici di almeno un membro del comitato. Se è troppo dura per qualcuno, questi possono fare un passo indietro. Nella pratica, abbiamo tutti cercato di rimanere quanto più imparziali possibile. Parlando per me stesso, una volta sono apparso uno sciocco: difendevo un amico, ma alla fine ho dovuto star zitto.

 Come valuti lo stato attuale del cheating online?

– Adesso, per questi tre eventi è molto raro. L’ALT è il più esposto perché ammette gli angolisti (per essere chiari, spero che ALT li mantenga ; per me che il giocatore appassionato sia in grado di guardare e divertirsi è importante almeno quanto l’esperienza di giocare). Alcune persone non avevano consapevolezza che avrebbero potute essere smascherate e hanno tentato la fortuna: alla fine hanno realizzato che la loro era stata una cattiva idea.

 Hai preso parte alla ricerca di giocatori a te vicini colpevoli di violazione dell’etica, e com’è andata?

– Sì, l’ho fatto. È stato duro, ma il risultato finale non cambia. Vuota il sacco e possiamo andarci a bere una birra il giorno stesso.

 Come gestisci i tuoi sentimenti di compassione e di delusione per i trasgressori?

– Ho avuto momenti cupi nei quali ho pensato “Com’è accaduto che persone che conosco da vent’anni fossero pronte ad imbrogliare i loro amici come se nulla fosse”. Persone con le quali andavo a cena, giocavo in squadra e bevevo un drink al bar. Io ricordo a me stesso che il bridge è il più bel gioco del mondo, che sono fortunato ad essere in questo mondo, e combatterò perché questo mondo sia puro. Se questo non funziona, parlo con qualcuno del CAT per un poco di sostegno emotivo.

 Per te c’è qualche differenza tra barare online o in vivo?

– Lo pensavo, ma ora non sono più tanto sicuro. Il bridge online è tutto quello che abbiamo da qualche tempo, e sospetto ancora per qualche tempo. Alla fine, barare è barare: queste persone possono illudere sé stesse che il bridge online non abbia rilevanza, ma questa è solo una copertura mentale. Se bari a bridge, tu bari a bridge. Penso che molti all’inizio non prendano sul serio il bridge online.

 Quale pensi che debba essere la punizione per aver barare online (rei confessi e non)?

 – Per le confessioni complete una punizione mite ma soprattutto la comunità del bridge riaccoglierebbe i giocatori che rendono piena confessione. Per chi non rende confessione non spetta a me decidere, ma a livello personale non sarò mai amico/compagno di squadra/partner di tali persone. Questo è solo la mia opinione: il CAT non è giudice nè giuria, semplicemente svolge le indagini.

Riesci a mantenere amicizia e rispetto nei confronti di quei giocatori che sai (o credi fermamente) che hanno imbrogliato?

– Se lo ammettono certamente sì. Altrimenti no.

Cosa proveresti nei confronti di un giocatore che rappresentasse il suo paese dopo aver confessato o essere stato fortemente sospettato di barare online?

– E’ una situazione nella quale non mi sono ancora trovato, ma non tutti i casi sono uguali, quindi non credo sia possibile generalizzare. Penso che dipenda dal livello del crimine e anche da cosa una persona decide di fare per fare ammenda. Come ho detto prima, credo sempre nel perdono.

Qual è secondo te la soluzione ideale per andare avanti?

-L’unico modo è che tutti confessino.

Ti sei mai pentito di essere entrato nel CAT?

– Mai, nemmeno per un secondo.

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Christina Lund Madsen

*”Dissetting Cat” –  Intervista di Christina Lund Madsen, pubblicata sul Bollettino n. 3 del Minor Alt Invitational I 

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