Christina Lund: Il Bridge da un punto di vista Biondo

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Christina Lund MadsenPer la prima volta in decadi una squadra femminile (consistente di cinque donne e un capitano maschio dai nervi fragili), si è qualificata a competere in mezzo ai dodici top team nella Prima Divisione Danese. È difficile dire chi abbia la maggiore responsabilità di aver iniziato la battaglia, le giocatrici donne o i loro avversari maschi. Nella seconda settimana del torneo la nostra squadra ha iniziato giocando contro la squadra Pharmaservice. Siccome il mio buon amico Dennis Bilde aveva deciso di giocare il torneo di Madeira nello stesso week end (nel quale sarebbe arrivato secondo), lo avevo avvisato che in sua assenza le ragazze avrebbero maciullato i suoi compagni di squadra.

Era andata più o meno secondo i piani, fino a quando non arrivarono le ultime due mani. Sulla penultima io sedevo in Ovest assistendo a questa licita dei miei avversari :

division 001

Molto prima di arrivare alla dichiarazione finale avevo deciso di attaccare col dieci di cuori, dal momento che il Dichiarante non aveva controllo in quel colore. Giocavamo con i sipari, e ho fatto il mio attacco in un tempo normale, cercando di non rivelare alcun problema.

Appena il morto è calato sul tavolo, col re di cuori terzo e indifeso, ho potuto sentire il mio polso accelerare. Il dichiarante H.C. Graversen, precedente compagno di Dennis Bilde ai campionati nazionali danesi, s’immerse in riflessione per minuti. L’aria era gravida di tensione, e potevo quasi odorare la sua ansia e l’eccitazione del mio compagno da dietro il sipario, certamente aveva la donna. È in momenti come questi che il bridge per me diviene meglio di… Ebbene, diciamo meglio di altri sport.

division 2

Alla fine ha giocato il re e rapidamente ha chiamato le sue dodici prese. Mi sentivo umiliata, e gli ho chiesto come avesse indovinato. A parte il fatto che se fosse andato a 6NT, per proteggere il re di cuori, avrebbe avuto bisogno della caduta del fante di quadri qualora l’asso di cuori non fosse ben piazzato, ha confessato che aveva indovinato perché ero io che attaccavo. L’estate scorsa la mia compagna Anne-Sofie Houlberg e io giocavamo contro Dennis e H.C. in preparazione dei campionati europei di Dublino e dei World Bridge Games di Lille, e loro ci conoscevano meglio della maggior parte degli avversari maschi che stavamo affrontando. Sono convinta che lui fosse l’unico maschio della Lega ad aspettarsi che la bionda uscisse sotto il suo asso contro uno slam.

Agli altri due tavoli 6F fu giocato da Ovest, l’attacco fu di onore a picche.

Fortunatamente i nostri eccellenti compagni di squadra Lone Bilde e Helle Rasmussen avevano dichiarato lo slam dalla parte giusta, quindi la mano è stata pari.

Durante i nostri incontri della scorsa estate, lui aveva sempre cercato di contrare le ragazze, lasciando il compagno leggermente frustrato dal -670 (o occasionale -1000 quando surcontrato).

Nell’ultima mano del nostro incontro, finalmente è riuscito a contrarci per un +800 (la mano è rimasta vittima della censura), limitando la sconfitta a 16-14 in per le ragazze

La stessa notte Dennis mi scrisse un messaggio da Madeira dicendo che avremmo potuto essere più carine con i suoi compagni di squadra. Non ero d’accordo. Avevano avuto lo sconto.

 

La trappola che fallì

Nel secondo incontro del week-end (un incontro consiste di 2×18 mani), incontrammo un altro avversario favorito, il capitano della squadra femminile danese. Sfortunatamente era stato seduto dietro di noi abbastanza da conoscere il nostro indomabile desiderio di giocare o difendere parziali contrati.

Avevamo appena raccolto 1100 dopo un’apertura in NT debole non irragionevole, in terza posizione, tutti in zona, con ♠62 Q63 K74 ♣AK653.

Nella mano successiva io avevo la seguente centrale elettrica: ♠QJ63 K842 — ♣97543

Passo alla mia destra, passo io, e, niente affatto intimidito dalla mano precedente, il mio avversario di sinistra apre 1NT debole in terza posizione, ma questa volta prima contro zona. Il mio compagno contra, l’apertore passa, chiedendo al compagno di surcontrare. E ora?

division in mezzo

Secondo i nostri accordi se io dichiaro dopo un passo forzante mostro una monocolore. Passo e ridichiarazione dopo il surcontro mostra una bicolore. Adesso io avevo una tricolore e mano buona. Tuttavia il nostro contro sul NT debole mostra 13+, e potevamo difficilmente essere descritte come riluttanti ad usarlo. Dal momento che il mio avversario di destra aveva deciso di passare sul surcontro (loro giocano a mio parere in modo eccessivamente inflessibile nel non permettersi di passare 1NT contrato), io sapevo che i punti erano probabilmente divisi tra noi. Passare col vuoto non era davvero tra le mie opzioni, così dissi 2♣. Ora la licita proseguì:

division 3

E lì era. Il contro di Est era punitive, e siccome la mia compagna in base ai nostri accordi mi assegnava una bicolore, io sapevo che aveva tolleranza per le fiori. Dal momento che non aveva detto 2♦ mi aspettavo che non avesse quadri lunghe (o buone), e allora divenni avida. Ero certa di poter fare 2♣ contrite, tuttavia erano solo 180, 380 con surlevee. Eravamo in zona contro prima, e potevamo forse anche fare manche in un nobile.

 

 division 4

Così decisi di andare per 670 invece che 180. Surcontrai, e, come mi aspettavo, la compagna disse 2, immediatamente contrate, proprio come prevedevo. Io surcontrai di nuovo, la mia compagna dichiarò 2 e adesso mi aspettavo che gli avversari fossero tentati di contrare 2 anche non avendo di che punire, basandosi semplicemente sulla licita. Ahimé, ambedue passarono. Risate dall’altra parte del sipario quando il vassoio tornò indietro senza il contro. Tuttavia il sollievo della mia compagna si compensava col mio disappunto. Il morto scese giù, mi complimentai con gli avversari per il loro passo, e la mia compagna fece il suo pacifico 110…

division 5 bis

Dopo cinque di undici incontri la squadra Schaltz team (Dorthe & Peter Schaltz, Martin Schaltz-Lars Blakset, Mathias Bruun-Knut Blakset), ha preso un dominante vantaggio di 18 VP (nella vecchia scala) nella 1a divisione danese, con 101. Solo 20 VPs separavano le rimanenti undici squadre. E le donne nuove arrivate? Si sono confortevolmente piazzate in quinta posizione.

 

 

 

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Christina Lund Madsen

 

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