Campionati americani (NABC) Autunno – San Francisco 2012: Introduzione

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I Campionati Americani d’Autunno (NABC) sono iniziati giovedì 22. Ci son tante cose da fare là, nel San Francisco Marriott Marquis Hotel, per esempio i tornei IN; gli eventi IN si tengono ogni giorno alle 10, alle 15, alle 19:30, e non occorre presentarsi con compagno: basta registrarsi un’ora prima dell’inizio al “IN Partnership Desk” e qualcuno lo troverà per noi. Se siamo forti, però, ci sono altri eventi più adatti al nostro morso (IN significa: Intermediate – Newcomer, cioè medi e principianti). Qui c’è il programma completo:

http://www.acbl.org/nabc/2012/03/Fall2012NABCschedule.pdf

Attenzione ai colori e allo stile di scrittura con cui sono riportati gli eventi, secondo la seguente legenda:

GRASSETTO E MAIUSCOLO:  eventi NABC+  (punti platino; nessun limite superiore di masterpoint).
MAIUSCOLO: eventi NABC (punti rossi ed oro; ammessi masterpoint fino ad un certo limite).
Maiuscolo e minuscolo, in verde: eventi regionali (punti oro e rossi).
Maiuscolo e minuscolo, in blu: corsa all’oro in coppia (punti oro e rossi fino ad un massimo di 750).
Maiuscolo e minuscolo, in rosso: eventi IN, Intermediate Newcomer, detti sopra.

Solo negli eventi IN è garantito il diritto al compagno, ma ovunque è possibile trovarlo, o trovare addirittura una squadra. Secondo il romanzo di Richard Powell “Biglietti per l’Inferno”, ambientato nei Campionati, è facile trovare compagni nei NABC anche se siamo campioni invece che IN; deve essere detto, tuttavia, che Powell era esageratamente ottimista: i suoi eroi non trovarono solo compagni di bridge ma anche l’amore di una vita.

Via via salendo, dal rosso al GRASSETTO MAIUSCOLO attraverso blu e verde, incontriamo famosi tornei intitolati a nomi famosi: Nail, Smith, Kaplan… oggi sono nomi, ieri erano grandi giocatori, e vale la pena ricordare chi fossero.

Helen Martin Sobel, nata Smith, fu la più forte giocatrice di tutti i tempi, seconda in due campionati del mondo: la prima volta nel 1937, soccombendo alla grande Austria di Paul Stern, una squadra poi distrutta dalla rabbia nazista; la seconda volta nel 1957, fu la prima vittoria italiana in Bermuda Bowl. Così Helen concesse la vittoria solo alle due squadre più forti di prima e dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Il sistema di Edgar Kaplan (1958) fu il terzo grande sistema americano, dopo quelli di Culbertson (1929) e Roth (1953); Kaplan per primo ideò un embrione della risposta 2/1 forzante a manche, anticipando di dieci anni il Western Scientific di Walsh.

Bobby Nail arrivò secondo nelle Bermuda Bowl del 1962 and 1963, quando gli USA furono molto vicini ad interrompere la serie di vittorie consecutive del Blue Team. L’Official Encyclopaedia riporta di lui questo aneddoto che, è nostro suggerimento, potrebbe intitolarsi “Aperture Solide”:

‘Una volta, in una partita libera, Nail aveva colore chiuso a fiori di dieci carte e tre singleton. In seconda posizione, dopo il passo del distributore anche lui timorosamente passò – “Non so perché”.

Passò anche l’avversario di sinistra. Ora la compagna di Nail, Cleo Allen, iniziò a studiare la sua mano. “Avanti, Cleo” pensava Nail, desiderando di conoscere la tecnica per inviare messaggi mentali. “Avanti, Cleo”. Alla fine lei richiuse le carte. “Spiacente, compagno”, gli disse Cleo “Solo tre assi spogli”.’

Da venerdì 30 al 2 dicembre c’è la Reisinger Cup, un evento a squadre in Board a Match. Norberto Bocchi ne ha scritto giusto cinque mesi fa:

“Coppa Reisinger. Sono molti anni – per la precisione 12 – che gioco come professionista in America e, pertanto, 12 volte che partecipo alla Reisinger. Si tratta di un torneo di un livello superlativo, la formula è quella del Board a Match (BAM) e cioè ogni mano vale un punto: una surlevee o una differenza di 2000 punti hanno lo stesso valore  e cioè 1 punto vinto. Quando ho iniziato a giocare questo torneo c’erano molte squadre iscritte, circa  80-100. Col passare degli anni le squadre iscritte sono andate via via diminuendo e oggi la situazione sembra davvero preoccupante. Perché? A mio avviso le ragioni sono due. In primo luogo il livello del torneo è davvero troppo difficile e i piccoli sponsor sono spaventati: preferiscono dirigersi verso il torneo collaterale con formula swiss,  dove in questo momento si registra una partecipazione massiccia.

In secondo luogo [aggiunge Bocchi] la Reisinger dura tre giorni ma  è un torneo ad eliminazione diretta: ogni giorno cioè vengono eliminate la metà delle squadre: le piccole squadre sanno di essere eliminate al primo giorno e dopo  non hanno più  tornei interessanti  ai quali poter  partecipare. Avrei un paio alternative da suggerire all’organizzazione americana per far rifiorire un torneo tanto prestigioso come la Reisinger. La prima possibilità sarebbe quella di consentire a chi viene eliminato il primo giorno di rientrare nel torneo swiss del secondo giorno. La seconda possibilità sarebbe invece dedicare due giornate alla fase di qualificazione (e non solo una come avviene ora) in cui giocano comunque tutte le squadre in gara, anche se sono ultime dopo la prima giornata: in questo modo gli sponsor, anche piccoli,  si avvicinerebbero più volentieri e senza spaventarsi a questo affascinante torneo.”

I due eccellenti suggerimenti di Bocchi, un meccanismo di doppia eliminazione e un torneo secondario per le squadre eliminate, già esistono ambedue nel maggiore evento internazionale inglese: il Memorial Shapiro (Shapiro Spring Foursomes). Lo Shapiro è spietato contro le squadre deboli non meno del Reisinger, ma l’uncino della sfortuna viene un po’ smussato dalla doppia eliminazione – cioè una squadra viene eliminata solo dopo la seconda sconfitta.

Alcuni collegamenti utili:

American Contract Bridge League: www.acbl.org

Bollettino giornaliero:

 http://www.acbl.org/nabc/index.php?a=2012&b=Fall&c=daily_bulletins

A modo mio, ovvero l’editoriale di Norberto Bocchi:

http://neapolitanclub.altervista.org/itl/a-modo-mio-leditoriale-di-norberto-bocchi-5-il-bridge-e-una-guerra-ma-non-in-uruguay.html

Esempio di un meccanismo di doppia eliminazione: Shapiro Spring Foursomes:

http://neapolitanclub.altervista.org/itl/lo-schapiro-spring-foursomes-2011.html

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Paolo Enrico Garrisi

24/11/2012

 

 

 

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