USA2 ha vinto la Venice Cup: ha battuto in finale l’Inghilterra per 229-220,3. Le campionesse: Hjordis Eythorsdottir, Jill Levin, Jill Meyers, Janice Seamon-Molson, Jenny Wolpert, Migry Zur-Campanile; capitana non giocatrice: Sue Picus. Inghilterra: Sally Brock, Fiona Brown, Heather Dhondy, Nevena Senior, Nicola Smith, Susan Stockdale; capitano non giocatore: Jeremy Dhondy; coach: David Burn.
USA2 è la squadra di Valerie Westheimer; è lei che ha condotto le sue compagne alla qualificazione per Bali, ma dopo si è dovuta ritirare; Neapolitan Club si congratula anche con te, Valerie.
Il terzo posto è andato all’Olanda, che ha battuto la Cina 152-139. Olanda: Carla Arnolds, Marion Michielsen, Jet Pasman, Anneke Simons, Meike Wortel, Wietske Van Zwol. Capitano non giocatore: Alex Van Reenen; coach: Hans Kelder. Cina: Xuefeng Feng Yan Liu Liping Wang Wen Fei Wang Ru Yan Yu Zhang. Capitano non giocatore: Xiaofeng Wang; coach: Jihong Hu
Questa edizione della Venice Cup è stata macchiata dall’esclusione di Israele e Giamaica. I problemi della prima erano riferiti ai visti e alla sicurezza; alla seconda è stato impedito di andare da una norma sbagliata della Federazione Mondiale di Bridge (WBF). La norma sbagliata è stata recentemente modificata, proprio in questi giorni; ne parleremo in un prossimo articolo. L’esclusione d’Israele, sostanzialmente per ragioni politiche, rimane in tutta la sua gravità: lo sport deve essere per tutti o non è sport; la WBF o il Governo Indonesiano, o ambedue, hanno mancato l’adempimento di questo principio. La storia è raccontata qui: “I casi di Giamaica e Israele” (vai all’articolo >>).
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Paolo Enrico Garrisi
[La foto è tratta dall’album di Elisabeth van Ettinger – NIB]