Antonio Sementa: Bel gioco, Charlie!

read english version »

Orlando (Florida, USA), 07 dicembre 2010 – Peter Gill, corrispondente di BTC (BridgeTopics.com) per l’Australia, ci mostra un’interessante mano da lui giocata nel Torneo a squadre con formula BAM durante i campionati d’autunno ad Orlando, in Florida. [BAM sta per Board A Match, vale a dire che viene assegnato un punto alla squadra che vince il board e mezzo punto ciascuna se la mano è pari. N.d.T.]

In Ovest, Peter apre 1, ridichiara 2NT sulla risposta 2 del compagno, concludendo con 3NT dopo il 3♣ del compagno. Prosegue Gill:

Nord attaccò col ♠4 per il 10, re e il mio asso. Giocai 10 che Sud correttamente lasciò passare, mentre Nord scartò il 2. Riconobbi in Sud l’italiano Antonio Sementa. Ho sentito una volta qualcuno dire che Benito Garozzo descrive Sementa come probabilmente il miglior giocatore della carta al mondo, così il suo liscio a quadri era routine. Continuai a quadri per la donna e il re, mentre Nord scarta 3. Sud tornò ♠J per la mia donna.

Sud, che era passato, finora aveva mostrato KJ, ♠KJ e almeno un punto a cuori, quindi il re di fiori era sicuro al cento per cento in Nord. Perché “…almeno un punto a cuori…”? Perché con qualcosa come KQJ a cuori Nord avrebbe scartato ♠2 per scoraggiare il ritorno picche, non 2. Volendo ora entrare due volte al morto, avevo due giochi:

– ♣Q, che Nord però potrebbe lisciare, oppure

– piccola fiori verso il J, tentativo che potrebbe essere sventato solo se Nord fosse tale genio da superare col re il mio ♣3 e negarmi l’ingresso di J.

Ho consultato la loro Carta delle Convenzioni per vedere se ci fossero i nomi, così avrei potuto capire se Nord fosse o no un super esperto nel gioco della carta. Non c’erano indicazioni, là. Non avevo indicazioni dal gioco di Nord, fino a quel momento. Il board precedente? No, il board 7, che stavo giocando, era il primo del match.

Decisi di regolarmi con l’ipotesi che Nord, che non sembrava italiano, non fosse un grande giocatore della carta. Intanto dovevo scartare dal morto sulla mia ♠Q. Una fiori o una quadri. Essendo ingordo, buttai una fiori, quindi giocai piccola fiori verso AJ9. Veloce come un lampo, ecco il re. Beffato!

Chi era costui? Presi di asso, giocai una fiori per la donna, battei un colpo in bianco a cuori, preso da Sementa che eliminò l’ultima tenuta a fiori, battendo il contratto di una presa. Sementa disse: “Bel gioco, Charlie”.

Dopo aver giocato la mano successiva, Antonio Sementa lasciò il tavolo, e chiesi a Nord se fosse Charlie Weed, il forte giocatore di cui avevo sentito parlare ma che non avevo mai incontrato. “Sì, sono io”, rispose Charlie. Gli dissi come l’avevo scambiato per un giocatore normale, e come ero quasi caduto dalla sedia quando avevo visto il re di fiori.

Se avessi giocato semplicemente, partendo con la donna di fiori come un qualsiasi giocatore, avevo molte possibilità di mantenere 3NT, forse anche con una presa in più. All’altro tavolo giocarono 5, e così abbiamo perso il board.

Quando col mio partner Martin Bloom e con le nostre compagne di squadra, Sally Strul e Jo Morse, abbiamo fatto i conti in Board A Match, Jo ha detto: “Abbiamo avuto uno schiacciasassi!”. Forse i vostri compagni di squadra vi salutano spesso con queste parole, ma a me non capita tanto spesso. Avevamo realizzato 20 su 24, perdendo un solo board, il mio colpo al settimo. 17 vittorie, sei pari e una persa. Questo sembrava sufficiente a vincere il torneo di 83 squadre, ma Patricia Cayne, Dano de Falco, Alfredo Versace e Lorenzo Lauria avevano segnato 20.5 su 24, vincendolo loro. La mia avidità in quel 3NT è stata costosa.

BridgeTopics.com

(Visited 481 times, 1 visits today)
Content Protected Using Blog Protector By: PcDrome.