7 giugno 2015: Bridge in pista ad Ancona

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ancona 200Il titolo della manifestazione non significa che i giocatori debbano mettersi a correre intorno al tavolo da gioco, a meno che il compagno non sia molto arrabbiato, ma semplicemente che gli eventi: tornei, una conferenza, un’esposizione di libri, un gradito buffet con vini marchigiani, si terranno al palazzetto dello sport di Ancona, il Palaindoor, in Via della Montagnola 74.

L’organizzazione è del Comitato Regionale Bridge Marchigiano.

Le Marche, lo ricordiamo per chi vive altrove, sono costituite per un terzo da montagne, per due terzi da dolci colline che fruttano olio e vino di classe mondiale, e da una spiaggia lunga 180 chilometri, da Gabicce a San Benedetto del Tronto.

 

Programma:

Quando: 7 giugno 2015. 10.30 (conferenza); 15.00 – 20,30 (tornei)

Dove: Palaindoor of Ancona, via della Montagnola 74 (vedi la mappa sotto)

Chi: giocatori di bridge di ogni età e forza, da allievi ad agonisti

Per fare cosa: divertirsi insieme e giocare tornei di bridge a coppie. I tornei sono organizzati dalla ASD Ankon Bridge di Ancona

Che ce ne viene? Denaro, denaro, e premi speciali, speciali.

Com’è il vettovagliamento? C’è? Sì, c’è, e anche buono, garantisce Andrea, il Barman del Palaindoor Bar.

Quanto costa tutto ciò? Quindici euro a persona, torneo più vettovagliamento.

 

Programma del mattino, a cura della ASD Ascoli Piceno – Circolo Cittadino:

10.30: Conferenza Le Origini del Bridge di Enrico Paolo Garrisi. Esposizione di libri di bridge

La conferenza tratterà della nascita e dello sviluppo del whist in Inghilterra dal 1529, data della prima citazione indiretta, al 1881, quando vi fu aggiunta un’estensione preliminare parlata per determinare il contratto. La storia del whist sarà incorniciata nella storia e nell’etica di quei tempi. La conferenza sarà perfettamente comprensibile anche da coloro che non hanno alcuna conoscenza del gioco.

I libri in esposizione sono quelli che hanno detto qualcosa di nuovo sulla tecnica del whist e del bridge.

Edmund Hoyle, che per primo scrisse di tecnica e di regole (1760). Henry Jones, soprannominato Cavendish, che per primo scrisse dell’etica (1862). Richard Proctor, con la vera storia della mano del Duca di Cumberland, resa famosa in seguito dallo scrittore Ian Fleming, il padre di James Bond (1879). Florence Irwin, antesignana della dichiarazione aggressiva già ai tempi dell’auction bridge (1911). Bryant Mc Campbell, che inventò il contro a togliere (1915). Robert F. Foster, che introdusse la risposta uno-su-uno forzante (1920). Harold S. Vanderbilt, inventore del fiori forte e dello stesso bridge contratto (1929). Ely e Josephine Culbertson, che raccolsero le migliori idee del loro tempo e ne fecero il primo sistema organizzato (1929). Paul Stern, capitano della leggendaria squadra austriaca che vinse il titolo mondiale, che osò insultare Hitler per le leggi razziali (1937; ma poi dovette scappare dall’Austria). Alvin Roth, che riportò in auge la quinta nobile ed inventò il contro sputnik (1953; 1957). Giorgio Belladonna e il suo Fiori Romano; Edgar Kaplan e Alan Sheinwold, il primo sistema con l’embrione della due su uno forzante a manche (1958).

E (1956-1966), Eugenio Chiaradia, che prese i sistemi dei Culbertson, di Vanderbilt e di Stern e li cucì insieme col filo della fantasia e del genio italico per farne il Fiori Napoletano.

 

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Paolo Enrico Garrisi

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