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I tre Campionati Nazionali Americani (NABC, si tengono ogni stagione escluso l’inverno) hanno ciascuno un importante torneo a squadre mediante il quale vengono vinti “punti posizione” per i successivi Trials per la Bermuda Bowl. Questi tornei sono la Vanderbilt Cup, che si tiene in primavera, la Spingold, in estate, e la Reisinger, adesso in autunno. Stiamo dicendo che le squadre meglio classificate in NABC avranno il più basso numero sul tabellone nei Trials, col vantaggio di incontrare più in là gli avversari più forti. Per esempio, con trentadue squadre nei Trials gli accoppiamenti sarebbero: 1-32; 2-31; 3-30… 16-17.
Con questo formato, che si applica anche negli stessi NABC, la numero uno incontrerà la numero due solo in finale (o s’incontreranno le squadre che avranno sbattuto fuori la numero uno e la numero due).
Così una squadra con buoni risultati nei tre principali eventi NABC, ma anche in altri eventi non NABC, potrebbe entrare nei Trials direttamente dagli ottavi di finale – se le squadre iscritte fossero trentadue, per esempio – o anche nei quarti, o in semifinale.
Gli stranieri possono giocare liberamente in NABC, ma non possono partecipare ai Trials, e i punti posizione vengono diminuiti in proporzione agli stranieri impiegati. Molte squadre, tuttavia, non si curano della posizione nei Trials; il prestigio di una vittoria in America è molto alto, così chiamano quanti più stranieri possono. Nella Spingold di quest’estate, vinta da Monaco, nella semifinale Monaco-Cayne c’erano sei italiani, due norvegesi, due francesi e solo due americani.
Ricapitolando: i punti posizione guadagnati nella Spingold, qui nella Reisinger, e la prossima primavera nella Vanderbilt sono utilizzabili per USA1 e USA2 Trials che si giocheranno in giugno 2013, come spiegato qui: leggi >>
L’anno scorso presentammo la Reisinger come “Il regno dei Board a Match”: il punteggio non è in IMPs ma il vincitore del board guadagna un punto quale che sia il risultato. Il bridge sembra lo stesso, ma qualche volta ci sono strane tattiche… Qui c’è l’articolo dell’anno scorso: leggi >>
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Paolo Enrico Garrisi
28/11/2012